Raccomandazione del Consiglio sull'Integrità nel Settore Pubblico

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Adottata il 26/01/2017

 

Informazioni di base

 

Adottata dal Consiglio dell'OCSE il 26 gennaio 2017, la Raccomandazione sull'integrità nel settore pubblico aggiorna e sostituisce la Raccomandazione del 1998 sul miglioramento della condotta etica nel servizio pubblico, inclusi i Principi di gestione dell'etica nel servizio pubblico, che è stato il primo strumento internazionale nel settore della gestione dell'etica e del rafforzamento dell'integrità. La Raccomandazione fornisce ai responsabili politici il modello di una strategia di integrità nel settore pubblico. Essa sposta l'attenzione dalle politiche specifiche in materia di integrità ad un approccio globale e basato sul rischio, con particolare attenzione alla promozione di una cultura dell'integrità in tutta la società. Essa si basa su tre pilastri: sistema, cultura e accountability.

 

Il fondamento logico della Raccomandazione

 

La corruzione è uno dei problemi più corrosivi del nostro tempo. Spreca risorse pubbliche, accresce le disuguaglianze economiche e sociali, genera malcontento e polarizzazione politica e riduce la fiducia nelle istituzioni. La corruzione perpetua disuguaglianza e povertà, incidendo sul benessere e sulla distribuzione del reddito e compromettendo le opportunità di partecipare equamente alla vita sociale, economica e politica.

 

Gli approcci tradizionali, basati sulla creazione di un maggior numero di norme, su un'osservanza più stretta e su un'applicazione più rigorosa hanno avuto un'efficacia limitata. Una risposta strategica e sostenibile alla corruzione è l'integrità nel settore pubblico. L'integrità è uno dei pilastri fondamentali delle strutture politiche, economiche e sociali e, quindi, essenziale per il benessere socio-economico e la prosperità degli individui e delle società nel loro insieme.

 

Per realizzare il cambiamento, l'azione dovrebbe spingersi oltre l'esecutivo e prendere in considerazione gli organi legislativi e giudiziari e il loro ruolo vitale nel garantire l'integrità del Paese. L'azione deve andare oltre il Governo e coinvolgere i singoli individui e il settore privato. L'azione dovrebbe anche attraversare tutti i confini giurisdizionali. L'integrità non riguarda solo il Governo nazionale, ma dovrebbe spingersi fino al livello comunale dove gli individui vivono l'integrità in prima persona.

 

Più che l'atto di corruzione, occorre comprendere l'intera complessità della corruzione. Il traffico di influenze, l'appropriazione indebita di beni pubblici, l'uso di informazioni riservate e l'abuso di potere sono solo alcuni degli atti di corruzione più intrinseci e dannosi per la società. La trasparenza non è sufficiente. Non basta rendere le informazioni pubblicamente disponibili ma ciò dovrebbe andare di pari passo con meccanismi efficaci di controllo e accountability.

 

Maggiori informazioni sulla presente Raccomandazione sono disponibili al seguente indirizzo: https://www.OCSE.org/gov/ethics/recommendation-public-integrity/

 

Traduzioni non ufficiali: Coreano,Greco,Islandese,Italiano, Polacco, Portoghese (BR), Portoghese(PT), Spagnolo, Tailandese,Tedesco,.

 

Per maggiori informazioni sui lavori dell'OCSE in materia di integrità, si prega di consultare il seguente sito web: http://www.OCSE.org/gov/ethics/

Informazioni di contatto: govintegrity@OCSE.org

 

IL CONSIGLIO,

 

VISTO l’Articolo 5 b) della Convenzione sull’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) del 14 dicembre 1960;

 

VISTA la Raccomandazione del Consiglio per il miglioramento della qualità della regolamentazione governativa [C(95)21/FINAL], la Raccomandazione del Consiglio recante Linee guida OCSE per la gestione del conflitto di interesse nel settore pubblico [C(2003)107], la Raccomandazione del Consiglio sui principi di partecipazione del settore privato alle infrastrutture [C(2007)23/FINAL], la Convenzione sulla lotta alla corruzione dei dipendenti pubblici stranieri nelle transazioni commerciali internazionali, la Raccomandazione del Consiglio per il rafforzamento della lotta alla corruzione dei dipendenti pubblici stranieri nelle transazioni commerciali internazionali [C(2009)159/REV1/FINAL], la Raccomandazione del Consiglio sui principi di trasparenza e integrità delle attività di lobbying [C(2010)16], le Linee guida per le imprese multinazionali [C(76)99/FINAL, modificata da C/MIN(2011)11/FINAL], la Raccomandazione del Consiglio sulla politica di regolamentazione e la governance [C(2012)37], la Raccomandazione del Consiglio sui principi di governance pubblica dei partenariati pubblico-privato [C(2012)86], la Raccomandazione del Consiglio sull'investimento pubblico efficace a tutti i livelli di Governo [C(2014)32], la Raccomandazione del Consiglio sulla gestione dei rischi critici [C/MIN(2014)8/FINAL], la Raccomandazione del Consiglio sugli appalti pubblici [C(2015)2], la Raccomandazione del Consiglio relativa al quadro politico per gli investimenti [C(2015)56/REV1], la Raccomandazione del Consiglio recante linee guida sulla governance delle partecipate pubbliche [C(2015)85] e la Raccomandazione del Consiglio sulla parità di genere nella vita pubblica [C(2015)164];

 

VISTO il lavoro svolto in materia di lotta alla corruzione e di buon governo dalle Nazioni Unite, sancito in particolare dalla Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione e dall'Agenda delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile 2030, nonché da altre organizzazioni internazionali e regionali;

 

RICONOSCENDO che l'integrità è uno dei pilastri delle strutture politiche, economiche e sociali e pertanto essenziale per il benessere socio-economico e la prosperità degli individui e delle società nel loro insieme;

 

RICONOSCENDO che l'integrità è vitale per la governance pubblica poiché tutela l'interesse pubblico e rafforza valori fondamentali quali l'impegno per una democrazia pluralistica basata sullo stato di diritto e sul rispetto dei diritti umani;

 

RICONOSCENDO che l'integrità è una pietra miliare del sistema generale di buona governance e che, pertanto, le più attuali direttive sull'integrità nel settore pubblico dovrebbero favorire la coerenza con altri elementi chiave della governance pubblica;

 

CONSIDERANDO che le violazioni agli standard di integrità, da cui nessun Paese è immune, sono diventate sempre più complesse a seguito dell'adozione della Raccomandazione del Consiglio sul miglioramento della condotta etica nel servizio pubblico, compresi i Principi di gestione dell'etica nel servizio pubblico [C(98)70], che la presente Raccomandazione sostituisce;

 

RICONOSCENDO che i rischi per l'integrità esistono nelle varie interazioni tra il settore pubblico, il settore privato, la società civile e gli individui in tutte le fasi del processo politico e decisionale, questa interconnessione richiede un approccio integrato dell'intera società per rafforzare l'integrità nel settore pubblico e ridurre la corruzione;

 

RICONOSCENDO che le prassi nazionali in materia di promozione dell'integrità variano notevolmente da un Paese all'altro a seconda della natura specifica dei rischi per l'integrità nel settore pubblico e dei loro distinti contesti giuridici, istituzionali e culturali;

 

CONSIDERANDO che il rafforzamento dell'integrità nel settore pubblico è una missione e una responsabilità condivisa a tutti i livelli di Governo attraverso i loro diversi mandati e livelli di autonomia, in linea con gli ordinamenti giuridici e istituzionali nazionali, e che pertanto la presente Raccomandazione è applicabile a tutti i livelli di Governo per promuovere la fiducia pubblica;

 

Su proposta del Comitato per la governance pubblica:

 

  1. CONVIENE che, ai fini della presente Raccomandazione, vengono utilizzate le seguenti definizioni:

 

  • Integrità pubblica: si intende il coerente allineamento e l'adesione a valori etici, principi e norme condivise per sostenere e dare priorità all'interesse pubblico rispetto agli interessi privati nel settore pubblico;
  • Settore pubblico: comprende gli organi legislativi, esecutivi, amministrativi e giudiziari e i rispettivi dipendenti pubblici, siano essi nominati o eletti, retribuiti o non retribuiti, in posizione permanente o temporanea, a livello di Governo centrale e subnazionale. Può comprendere enti pubblici, aziende pubbliche, partecipate e partenariati pubblico-privato e i relativi dipendenti, nonché i dipendenti e gli enti che erogano servizi pubblici (ad esempio, nel settore della sanità, dell’istruzione e del trasporto pubblico), che in alcuni paesi possono essere dati in appalto o finanziati privatamente.

 

  1. RACCOMANDA che i Membri e i non Membri che hanno aderito alla presente Raccomandazione (di seguito denominati "Aderenti") creino un sistema coerente e completo di integrità pubblica. A tal fine, gli Aderenti dovrebbero:

 

  1. Dimostrare impegno ai più alti livelli politici e dirigenziali del settore pubblico per il rafforzamento dell'integrità nel settore pubblico e la riduzione della corruzione, in particolare:

 

  1. garantendo che il sistema di integrità nel settore pubblico definisca, sostenga, controlli e applichi l'integrità nel settore pubblico e sia integrato nel più ampio quadro di gestione pubblica e di governance;
  2. garantendo l'esistenza di un quadro legislativo e istituzionale adeguato che consenta alle organizzazioni del settore pubblico di assumersi la responsabilità di gestire efficacemente l'integrità delle loro attività nonché dei dipendenti pubblici che svolgono tali attività;
  3. stabilendo chiare aspettative per i più alti livelli politici e dirigenziali che saranno chiamati a sostenere il sistema di integrità pubblica attraverso un comportamento personale esemplare e la dimostrazione di un elevato livello di correttezza nell'adempimento dei doveri d'ufficio.

 

  1. Chiarire le responsabilità istituzionali in tutto il settore pubblico per rafforzare l'efficacia del sistema di integrità pubblica, in particolare:

 

  1. stabilendo chiare responsabilità ai livelli pertinenti (organizzativo, subnazionale o nazionale) per la progettazione, la gestione e l'attuazione degli elementi del sistema di integrità pubblica;
  2. garantendo che tutti i dipendenti, le unità o gli organismi pubblici (anche autonomi e/o indipendenti) aventi una responsabilità centrale per lo sviluppo, l'attuazione, l'applicazione e/o il monitoraggio degli elementi del sistema di integrità pubblica, abbiano, nell'ambito delle loro competenze, il mandato e la capacità di adempiere alle loro responsabilità;
  3. promuovendo meccanismi di cooperazione orizzontale e verticale tra tali dipendenti, unità o organismi pubblici e, ove possibile, con i livelli subnazionali di Governo e tra di essi, attraverso mezzi formali o informali per sostenere la coerenza ed evitare sovrapposizioni e lacune, nonché per condividere e valorizzare gli insegnamenti tratti dalle buone pratiche.

 

  1. Sviluppare un approccio strategico per il settore pubblico basato su dati concreti e volto a ridurre i rischi per l'integrità nel settore pubblico, in particolare:

 

  1. fissando obiettivi strategici e priorità per il sistema di integrità pubblica adottando un approccio basato sui rischi alle violazioni degli standard di integrità pubblica e che tenga conto dei fattori che contribuiscono all’efficacia delle politiche di integrità nel settore pubblico;
  2. sviluppando parametri di riferimento e indicatori e raccogliendo dati credibili e pertinenti sul livello di attuazione, sulla performance e sull'efficacia globale del sistema di integrità pubblica.

 

  1. Stabilire standard di condotta elevati per i dipendenti pubblici, in particolare:

 

  1. superando le misure de minimis, e dando priorità all'interesse pubblico, ai valori del servizio pubblico, ad una cultura aperta che faciliti e premi l'apprendimento organizzativo e incoraggi il buon Governo;

 

  1. includendo gli standard di integrità nell'ordinamento giuridico e nelle politiche organizzative (ad es. codici di condotta o codici etici) per chiarire le aspettative e fungere da riferimento per eventuali indagini e sanzioni disciplinari, amministrative, civili e/o penali, a seconda dei casi;
  2. stabilendo procedure chiare e proporzionate che contribuiscano a prevenire le violazioni agli standard di integrità nel settore pubblico e a gestire i conflitti di interesse reali o potenziali;
  3. comunicando i valori e gli standard del settore pubblico all'interno delle organizzazioni del settore pubblico e, esternamente, nel settore privato, nella società civile e presso i singoli individui, e chiedendo a tali partner il rispetto dei suddetti valori e standard nelle interazioni con i dipendenti pubblici.

 

  1. RACCOMANDA che gli Aderenti coltivino una cultura dell'integrità pubblica. A tal fine, gli Aderenti dovrebbero:

 

  1. Promuovere una cultura dell'integrità pubblica in tutta la società, in collaborazione con il settore privato, la società civile e i singoli individui, in particolare:

 

  1. riconoscendo all’interno del sistema di integrità pubblica il ruolo del settore privato, della società civile e degli individui, relativamente ai valori di integrità pubblica, nelle loro interazioni con il settore pubblico, in particolare incoraggiando il settore privato, la società civile e gli individui a sostenere tali valori come una responsabilità condivisa;
  2. coinvolgendo i portatori di interesse nello sviluppo, l'aggiornamento periodico e l'attuazione del sistema di integrità pubblica;
  3. sensibilizzando la società ai benefici dell'integrità pubblica e riducendo la tolleranza nei confronti delle violazioni alle norme di integrità nel settore pubblico e realizzando, ove opportuno, campagne per la promozione dell'educazione civica in materia di integrità pubblica tra gli individui e, in particolare, nelle scuole;
  4. comunicando al settore privato e alla società civile i benefici complementari dell’integrità pubblica che derivano dal mantenimento dell'integrità nelle attività imprenditoriali e in quelle senza fini di lucro, nonché dalla condivisione e dalla valorizzazione degli insegnamenti tratti dalle buone pratiche.

 

  1. Investire nella leadership in materia di integrità per dimostrare l'impegno dell'organizzazione del settore pubblico verso l'integrità, in particolare:

 

  1. includendo il senso di integrità nel profilo dei dirigenti a tutti i livelli dell'organizzazione, rendendolo altresì un requisito per la selezione, la nomina o la promozione a una posizione dirigenziale, e valutando le prestazioni dei dirigenti in relazione al sistema di integrità pubblica a tutti i livelli dell'organizzazione;
  2. sostenendo i dirigenti nel loro ruolo di leader etici attraverso mandati chiari, forme di sostegno organizzativo (ad es.il controllo interno, gli strumenti per la gestione delle risorse umane e la formulazione di pareri giuridici) e offrendo formazione e orientamento periodico al fine di sensibilizzare e sviluppare competenze specifiche per poter esprimere un giudizio adeguato nel caso in cui si sia chiamati ad affrontare questioni di integrità pubblica;
  3. sviluppando quadri di gestione che promuovano le responsabilità gestionali per l'individuazione e l'attenuazione dei rischi per l'integrità pubblica.

 

  1. Promuovere un settore pubblico meritocratico, professionale, dedicato ai valori del servizio pubblico e al buon governo, in particolare:

 

  1. garantendo una gestione delle risorse umane che applichi coerentemente principi fondamentali come il merito e la trasparenza per sostenere la professionalità del servizio pubblico, prevenga favoritismi e nepotismo, protegga da indebite interferenze politiche e attenui i rischi di abuso di posizione e cattiva condotta;
  2. garantendo un sistema di reclutamento, selezione e promozione equo e aperto, basato su criteri oggettivi e su una procedura formalizzata, e un sistema di valutazione che sostenga l’accountability e l'etica del servizio pubblico;

 

  1. Fornire ai dipendenti pubblici informazioni sufficienti, formazione, orientamento e consulenza tempestiva affinché possano applicare gli standard di integrità pubblica sul luogo di lavoro, in particolare:

 

  1. fornendo ai dipendenti pubblici nel corso della loro carriera informazioni chiare e aggiornate sulle politiche, le regole e le procedure amministrative dell'organizzazione per il mantenimento di elevati standard di integrità pubblica;
  2. offrendo ai dipendenti pubblici, nel corso della loro carriera, corsi di formazione iniziale e in servizio in materia d’integrità, al fine di sensibilizzare e sviluppare le competenze essenziali per l'analisi dei dilemmi etici e per rendere gli standard di integrità pubblica applicabili e significativi nei loro contesti personali;
  3. fornendo meccanismi formali e informali di orientamento e consultazione facilmente accessibili per aiutare i dipendenti pubblici ad applicare gli standard di integrità pubblica nel loro lavoro quotidiano e a gestire le situazioni di conflitto di interessi.

 

  1. Sostenere una cultura organizzativa aperta all'interno del settore pubblico che risponda alle preoccupazioni in materia di integrità, in particolare:

 

  1. incoraggiando una cultura aperta in cui i dilemmi etici, le preoccupazioni per l'integrità pubblica e gli errori possano essere discussi liberamente e, se opportuno, con i rappresentanti dei dipendenti, e in cui la leadership sia reattiva e impegnata a fornire consulenza tempestiva e a risolvere le questioni che lo richiedano;
  2. stabilendo regole e procedure chiare per la segnalazione di sospette violazioni degli standard di integrità e garantendo, conformemente ai principi fondamentali del diritto interno, la tutela giuridica e pratica contro ogni tipo di trattamento ingiustificato risultante dalla segnalazione in buona fede e per ragionevoli motivi;
  3. prevedendo canali alternativi per la segnalazione di sospette violazioni delle norme di integrità, compresa, se del caso, la possibilità di segnalare in via riservata a un organismo dotato del mandato e della capacità di condurre un'indagine indipendente.

 

  1. RACCOMANDA che gli Aderenti attuino un sistema efficace di accountability. A tal fine, gli aderenti dovrebbero:

 

  1. Applicare un sistema di gestione dei rischi e controllo interno al fine di tutelare l'integrità nelle organizzazioni del settore pubblico, in particolare:

 

  1. assicurando la creazione di un contesto di controllo con obiettivi chiari che dimostrino l'impegno dei dirigenti verso l'integrità e i valori del servizio pubblico e che fornisca un livello ragionevole di garanzia dell'efficienza, delle prestazioni di un'organizzazione e della sua conformità alle leggi e pratiche;
  2. assicurando un approccio strategico alla gestione dei rischi che includa la valutazione dei rischi per l'integrità pubblica, affrontando le carenze di controllo (compresa la creazione di segnali di avvertimento in processi critici), nonché la creazione di un meccanismo efficiente di monitoraggio e garanzia della qualità per il sistema di gestione dei rischi;
  3. assicurando che i meccanismi di controllo siano coerenti e includano procedure chiare che consentano di dare seguito ai sospetti fondati su presunte violazioni di leggi e normative e facilitando la segnalazione alle autorità competenti senza timore di rappresaglie.

 

  1. Garantire che i meccanismi di attuazione ed esecuzione forniscano risposte adeguate a tutte le presunte violazioni degli standard di integrità pubblica da parte di dipendenti pubblici e tutti gli altri soggetti coinvolti nelle violazioni, in particolare:

 

  1. applicando l'equità, l'obiettività e la tempestività nell'applicazione degli standard di integrità pubblica (inclusi l’accertamento, l’indagine, le sanzioni e la possibilità di appello) tramite processo disciplinare, amministrativo, civile e/o penale;
  2. promuovendo meccanismi di cooperazione e scambio di informazioni tra gli organi, le unità e i dipendenti interessati (a livello organizzativo, subnazionale o nazionale) per evitare sovrapposizioni e lacune e aumentare la tempestività e la proporzionalità dei meccanismi di attuazione ed esecuzione;
  3. incoraggiando la trasparenza all'interno delle organizzazioni del settore pubblico e verso il pubblico in merito all'efficacia dei meccanismi di attuazione ed esecuzione e agli esiti dei casi, in particolare attraverso lo sviluppo di dati statistici pertinenti sui casi, nel rispetto della riservatezza e delle altre disposizioni giuridiche in materia.

 

  1. Rafforzare il ruolo della supervisione e del controllo esterno nel sistema di integrità pubblica, in particolare:

 

  1. facilitando l'apprendimento istituzionale e dimostrando l’accountability delle organizzazioni del settore pubblico attraverso risposte adeguate (compresi i meccanismi di riparazione, ove pertinenti) alle sanzioni, decisioni e alle consulenze formali degli organi di controllo (ad. es. le istituzioni superiori di controllo, i difensori civici o le commissioni d'informazione), delle autorità preposte all’attuazione della legge e dei tribunali amministrativi;
  2. garantendo che gli organi di controllo, le autorità preposte all'attuazione della legge e i tribunali amministrativi, enti che rafforzano l'integrità del settore pubblico, diano seguito alle informazioni su presunti fatti o comportamenti illeciti ricevute da terzi (come per esempio reclami o accuse presentati da aziende, dipendenti e altri soggetti);
  3. assicurando l’attuazione imparziale di leggi e normative (che possono applicarsi a organizzazioni pubbliche e private e individui) da parte delle autorità preposte all’attuazione della legge.

 

  1. Incoraggiare la trasparenza e il coinvolgimento dei portatori di interesse in tutte le fasi del processo politico e del ciclo politico per promuovere l’accountability e l'interesse pubblico, in particolare:

 

  1. promuovendo la trasparenza e un Governo aperto facilitando l'accesso alle informazioni e ai dati aperti nonché fornendo risposte tempestive alle richieste di informazioni;
  2. garantendo a tutti i portatori di interesse, compreso il settore privato, la società civile e gli individui, l'accesso allo sviluppo e all'attuazione delle politiche pubbliche;
  3. prevenendo il condizionamento delle politiche pubbliche da parte di gruppi di interesse ristretti attraverso la gestione di situazioni di conflitto di interesse e introducendo trasparenza nelle attività di lobbying e nel finanziamento di partiti politici e delle campagne elettorali;
  4. incoraggiando una società che includa le autorità di controllo, i gruppi di cittadini, i sindacati e i media indipendenti.

 

  1. INVITA il Segretario Generale a diffondere la presente Raccomandazione.

 

  1. INVITA gli Aderenti a diffondere la presente Raccomandazione a tutti i livelli di Governo.

 

  1. INVITA i non Aderenti a prendere in considerazione e ad aderire a questa Raccomandazione soggetta a revisione da parte del Gruppo di lavoro dei dirigenti incaricati dell'integrità pubblica (Working Party of Senior Public Integrity Officials).

 

  1. INCARICA il Comitato per la Governance Pubblica di monitorare, attraverso il proprio Gruppo di lavoro dei dirigenti incaricati dell'integrità pubblica, l'attuazione della presente Raccomandazione e di riferire al Consiglio entro cinque anni dalla sua adozione e successivamente a intervalli regolari.

 

Aderenti *

 

 

OCSE Membri                                                            Non-Membri                                          Altro

 

Australia                               Stati Uniti Austria

Belgio Canada Cile Corea

Danimarca

Estonia

Finlandia Francia GermaniaGiapponeGrecia Irlanda Islanda Israele Italia Lettonia Lituania

LussemburgoMessico

Norvegia Nuova ZelandaOlanda

Polonia

Portogallo

Regno Unito Repubblica Ceca

Slovacchia Slovenia

Spagna Svezia Svizzera Turchia

Ungheria

L’OCSE

 

L’OCSE è un forum unico nel suo genere in cui i Governi lavorano insieme per affrontare le sfide economiche, sociali e ambientali della globalizzazione. L'OCSE è anche in prima linea negli sforzi per comprendere e aiutare i governi a rispondere a nuovi sviluppi e preoccupazioni, come il Governo societario, l'economia dell'informazione e le sfide legate all'invecchiamento della popolazione. L'Organizzazione fornisce un contesto in cui i Governi possono confrontare le esperienze politiche, cercare risposte a problemi comuni, identificare le buone pratiche e lavorare per coordinare le politiche nazionali e internazionali.

 

I paesi membri dell'OCSE sono: Australia, Austria, Belgio, Canada, Cile, Corea, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Messico, Norvegia, Norvegia, Nuova Zelanda, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Turchia, Ungheria. L'Unione europea partecipa ai lavori dell'OCSE.

 

Strumenti giuridici dell'OCSE

Dalla creazione dell'OCSE nel 1961, nel suo ambito sono stati prodotti circa 450 strumenti di diritto sostanziale. Tra questi figurano gli atti dell'OCSE (ossia le Decisioni e le Raccomandazioni adottate dal Consiglio dell'OCSE conformemente alla convenzione OCSE) e altri strumenti giuridici sviluppati nel quadro dell'OCSE (ad esempio Dichiarazioni, Accordi internazionali).

Tutti gli strumenti giuridici sostanziali dell'OCSE, in vigore o abrogati, sono elencati nel compendio online degli strumenti giuridici dell'OCSE. Essi si articolano in cinque categorie:

  • Decisioni: gli strumenti giuridici dell’OCSE giuridicamente vincolanti per tutti i membri, ad eccezione di quelli che si astengono al momento dell'adozione. Pur non essendo trattati internazionali, comportano lo stesso tipo di obblighi giuridici. Gli aderenti hanno l'obbligo di attuare le decisioni e devono adottare le misure necessarie per tale attuazione.
  • Raccomandazioni: strumenti giuridici dell’OCSE che non sono giuridicamente vincolanti, ma la pratica conferisce loro una grande forza morale in quanto rappresentano la volontà politica degli Aderenti. Ci si aspetta che gli Aderenti facciano del loro meglio per attuare pienamente una Raccomandazione. Pertanto, i membri che non intendono farlo di solito si astengono quando viene adottata una Raccomandazione, anche se ciò non è richiesto in termini giuridici.
  • Dichiarazioni: strumenti giuridici dell’OCSE elaborati all'interno dell'Organizzazione, generalmente nell'ambito di un organo sussidiario. Di solito fissano principi generali o obiettivi a lungo termine, hanno un carattere solenne e sono generalmente adottati nelle riunioni ministeriali del Consiglio o dei Comitati dell'Organizzazione.
  • Accordi Internazionali: strumenti giuridici dell'OCSE negoziati e conclusi nel quadro dell'Organizzazione. Essi sono giuridicamente vincolanti per le parti.
  • Accordi, Intese ed’altro: nel corso del tempo sono stati sviluppati diversi strumenti giuridici sostanziali specifici nel quadro dell'OCSE, come l'accordo sui crediti all'esportazione che beneficiano di sostegno pubblico, l'intesa internazionale sui principi del trasporto marittimo e le Raccomandazioni del Comitato per l'assistenza allo sviluppo (CAS).