Il ministro Zangrillo in Lussemburgo per la riunione del comitato Public Governance

18 novembre 2022

Giornata di incontri internazionali per il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, che oggi ha rappresentato il Governo italiano alla quarta riunione a livello di ministri del Public Governance Committee dell’Ocse, la prima a tenersi nel quadro della Reinforcing Democracy Initiative lanciata nel 2021. Il ministro, intervenendo nella sessione intitolata “Trasformare la governance pubblica per la democrazia digitale”, ha ribadito l'importanza che la Pa diventi "più flessibile, agile e reattiva".

La riunione si è conclusa con l’adozione di un’importante dichiarazione ministeriale volta a definire l’agenda di impegni della filiera Public Governance dell’Ocse per i prossimi anni e ha confermato la posizione di leadership dell’organizzazione quale avanguardia consapevole di un multilateralismo basato su regole, riunendo una comunità globale di Paesi che si riconoscono nei principi di democrazia, libero mercato e di trasparenza e accountability delle politiche pubbliche.

“Ho trovato nei miei colleghi ministri per la Pubblica amministrazione dei 38 Paesi membri dell’Ocse la consapevolezza che - in un mondo caratterizzato da una complessità crescente, in cui aumenta l’incertezza delle scelte politiche, ma aumentano anche le aspettative dei cittadini sulle capacità delle istituzioni di fornire risposte - i Governi non possono semplicemente continuare ad adattarsi ai cambiamenti di paradigma: dovrebbero dominarli”, ha dichiarato il ministro Zangrillo al termine dei lavori.

Nella giornata di sessioni di lavoro e colloqui bilaterali - in cui il ministro Zangrillo ha incontrato anche il Segretario generale dell’Ocse Matthias Cormann e il ministro della Funzione pubblica francese Stanislas Guerini - è stata presentata l’agenda di riforme in materia di pubblica amministrazione che il Governo italiano vuole mettere a terra, nel solco tracciato dagli impegni del Pnrr. L’esecutivo italiano ha predisposto un percorso di formazione permanente per la dirigenza pubblica, sistemi di monitoraggio della performance individuale e organizzative, nuove modalità di lavoro e un sistema di assunzioni in grado di sfruttare le tecnologie più avanzate grazie all’esperienza accumulata con il portale inPA, che dal primo novembre è obbligatorio per le Amministrazioni.

Il ministro ha anche ribadito il ruolo dell’Italia nella cooperazione internazionale, con il Centro di formazione del programma di Governance per il Medio Oriente e Nord Africa che ha sede a Caserta, nato nel 2012 grazie a un accordo tra l’Ocse e la Scuola nazionale dell’amministrazione (Sna).

-----------------------------------------------

Dalla sua istituzione nel 2004, quella in Lussemburgo è la quarta riunione a livello di Ministri del Public Governance Committee (Pgc), dopo quelle di Rotterdam (2005), Venezia (2010) e Helsinki (2015). Si tratta però della prima nel contesto della Reinforcing Democracy Initiative lanciata dall’Ocse nel 2021. Suo obiettivo è quello di definire l’agenda della filiera Public Governance dell’Ocse per i prossimi anni. Per l’Italia ha un significato particolare perché chiude, anche sul piano ideale, l’anno di Presidenza italiana del Consiglio Ministeriale Ocse. Il 2022 è stato inoltre l’anno di copresidenza italiana dell’Open Government Partnership, piattaforma internazionale per le politiche di governo aperto che riunisce 77 Paesi e 106 governi locali, che si è da poco concluso con il passaggio di testimone all’Estonia.

La Dichiarazione adottata al termine della Ministeriale, impegna i Paesi Ocse ad avviare iniziative in materia di lotta alla disinformazione, con la costituzione di una piattaforma di analisi strategica e scambio di buone prassi; di partecipazione civica e di impatto ambientale delle amministrazioni pubbliche, con una serie di impegni per migliorare rappresentanza, partecipazione e apertura alla sfera civica, nonché per ridurre la carbon footprint della PA; di democrazia digitale, per proteggere i processi elettorali da azioni ostili; di rafforzamento dei principi di ‘democrazia aperta’ in un mondo globale. La Dichiarazione dispone inoltre la trasformazione del Oecd Global Forum on Public Governance in Global Forum on Building Trust and Reinforcing Democracy, la cui prima edizione si è svolta ieri alla vigilia della Ministeriale. All’interno del Global Forum opererà la Trust Gateway, piattaforma di analisi periodica sulla fiducia riposta dai cittadini nelle istituzioni pubbliche.