Protocollo d'intesa tra il Ministro Dadone e Fondazione Etica

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Protocollo d’intesa tra
il Ministro per la Pubblica amministrazione
e
la Fondazione Etica

Il Ministro per la Pubblica amministrazione, nel seguito “il Ministro” o “la Parte” 

E

Fondazione Etica nella persona della sua Direttrice, Paola Caporossi, nel seguito “la Fondazione” o “la Parte” o, congiuntamente con il Ministro, “le Parti”,

VISTO l’art. 118 della Costituzione e, in particolare, il comma quarto laddove prevede che Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà;

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400 recante la “Disciplina dell’attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri” e successive modificazioni e integrazioni;

VISTA la Legge n. 15 del 4 marzo 2009, recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al consiglio nazionale dell'economia e del lavoro della Corte dei conti",

VISTO il decreto legislativo n. 150 del 27 ottobre 2009, recante “Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.”;

VISTO il DPCM del 1° ottobre 2012, recante “Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri” e, in particolare, l’art. 14 che definisce le funzioni attribuite al Dipartimento della funzione pubblica;

VISTA la Legge n. 190 del 6 novembre 2012, recante “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione”;

VISTO il Decreto Legislativo n. 33 del 14 marzo 2013, recante “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”;

VISTI il Decreto Legislativo n. 90 del 24 giugno 2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l'efficienza degli uffici giudiziari”, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 114 dell’11 agosto 2014;

VISTO il Decreto Legislativo n. 97 del 25 giugno 2016, recante “Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della Legge 6 novembre 2012, n. 190 e del Decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell’articolo 7 della Legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;

VISTE le Linee Guida dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) adottate rispettivamente con delibere n. 1309 e n. 1310 del 28 dicembre 2016;

VISTO il D.P.C.M. 26 settembre 2019 con il quale al Ministro per la pubblica amministrazione è conferita la delega di funzioni;

VISTA la direttiva generale sull’attività amministrativa e la gestione del Dipartimento della funzione pubblica per l’anno 2020;

CONSIDERATO

  1. che il Dipartimento annovera, tra i propri compiti, quello di sostenere i percorsi di modernizzazione delle Pubbliche Amministrazioni anche nel campo dell’open government, promuovendo azioni per la trasparenza, la partecipazione e l’anticorruzione e che a tal fine coordina la partecipazione dell’Italia all’Open Government Partnership (OGP), iniziativa internazionale avviata nel 2011 al fine di ottenere impegni concreti dai Governi in termini di promozione della trasparenza, di sostegno alla partecipazione civica, di lotta alla corruzione e di diffusione, all’interno ed all’esterno delle Pubbliche Amministrazioni, della cittadinanza e competenze digitali;
  2. che, pertanto, il Dipartimento ha come scopo istituzionale primario quello di “presidiare le politiche di riforma e modernizzazione delle pubbliche amministrazioni”; e che, conseguentemente, “fornisce il supporto all’innovazione legislativa e regolamentare e assicura il presidio della sua attuazione” e “promuove e accompagna i processi di trasformazione delle Pubbliche Amministrazioni attraverso la propria capacità di indirizzo, gli interventi di rafforzamento della capacità amministrativa, l’identificazione e la disseminazione di buone pratiche  in ambito nazionale ed internazionale.”;
  3. che il Dipartimento promuove e persegue la massima trasparenza, l’integrità, l’efficienza nelle Pubbliche Amministrazioni, oltre che la partecipazione attiva degli stakeholders al monitoraggio delle Pubbliche Amministrazioni stesse;
  4. che la mission della Fondazione, in base al suo statuto, è focalizzata sul miglioramento della Pubblica Amministrazione e della sua capacità istituzionale, promuovendo la cultura della trasparenza, della performance e della legalità, implementando strumenti di valutazione delle Pubbliche Amministrazioni e attivando percorsi partecipativi di incontro tra istituzioni e cittadini;
  5. che la Fondazione ha un’esperienza ultradecennale nella misurazione comparata della trasparenza, integrità ed efficienza delle Pubbliche Amministrazioni, avendo ideato e costruito uno strumento di valutazione delle Pubbliche Amministrazioni, denominato Rating qualitativo delle Pubbliche Amministrazioni (Rating Pubblico);

 

RITENUTO OPPORTUNO

 

  1. promuovere un’interpretazione del principio di sussidiarietà di cui al citato comma quarto dell’art. 118 Cost. conforme come valorizzazione della cittadinanza, che veda coinvolti tutti gli attori istituzioni di vario livello, comunità locali, cittadini, professionisti e amministratori;
  2. fissare i criteri e le modalità di una collaborazione volta principalmente alla realizzazione di un’attività di valutazione comparata delle Pubbliche Amministrazioni, sia di tipo quantitativo che qualitativo, quale premessa per intervenire a supporto delle Pubbliche Amministrazioni stesse per il miglioramento della loro capacità amministrativa, e per avviare l’implementazione di una banca dati unica delle Pubbliche Amministrazioni;

 

Tutto ciò premesso

Si conviene e si stipula quanto segue

ART. 1
(Premesse)

  1. Le premesse e gli eventuali allegati costituiscono parte integrante e sostanziale del presente Protocollo e si intendono integralmente richiamati.

 

ART. 2
(Finalità)

  1. Il presente Protocollo è finalizzato a stabilire un rapporto di collaborazione tra le Parti per:
  1. valutare la trasparenza, l'integrità e l’efficienza delle Pubbliche Amministrazioni in chiave comparata, sulla base principalmente dei dati che le Amministrazioni stesse hanno l’obbligo di pubblicare su prescrizione delle norme richiamate in premessa;
  2. comparare la capacità amministrativa delle Pubbliche Amministrazioni e individuare buone pratiche replicabili;
  3. supportare le Pubbliche Amministrazioni nel far fronte ai numerosi adempimenti normativi in termini di trasparenza, integrità ed efficienza, in particolare promuovendo l’alimentazione automatica dei flussi informativi nella sezione Amministrazione Trasparente dei siti web istituzionali;
  4. favorire un sistema incentivante per le Pubbliche Amministrazioni virtuose, che consenta anche una migliore allocazione delle risorse finanziarie e una migliore qualità della spesa pubblica;
  5. promuovere la social accountability anche come strumento di dialogo costruttivo tra Pubbliche Amministrazioni e cittadini;
  6. promuovere la partecipazione attiva dei cittadini e degli altri stakeholder nella valutazione e nel monitoraggio della capacità istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni.

 

ART. 3
(Impegni)

  1. Ai fini di cui all’articolo 2, le Parti si impegnano:
  1. a collaborare, nell’ambito delle rispettive competenze e secondo gli specifici progetti da elaborarsi, per la realizzazione di iniziative volte a promuovere quanto stabilito nell’articolo precedente;
  2. a sostenere incontri, conferenze e seminari, che contribuiscano a supportare le Pubbliche Amministrazioni e i loro dipendenti nel far fronte ai numerosi adempimenti normativi in termini di trasparenza, efficienza e anticorruzione;
  3. a cooperare alla realizzazione di attività di formazione e informazione specifiche rivolte ai cittadini per un loro coinvolgimento attivo al rafforzamento della capacità istituzionale delle Pubbliche Amministrazioni.

 

ART. 4
(Referenti)

  1. I Referenti per l’attuazione del presente Protocollo sono:
    1. per il Ministro: Federico Costamagna;
    2. per la Fondazione: la Direttrice di Fondazione Etica Paola Caporossi.
  2. Ciascuna Parte si riserva il diritto di sostituire i propri Referenti, dandone tempestiva comunicazione all’altra Parte.
  3. Le Parti concorderanno in specifici accordi attuativi i contenuti e le modalità operative delle singole iniziative in cui potrà articolarsi la collaborazione, al fine di una migliore realizzazione di quanto previsto nel presente Protocollo, da approvarsi nel rispetto dei regolamenti interni di ciascuna Parte e da stipularsi nelle stesse forme del medesimo.

 

ART. 5
(Esonero e riservatezza)

  1. Ciascuna Parte è esonerata da ogni responsabilità derivante dai rapporti di lavoro che venissero instaurati dall’altra, nell’ambito delle attività di cui al presente Protocollo.
  2. Le Parti si impegnano, altresì, ad osservare e far osservare la riservatezza sui fatti, documenti ed elaborati dei soggetti coinvolti nelle singole attività, di cui il personale impegnato possa venire a conoscenza durante le collaborazioni, salvo esplicita autorizzazione scritta per casi particolari.
  3. Tutte le pubblicazioni attinenti a tali ricerche riporteranno menzione della collaborazione tra le Parti e di ciascuna di esse.

 

ART. 6
(Immagine delle parti)

  1. Le Parti s’impegnano a tutelare e promuovere l’immagine dell’iniziativa comune e la propria.
  2. In particolare, i loghi delle parti potranno essere utilizzati nell’ambito delle attività comuni oggetto del presente Protocollo.
  3. Il presente Protocollo non implica alcuna spendita del nome, e/o concessione e/o utilizzo del marchio e dell’identità visiva delle parti per fini commerciali, e/o pubblicitari.
  4. Tale utilizzo, straordinario e/o estraneo all’azione istituzionale, dovrà esser regolato da specifici accordi, approvati dagli organi competenti e compatibili con la tutela dell’immagine.
  5. L’utilizzazione dei loghi, straordinaria o estranea all’azione istituzionale corrispondente all’oggetto del presente Protocollo, richiederà il consenso della Parte interessata, nel rispetto delle relative procedure interne.

 

ART. 7
(Controversie)

  1. Per tutte le controversie che dovessero insorgere tra le Parti dall’interpretazione e/o esecuzione del presente Protocollo, ove non risolte amichevolmente, sarà competente in via esclusiva il Foro di Roma.

 

ART. 8
(Trattamento dei dati personali)

  1. Il trattamento dei dati personali effettuato da ciascuna Parte in esecuzione del presente Protocollo è compiuto in conformità alla vigente normativa in materia.

 

ART. 9
(Comunicazioni)

  1. Tutte le comunicazioni fra le Parti devono essere inviate, salva diversa espressa previsione, per iscritto ai rispettivi indirizzi di posta elettronica, qui di seguito precisati:
  2. per il Ministro: segreteriatecnicapa@governo.it
  3. per la Fondazione: segreteria@fondazionetica.it

 

ART. 10
(Validità, durata, recesso e oneri)

  1. Il presente Protocollo è valido a decorrere dalla data di trasmissione tramite posta elettronica certificata dell’originale dell’atto munito di firma digitale, ad opera della Parte che per ultima ha apposto la sottoscrizione.
  2. Esso avrà la durata di tre anni.
  3. Il Protocollo potrà essere rinnovato con atto aggiuntivo, che richiami gli stessi contenuti e termini qui riportati, previa delibera dei rispettivi Organi competenti.
  4. Ciascuna Parte può recedere dal presente Protocollo, dandone preavviso scritto di almeno 60 giorni alle altre Parti e restando esclusa qualsiasi reciproca pretesa a titolo di indennizzo e/o risarcimento a causa di tale recesso. In tal caso deve essere garantita la conclusione dei progetti già approvati alla data di comunicazione del recesso.
  5. Dal presente Protocollo non derivano nuovi o maggiori oneri a carico degli uffici del Ministro o del Dipartimento per la Funzione pubblica.

 

ART. 11
(Rinvio)

  1. Per quanto non espressamente disposto dal presente Protocollo si fa riferimento alle norme del codice civile.

 

ART. 12
(Registrazione)

  1. Il presente accordo è soggetto all’imposta di registrazione in caso d’uso ai sensi dell’art. 5 del DPR 26.4.1986, n. 131.

 

letto, approvato e sottoscritto.

Ministro per la Pubblica amministrazione
Roma, 11 novembre 2020 

Per Fondazione Etica
Paola Caporossi
Roma, 11 novembre 2020