DPCM di adozione del Codice di comportamento e di tutela di dignità ed etica dei dirigenti e dei dipendenti della PCM

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Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 16 settembre 2014

Adozione del Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

VISTA la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante: “Disciplina dell’attività di governo riordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri”, e successive modificazioni;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante: “Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a norma dell’articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59”, e successive modificazioni;

VISTO l’art. 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” come sostituito dall’art. 1, comma 44, della legge n. 190/2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione” il quale stabilisce che: “Ciascuna pubblica amministrazione definisce, con procedura aperta alla partecipazione e previo parere obbligatorio del proprio organismo indipendente di valutazione, un proprio codice di comportamento”;

VISTA la legge 6 novembre 2012, n. 190, recante: “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”;

VISTA la circolare n. 1 del 25 gennaio 2013 del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ed in particolare il punto 2, relativo al responsabile della prevenzione della corruzione;

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, n.62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”;

VISTO il Piano Nazionale Anticorruzione, predisposto dal Dipartimento della funzione pubblica e approvato dalla CIVIT (ora ANAC) con delibera n. 72 dell’ 11 settembre 2013;

VISTA la delibera CIVIT (ora ANAC) n. 75 del 24 ottobre 2013, recante “linee guida in materia di codici di comportamento delle pubbliche amministrazioni”;

VISTO il Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, adottato con decreto del Presidente del Consiglio Ministri del 31 gennaio 2014;

VISTA l’istruttoria espletata, a supporto del responsabile della prevenzione della corruzione, dalla Commissione per i procedimenti disciplinari la quale, nell’ambito dell’autonomia organizzativa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, svolge funzioni e compiti di UPD (Ufficio procedimenti disciplinari);

TENUTO CONTO che, in data 24 luglio 2014, è stata avviata, mediante la pubblicazione di avviso pubblico sul sito istituzionale della PCM, la prevista fase partecipativa sui contenuti della bozza di Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con l’invito a tutti i soggetti interessati a far pervenire proposte di modifica e/o integrazione;

TENUTO CONTO, ancora, che dell’avvio della fase partecipativa è stata resa informativa, con nota DiPRUS n. 36489 del 23 luglio 2014, alle Organizzazioni Sindacali rappresentative per il personale, dirigenziale e non, del comparto Presidenza del Consiglio dei Ministri, a tutti i componenti della RSU unica della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed a tutte le Associazioni ed Organizzazioni riconosciute dal Ministero dello Sviluppo Economico rappresentative dei Consumatori e degli Utenti; 

SENTITO il Comitato Unico di Garanzia della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si è espresso in data 28 agosto 2014;

VISTO il verbale della Commissione per i procedimenti disciplinari della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 28 agosto 2014, relativo all’approvazione della relazione di consultazione pubblica ed alla versione finale del codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri;

CONSIDERATO che l’Ufficio controllo interno, trasparenza e integrità - Collegio di direzione svolge all’interno della PCM, ai sensi dell’art. 31, comma 3, del DPCM 1 ottobre 2012 in combinato disposto con gli artt. 2, comma 1, lett. l) e 5 del  DPCM 25 maggio 2011, n. 131, il ruolo di Organismo Indipendente di Valutazione (OIV);

CONSIDERATO che, in data 29 agosto 2014, il Collegio di direzione dell’Ufficio controllo interno, trasparenza e integrità ha espresso il proprio parere favorevole, ai sensi dell’art. 54, comma 5, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 recante “norme generali sull’ordinamento del lavoro alle dipendenza delle amministrazioni pubbliche”, al testo finale del codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a seguito dell’esito della procedura di consultazione pubblica, con proposta di integrare il comma 1 dell’art. 6, rubricato “Partecipazione ad associazioni ed organizzazioni”, al fine di favorire la chiarezza del testo normativo e la certezza dei tempi;

SU PROPOSTA del responsabile della prevenzione della corruzione;

DECRETA

1. E’ adottato il Codice di comportamento e di tutela della dignità e dell’etica dei dirigenti e dei dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri che costituisce parte integrante del presente decreto.

2. Il Codice di comportamento dei dirigenti e dipendenti della Presidenza del Consiglio dei Ministri sarà pubblicato sul sito internet dell’amministrazione e nella rete intranet della stessa e inviato all’Autorità Nazionale Anticorruzione.

Il presente decreto è trasmesso ai competenti Organi di controllo.

Roma, 16 settembre 2014

Il Presidente del Consiglio dei Ministri

Registrato alla Corte dei Conti registrato dalla Corte dei conti in data 15 ottobre 2014 Ufficio controllo Atti P.C.M. Ministeri Giustizia e Affari Esteri,  Reg.ne – Prev. n. 2719