Direttiva 2/2017 in materia di Linee guida sulla consultazione pubblica in Italia (G.U. n. 163 del 14/7/2017)

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Alle pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165.

“Direttiva della Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione in materia di Linee guida sulla consultazione pubblica in Italia”

Vista la legge 7 agosto 2015, n. 124 recante “Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”;

Visto, in particolare, l’articolo 1, comma 1, lettera c della citata legge che dà delega al Governo di modificare il Codice dell’amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, nel rispetto di una serie di principi e criteri direttivi, tra cui quello di «[…] garantire l'accesso e il riuso gratuiti di tutte le informazioni prodotte e detenute dalle amministrazioni pubbliche in formato aperto, l'alfabetizzazione digitale, la partecipazione con modalità telematiche ai processi decisionali delle istituzioni pubbliche»;

Visto il decreto legislativo 26 agosto 2016, n. 179 recante “Modifiche e integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, e in particolare il novellato articolo 9 del Codice dell’amministrazione digitale, che dispone che «i soggetti di cui all'articolo 2, comma 2 favoriscono ogni forma di uso delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini, anche residenti all'estero, al processo democratico e per facilitare l'esercizio dei diritti politici e civili e migliorare la qualità dei propri atti, anche attraverso l'utilizzo, ove previsto e nell'ambito delle risorse disponibili a legislazione vigente, di forme di consultazione preventiva per via telematica sugli schemi di atto da adottare».

Visto il Trattato sull’Unione europea, e in particolare l’articolo 11, che dispone, al comma 1, che «le istituzioni danno ai cittadini e alle associazioni rappresentative, attraverso gli opportuni canali, la possibilità di far conoscere e di scambiare pubblicamente le loro opinioni in tutti i settori di azione dell'Unione» e, al comma 2, che «le istituzioni mantengono un dialogo aperto, trasparente e regolare con le associazioni rappresentative e la società civile»;

Considerato che l’articolo 11, comma 3, del citato Trattato sull’Unione europea dispone che la Commissione europea proceda ad ampie consultazioni delle parti interessate al fine di assicurare la coerenza e la trasparenza delle azioni dell'Unione;

Considerato che la Comunicazione della Commissione europea COM(2002) 704 “Verso una cultura di maggiore consultazione e dialogo Principi generali e requisiti minimi per la consultazione delle parti interessate ad opera della Commissione” reca principi minimi e standard per la partecipazione dei soggetti interessati ai processi decisionali della Commissione europea;

Considerato che l’Italia ha aderito, il 5 settembre 2011, all’iniziativa internazionale dell’OGP - Open Government Partnership e ha sottoscritto l’Open Government Declaration, che include la promozione di processi di apertura e partecipazione da parte delle pubbliche amministrazioni;

Considerato che il terzo Piano di azione italiano dell’Open Government Partnership, realizzato in collaborazione con l’Open Government Forum a seguito di pubblica consultazione e presentato in ambito internazionale, prevede, nell’azione 14, di definire linee guida per la conduzione di consultazioni e la individuazione di idonee soluzioni tecnologiche;

Considerato che il Dipartimento della funzione pubblica ha svolto, dal 5 dicembre 2016 al 12 febbraio 2017, la consultazione pubblica sulla bozza di Linee guida per la consultazione pubblica in Italia e ha realizzato un processo di stesura condivisa del testo nell’ambito del Tavolo sulla partecipazione dell’Open Government Forum;

Considerato che l’Italia, in occasione del Summit OGP di Parigi del 7 – 9 dicembre 2016, ha sottoscritto l’azione collettiva riguardante il sostegno a «politiche e meccanismi che promuovano e rafforzino il coinvolgimento della società civile»;

Considerato che l’Italia ha assunto in ambito internazionale una maggiore responsabilità a seguito dell’elezione nel Comitato direttivo dell’OGP avvenuta il 16 marzo 2017;

Considerati i principi dell’OCSE - elaborati per un  policy-making  aperto e inclusivo del 2009 e ripresi nel 2016 nel rapporto “Open Government – the global context and the way forward” e la bozza di documento, sottoposta a consultazione pubblica nel febbraio 2017, recante Best Practice Principles on Stakeholder Engagement in Regulatory Policy, che contiene raccomandazioni pratiche per progettare più efficacemente le strategie di inclusione dei soggetti interessati nei processi decisionali;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 dicembre 2016 con cui l'on. dott. Paolo Gentiloni Silveri è nominato Presidente del Consiglio dei ministri;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica del 12 dicembre 2016 con cui l’on. dott.ssa Maria Anna Madia è stata nominata Ministro senza portafoglio;

Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 26 gennaio 2017 recante delega di funzioni all’on. dott.ssa Maria Anna Madia.

Emana la seguente direttiva

Si raccomanda alle pubbliche amministrazioni di promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini alle decisioni pubbliche e di impegnarsi a considerare la consultazione pubblica, svolta anche attraverso modalità telematiche, come una fase essenziale dei processi decisionali.

Al fine di garantire che i processi di coinvolgimento siano inclusivi, trasparenti ed efficaci, nella progettazione e gestione delle procedure di consultazione si invitano le amministrazioni a conformarsi alle allegate Linee guida sulla consultazione pubblica che costituiscono parte integrante della presente Direttiva.

Le amministrazioni pubbliche, nell’ambito delle risorse disponibili, potranno far riferimento alle Linee Guida allegate, sia nei casi di consultazioni pubbliche previste per legge o altrimenti obbligatorie, sia nei casi in cui si voglia liberamente ricorrere a questa pratica o corrispondere alle sollecitazioni della società civile.

La presente direttiva e l’allegato verranno trasmessi ai competenti organi di controllo.

Roma,31 maggio 2017                                    

La Ministra per la semplificazione e la pubblica amministrazione
Marianna Madia