Forze di Polizia

22 giugno 2017

Un primo decreto riduce da 5 a 4 i corpi di polizia con l’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni e la gestione associata dei servizi comuni. Con l’assorbimento del Corpo forestale dello Stato nei carabinieri prende vita la più grande forza agroalimentare d’Europa. Con un successivo decreto vengono riviste le carriere delle 4 Forze di polizia per valorizzarne la professionalità, rendendo più semplici le progressioni di carriera e valorizzando il merito.

Il primo decreto sulle Forze di polizia, attuativo dell’art. 8 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, è stato approvato in esame preliminare dal Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2016 e in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 28 luglio 2016, avendo tenuto conto delle indicazioni dei pareri parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata. Il testo individua gli ambiti di intervento, le funzioni e la dislocazione sul territorio dei corpi di polizia: si privilegia l’impiego della polizia nei grandi centri e dei Carabinieri sul restante territorio, mentre la Guardia di finanza assicura con i propri mezzi navali il supporto in mare a polizia, Carabinieri e polizia penitenziaria. Con l’assorbimento del Corpo forestale dello stato saranno trasferite anche le relative funzioni nell’Arma dei carabinieri ad eccezione delle forze e competenze in tema di antincendio che  andranno in blocco ai vigili del fuoco. I forestali che non vorranno essere militarizzati potranno chiedere di andare nella Guardia di Finanza o nella polizia di stato oppure dovranno optare per altre amministrazioni. Si realizza il numero unico di emergenza europeo 112 su tutto il territorio nazionale.

Un successivo decreto, anche questo attuativo dell’art. 8 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione e relativo alla revisione dei ruoli delle quattro Forze di polizia (Polizia di Stato, Arma dei carabinieri, Corpo della guardia di finanza e Corpo di polizia penitenziaria), è stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 23 febbraio 2017 e in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 24 maggio 2017, dopo aver raccolto il parere favorevole delle competenti commissioni parlamentari, del Consiglio di Stato e della Conferenza unificata, prevede:

  • adeguamento delle dotazioni organiche complessive, in coerenza con consistenza effettiva del personale in servizio, nell’ambito dei diversi ruoli
  • semplificazione e razionalizzazione dell’ordinamento, anche attraverso la rimodulazione e la valorizzazione del percorso formativo e la riduzione dei tempi per la conclusione delle procedure
    ampliamento delle opportunità di progressione in carriera attraverso la valorizzazione del merito, della professionalità e dell’anzianità di servizio
  • elevazione del titolo di studio per l’accesso alla qualifica iniziale del ruolo di base, nonché possesso di titoli di studio universitari per la partecipazione al concorso e per l’immissione in servizio, dopo il corso di formazione iniziale, nelle carriere degli ispettori, dei funzionari e ufficiali
  • potenziamento ed ampliamento delle funzioni, in particolare per il personale con qualifica e gradi apicali del ruolo degli agenti e assistenti, dei sovrintendenti e degli ispettori, con il conseguente intervento sui trattamenti economici connessi alle nuove funzioni e responsabilità
  • valorizzazione e adeguamento delle carriere degli ispettori dei funzionari e degli ufficiali, attraverso la loro qualificazione professionale, rispettivamente direttiva e dirigenziale, conseguente al potenziamento delle funzioni
  • aggiornamento della disciplina della dirigenza e dei relativi trattamenti.