Istat, Brunetta: “Pilastro insostituibile per misurare effetti Recovery e impatto investimenti Pnrr”

30 novembre 2021

“Torna oggi l’Istat come ‘magistratura del dato’, garante della qualità, della veridicità, dell'attendibilità, dentro un mondo fatto di tanti produttori e tanti infiniti fruitori di statistica, che hanno bisogno di regole e di certezze. Lo abbiamo visto durante la pandemia: numeri in libertà, statistiche in libertà”. Queste le parole del ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, intervenendo all’apertura della quattordicesima Conferenza Nazionale di Statistica che si è svolta oggi all’Istat.
 
“La Conferenza nazionale di statistica è dedicata alla ripartenza. Ma siamo già ripartiti. Quest'anno cresceremo al 6,2%-6,3%, numeri che non avevamo mai visto, il doppio della Germania. Questa crescita sta producendo anche alcuni squilibri, settoriali - spiega il ministro - tutto sommato, avercene. Sono gli anni del Pnrr, di questa terapia intensiva concordata con l'Ue da 230-240 miliardi. Saranno gli anni del cambiamento del Paese, delle riforme, della crescita, anche dei dati, dell'interoperabilità, del cloud, delle 32mila amministrazione che si connetteranno tra di loro. Once only, una volta sola: il nostro sogno. L'amministrazione non deve chiederti nulla se sa già tutto di te”, ha affermato Brunetta. 
 
Pnrr viatico per il futuro dopo lunga paralisi
 
“Il Paese è chiamato a uno sforzo straordinario sia per l'ammontare del Piano, sia per il suo raggio d'azione, dalla Pubblica amministrazione alla giustizia, dalla concorrenza all’ambiente. In questo quadro di ricostruzione e profonda trasformazione, l’Istat in Italia dovrà essere un partner qualificato per il monitoraggio e la valutazione dell’eccezionale ciclo di policy che vede impegnato il nostro Governo e le altre amministrazioni e gli enti territoriali con l’attuazione del Pnrr. Soprattutto, l'Istituto dovrà essere pronto a garantire nuove misure utili per i decisori non solamente sugli output di singoli interventi di riforma o investimento, ma anche sugli outcome. Dovrà essere il cardine per la misura anche degli effetti invisibili, o non immediatamente misurabili del Piano sulla base dei soli dati amministrativi, a maggior ragione quando impattano sulla vita delle famiglie” ha dichiarato il ministro.
 
“Tutte le politiche (e quelle del Pnrr ancora di più) si riverberano sulle famiglie. Soltanto nuove misure di impatto utili, ancorate alle statistiche ufficiali, potranno dar conto di quello che accadrà dentro e per le famiglie che rimangono, in un sistema ancora prevalentemente assistenzialistico, il punto di riferimento all’interno di quel welfare all'italiana che è stato messo a dura prova dalla pandemia, seguita purtroppo alle due maxi-recessioni che avevano duramente colpito l’economia del Paese. L’Istat sarà un pilastro insostituibile per misurare le conseguenze della pandemia e gli effetti espansivi e di Recovery che verranno innescati dal Pnrr”.
 
Brunetta: “Sistema statistico nazionale ha bisogno di essere rilanciato e rinnovato”
 
“Il sistema statistico nazionale ha bisogno di essere razionalizzato, rilanciato e rinnovato. Il quadro regolatorio che presiede le attività dell’Istituto risale al 1989, un mondo lontano che non esiste più. Un mondo praticamente senza internet, senza Big Data, senza social media. Serve un forte aggiornamento e una semplificazione per consentire all’Istituto di cimentarsi nella sfida nuova cui sono chiamati tutti gli Istituti del sistema europeo – esplicita il ministro – produrre statistiche di qualità in modo sempre più tempestivo: misure utili per i decisori politici e per comunità che hanno sempre più fame di dati e che, se non li trovano nella statistica ufficiale, si lasciano convincere dalle fake news, prodotte, riprodotte e autoalimentate da logaritmi che costruiscono consenso con logiche seriali e distopiche, confermando tesi e paure che negano una prospettiva di futuro possibile”. 
 
“L’Istat e tutti i produttori di statistica ufficiale a livello nazionale ed europeo hanno mostrato grandi capacità di reazione nell’emergenza sanitaria, assicurando non solo la continuità della produzione di dati di qualità, ma anche producendo nuove informazioni, tempestive e spesso in via sperimentale. La fase che si sta aprendo, con l’accelerazione della transizione digitale ed ecologica, grazie alle risorse del Pnrr, necessita di un impegno sempre più intenso da parte della statistica ufficiale. Proprio il G20 ha aperto una nuova Data Gap Initiative per rafforzare le capacità di produzione di statistiche nel nuovo ecosistema dei dati, rendendo praticabili forme di accesso e utilizzo di nuove fonti di dati” conclude Brunetta.
 
  • L'intervento del ministro Brunetta alla quattordicesima Conferenza Nazionale di Statistica all'Istat