Recovery, Brunetta: “Da nuova Pa il 70% dell’effetto riforme sul PIL”

27 aprile 2021

"Alla riforma della Pa è attribuibile il 70% dell'effetto delle riforme strutturali atteso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. Non è più tempo per la Pubblica amministrazione delle rendite di posizione: occorrono civil servant valorizzati, motivati e ben pagati". Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta rilascia un’intervista al 'Sole 24 Ore' nella quale spiega la sua idea e il suo programma di riforma per l’amministrazione pubblica. "Prevediamo programmi dedicati agli alti profili – aggiunge il Ministro nell’intervista - corsie veloci per selezionare specialisti, un pool di esperti multidisciplinari per il supporto alle amministrazioni per l'attuazione del Piano".

Al centro della riforma persone e qualificazione del lavoro pubblico

"Abbiamo scelto di centrare la riforma sulle persone, cioè sulla qualificazione del lavoro pubblico. Occorre ripartire dalle competenze per favorire l'ingresso nella Pa delle ‘professioni del futuro’ e rendere l'amministrazione attrattiva per la Next Generation Eu. La nuova Pa deve essere catalizzatore della crescita e credibile opportunità di crescita umana e professionale per i giovani, i più penalizzati dalla pandemia".

La riforma punta a ridurre i tempi delle selezioni dei concorsi e restituire valore allo studio

"La riforma porta i concorsi dall'800 alla modernità poggiando su tre assi: digitalizzazione, semplificazione e decentramento. È una rivoluzione, che punta a ridurre i tempi delle selezioni, ma anche a restituire valore allo studio rispetto all'esercizio mnemonico dei quiz. Voglio rassicurare i giovani. La discrezionalità delle amministrazioni era ed è limitata dal rispetto di un principio: la valutazione dei titoli deve essere proporzionale al livello di specializzazione del posto messo a concorso, da definirsi nei bandi. Lo chiariremo presto."