Link e Allegati

Il ministro per la Pa: «Già chiuse 357 semplificazioni, ecco la mappa delle regole facili»

Data 02/10/2025

Con il Pnrr fin qui sono state completate 357 semplificazioni normative. Fra queste, 251 sono di interesse diretto delle imprese, perché riguardano per esempio le procedure per l'installazione di strutture tecnologiche, la gestione delle acque o la realizzazione di impianti per i rifiuti. Altre 81 provano a rendere più facile la vita ai cittadini, che possono ricevere le notifiche digitali degli atti dalla Pa, o seguire strade più brevi per installare vetrate panoramiche o strutture parasole sul terrazzo. In 25 casi, poi, la semplificazione riguarda entrambe le categorie, come le autorizzazioni paesaggistiche per installare ad esempio impianti di energia rinnovabile. Per farle correre davvero, però, queste semplificazioni devono essere conosciute dai loro destinatari. E questo passaggio, cruciale, richiede uno sforzo quasi analogo a quello necessario a disboscare la foresta normativa italiana. Nasce da qui il Portale «Italia Semplice», che in pochi click porta l'utente a conoscere le nuove procedure che lo interessano e, nel caso, a scaricare il relativo modulo digitalizzato. Per il ministro per la Pa Paolo Zangrillo il Portale è «una prima volta assoluta per la Pa italiana», che non ha mai offerto un rendiconto puntuale e operativo delle semplificazioni effettuate, e può attuare una «rivoluzione della semplificazione, con cui diamo sostanza al principio della trasparenza e attuiamo i criteri di efficacia e di efficienza perché un intervento normativo, per dispiegare i propri effetti, deve essere conosciuto dai destinatari». 

Proprio qui, ministro, arriva il difficile. Perché nel dibattito pubblico si parla sempre di semplificazioni, ma si fatica a raccontarle in chiave operativa.

È un problema strutturale, legato all'estrema varietà delle materie su cui siamo intervenuti. Il portale Italia Semplice nasce esattamente da questa esigenza, e per ogni ambito descrive nel modo più immediato le procedure e i cambiamenti che comportano per cittadini e imprese. Il portale è articolato in cinque sezioni, che descrivono fra le altre cose gli uffici su semplificazione e monitoraggio, gli interventi realizzati, i tavoli tecnici e così via. Ma la sezione più importante è la terza, intitolata ai «risultati», che va nel merito delle 357 procedure semplificate distinguendole per utenza, cittadini o imprese, per settore, come ambiente, turismo e così via, e per categorie. Lì si trova tutto, e in fretta. Nelle prossime settimane il sito si arricchirà per permettere ricerche personalizzate sulle singole semplificazioni, in cui ciascuno potrà vedere la vecchia normativa, la riforma e le sue ricadute operative. 

In fatto di semplificazioni lei ha insistito spesso sull'esigenza di «condivisione» delle scelte con imprese e cittadini. Ma non tutte le richieste possono essere accolte... 

Abbiamo voluto approcciare il tema in modo diverso rispetto al passato, perché prima facevamo le semplificazioni guardandoci allo specchio, ora le portiamo avanti coinvolgendo imprese e cittadini. Abbiamo già fatto incontri in 18 regioni, e a breve completeremo il giro d'Italia con le tappe in Molise e in Veneto. È evidente che a volte è difficile dare una risposta coincidente con le aspettative, ma vedo molta disponibilità all'ascolto e nel tempo sta crescendo l'apertura e l'apprezzamento. 

Nel Portale ci sono le norme in vigore. Ma la strada del Pnrr non è conclusa. 

I prossimi passi arriveranno a breve. Al Senato, chiuso l'esame in commissione, è pronto per l'Aula il Ddl semplificazioni che si occupa di temi come la piattaforma unica delle iscrizioni a scuola e la possibilità di scegliere in farmacia il medico di base, che contiamo di approvare anche alla Camera entro l'anno. Dopo di che arriverà un nuovo decreto, che fra le altre cose introdurrà un meccanismo di acquisizione automatica da parte delle Pa dell'Isee fatto sul portale Inps, evitando alle famiglie di doverlo ripresentare alle scuole, alle università e alle altre Pa per ottenere i benefici. Nel decreto ci sarà anche la carta d'identità senza scadenza per gli anziani che, come ci hanno ricordato in molti nella consultazione «la tua voce conta», spesso hanno difficoltà ad andare al Comune per il rinnovo. 

L'altro terreno caldo nella Pa continua a essere quello del rinnovo dei contratti. Ci sono passi avanti concreti? 

Sì. I primi arriveranno in consiglio dei ministri domani (oggi per chi legge, ndr.), dove porterò i contratti definitivi della sanità e dei dirigenti di ministeri, agenzie fiscali ed enti pubblici non economici, oltre a quello di Palazzo Chigi. In consiglio sarà approvato anche l'accordo quadro sulla definizione dei comparti per il triennio 2025/27, in modo tale da poter partire subito dopo la certificazione della rappresentatività attesa i14 novembre. Anche su sicurezza e difesa avremo le condizioni per partire a breve.
 
Restano però da firmare i trienni 2022/24 di Istruzione e ricerca e degli enti territoriali. 

Per l'Istruzione il traguardo è vicino. E anche su Regioni ed enti locali ho riscontrato soprattutto dalla Uil un atteggiamento di apertura al dialogo, e sto lavorando con il Mef per avere rassicurazioni sull'inserimento del fondo perequativo in manovra. L'avvio imminente della tornata 2025/27, poi, può dare un'altra spinta per chiudere in fretta la vecchia tornata.