Italia Oggi - Francesco Cerisano

Pannelli solari liberi sugli edifici

21 aprile 2022

L'installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici sarà liberalizzata. Le autorizzazioni resteranno, anche se in forma semplificata, per gli interventi su edifici considerati beni culturali. E saranno definiti per legge aree e immobili (a partire dai siti industriali dismessi e dalle aree agricole abbandonate o non produttive da più di 5 anni) su cui di default sarà possibile installare impianti da fonti rinnovabili. Le semplificazioni che il governo intende portare a termine nei prossimi mesi, anche in funzione del Pnrr, punteranno a realizzare quella svolta green sempre ritardata e ora resa irrinunciabile della guerra in Ucraina.

In audizione presso la commissione parlamentare per la semplificazione, il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ha illustrato le proposte di palazzo Vidoni per la stesura del prossimo decreto energia su cui sono in corso le interlocuzioni con il ministero della transizione ecologica. Senza dimenticare gli interventi che nei prossimi mesi faranno della semplificazione "una riforma permanente" che si snoderà lungo l'intera durata del Recovery.

Dal dimezzamento dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi ai controlli sulle attività economiche (che dovranno muoversi nella direzione di una maggiore compliance, prevedendo l'eliminazione degli adempimenti inutili), dalla completa digitalizzazione dello Sportello unico delle attività produttive (Suap) e dello Sportello unico dell'edilizia (Sue) fino agli interventi in favore dei disabili (che saranno esonerati da visite e adempimenti) l'obiettivo è arrivare a semplificare 600 procedure entro il primo semestre 2026 di cui 200 entro il 2024. E per questo la Funzione pubblica ha avviato lo scorso 18 febbraio una consultazione sulla piattaforma «ParteciPA» aperta fino al 18 maggio a cittadini, imprese, dipendenti pubblici e amministrazioni con l'obiettivo di acquisire elementi utili a mappare le 600 procedure che la Milestone M1C1-63 del Pnrr richiede di semplificare. I settori prioritari, ha annunciato Brunetta, saranno proprio le autorizzazioni ambientali, i permessi di costruire, le infrastrutture digitali, gli appalti pubblici.

Altre aree critiche sono rappresentate dalla legislazione su lavoro, turismo, agroalimentare, bonifiche, rifiuti, e acquisti di tecnologie. «A oggi, sono stati compilati quasi 600 questionari», ha rivelato il ministro. «E i settori più segnalati dai cittadini sono fisco, salute e disabilità; dalle imprese edilizia e fisco; dai dipendenti pubblici anagrafe, stato civile e gestione del personale».

Disabili e digital divide

Si partirà dalla disabilità e dal contrasto al digital divide per semplificare «una regolazione nata per tutelare i più deboli e che finisce per ritorcersi contro di loro». Va in questa direzione il progetto Polis, voluto da Poste, dal Mise, dalla Funzione pubblica e dal ministro dell'innovazione tecnologica Vittorio Colao, per offrire luoghi di raccordo tra centro e periferia alle persone che non hanno la possibilità di accedere ai percorsi digitali. «Sarebbero un presidio di enorme civiltà», ha spiegato Brunetta, «circa 6mila centri di accompagnamento per effettuare determinate procedure». Sui disabili il piano di Brunetta prevede la riduzione di visite e adempimenti soprattutto in caso di disabilità irreversibili.

Edilizia

Sull'edilizia l'obiettivo è dire basta alla presentazione ripetuta di documenti. Entro il secondo semestre 2024 la Milestone M1C1-60 del Piano nazionale di ripresa e resilienza prevede la digitalizzazione delle procedure per le attività produttive e per l'edilizia (Suap e Sue). Attualmente sono in corso di formalizzazione le procedure per la stipula delle convenzioni con i soggetti attuatori che collaboreranno alla realizzazione del progetto, a cominciare da AGID e dai soggetti che gestiscono le piattaforme tecnologiche utilizzate dai comuni per la gestione degli sportelli unici.

Nel corso del primo semestre di quest'anno sarà avviata un'analisi relativa a tutti gli sportelli unici attivi sul territorio nazionale e saranno individuati e quantificati gli investimenti necessari per l'adeguamento dei sistemi esistenti alle nuove specifiche tecniche di interoperabilità. Entro il 2024 dovranno essere individuate e digitalizzate le prime 200 procedure. «Assicurare la completa interoperabilità degli sportelli unici rappresenta un traguardo di straordinaria importanza», ha osservato Brunetta. «Molte delle pratiche presentate ai SUAP e ai SUE, prevedono il coinvolgimento di tantissimi soggetti diversi: dalle ASL ai Vigili del Fuoco, dalle sovrintendenze al genio civile.

Attualmente una pratica, una volta accettata, deve essere smistata con i metodi più disparati perché i diversi sistemi non dialogano fra di loro in modo automatico. Tutto questo, inevitabilmente, comporta ritardi ed inefficienze di vario tipo. Garantendo la piena interoperabilità, si azzereranno i tempi "morti" connessi con l'effettiva distribuzione delle pratiche e si eviteranno problematiche dovute ad errori ed omissioni nelle successive trasmissioni».

Svolta green

Si partirà dalla liberalizzazione dei pannelli solari sugli edifici pubblici. «Noi abbiamo un milione di edifici pubblici, pensate cosa vuole dire mettere sui tetti, dove è possibile, il fotovoltaico, pensate all'autonomia, al risparmio energetico», ha sottolineato Brunetta. La svolta green che palazzo Chigi intende imprimere al Pnrr passa anche dall'estensione dei casi in cui gli interventi su impianti esistenti non sono sottoposti a valutazioni ambientali e paesaggistiche. Infine saranno potenziate le unità dedicate alle autorizzazioni per impianti da energie rinnovabili nell'ambito della task force di mille esperti messi a disposizione degli enti locali.