Aggiornamento alle Linee guida rendicontazione

Il presente aggiornamento alle “Linee Guida per la rendicontazione delle spese” ha l’obiettivo principale di fornire ai soggetti beneficiari e ai partner di progetto le regole per il rispetto dei criteri di ammissibilità della spesa e, quindi, il corretto svolgimento delle attività di gestione amministrativo-contabile e di rendicontazione delle spese relative all’Intervento II - Sperimentazione - dell’Integrazione all’Avviso pubblico per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale del 5 aprile 2019, pubblicata il 6 maggio 2021.
Per quanto non espressamente previsto dalle presenti linee guida si deve far riferimento alla Convenzione sottoscritta e all’Integrazione all’Avviso pubblico per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale (Intervento II), nonché agli atti e documenti in esse richiamati, in quanto lex specialis regolatrice delle modalità di selezione, esecuzione e rendicontazione dei progetti finanziati.
Le indicazioni presenti nel documento devono essere considerate cogenti ai fini del riconoscimento delle spese sostenute dai beneficiari e dai partner di progetto.

Versione testuale del documento

INTEGRAZIONE
ALL’AVVISO DEL 5 APRILE 2019
PER LA SELEZIONE DI PROGETTI SPERIMENTALI
DI INNOVAZIONE SOCIALE
 (INTERVENTO II - SPERIMENTAZIONE)

 

Attuazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri

21 dicembre 2018, recante “Modalità di funzionamento e di accesso al Fondo di innovazione sociale, istituito dalla legge di bilancio 2018

(G.U. Serie Generale n. 32 del 7 febbraio 2019)

AGGIORNAMENTO DELLE LINEE GUIDA PER LA RENDICONTAZIONE DEI PROGETTI

Sommario

INTRODUZIONE.. 3

SEZIONE I – RENDICONTAZIONE DELLA SPESA.. 5

SEZIONE II – CRITERI DI AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA.. 6

SEZIONE III - VARIAZIONI E COMPENSAZIONI CONTABILI.. 9

SEZIONE IV - LE SPESE AMMISSIBILI: TIPOLOGIA E MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE.. 10

COSTI DIRETTI.. 10

a)        Risorse Umane.. 10

b)       Viaggio, vitto e alloggio.. 15

c)        Materiali e attrezzature.. 17

d)       Beni e servizi di terzi.. 18

e)        Spese relative a interventi di manutenzione e ristrutturazione di immobili.. 19

f)        Altri costi.. 20

COSTI INDIRETTI.. 21

FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE.. 22

SEZIONE V – ADEMPIMENTI DEL BENEFICIARIO E SISTEMA DI REPORTING.. 23

ELENCO ALLEGATI.. 25

INTRODUZIONE

Il presente documento “Linee Guida per la rendicontazione delle spese” contiene le modalità cui devono attenersi il soggetto beneficiario e i partner di progetto per la rendicontazione delle spese sostenute e la richiesta di erogazione del finanziamento pubblico nell’ambito dell’integrazione all’Avviso pubblico per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale relativi all’Intervento II: realizzazione della sperimentazione dell’idea progettuale di innovazione sociale, in linea con lo studio di fattibilità e con il piano esecutivo di cui all’Intervento I. La sperimentazione è finalizzata ad una verifica empirica dell’efficacia dell’idea progettuale, nonché della sostenibilità e replicabilità della soluzione di innovazione sociale individuata attraverso lo studio di fattibilità, tramite l’utilizzo dei relativi indicatori per misurare e valutare i risultati conseguiti nell’ambito del modello di misurazione e valutazione dell’impatto sociale previsto.

Il documento si pone l’obiettivo principale di fornire ai soggetti beneficiari ed ai partner di progetto le regole per il rispetto dei criteri di ammissibilità della spesa e, quindi, il corretto svolgimento delle attività di gestione amministrativo-contabile e di rendicontazione delle spese.

Le indicazioni che seguono devono essere considerate cogenti ai fini del riconoscimento delle spese sostenute dai beneficiari e dai partner di progetto.

I termini e le modalità della concessione del finanziamento pubblico riguardanti la realizzazione dell’intervento II (Sperimentazione), sono regolati mediante apposita Convenzione, il cui schema è allegato all’integrazione dell’Avviso.

Responsabile della puntuale realizzazione del progetto è il Comune beneficiario, cui spettano i poteri e i doveri connessi all’attività di indirizzo, monitoraggio e controllo non delegabili né a terzi né ai partner di progetto.

A tal fine, una volta ammesso a finanziamento, il Comune capofila, dovrà indicare all’interno della Convenzione da sottoscrivere con il Dipartimento della Funzione Pubblica (successivamente DFP), un Responsabile di progetto che sarà unico interlocutore rispetto a tutto il ciclo di vita del progetto.

Il Comune può procedere all’erogazione di rimborsi o anticipazioni agli altri partner avendo cura di esporre a rendiconto le relative spese. Tuttavia, quale ente beneficiario, rimane unico responsabile nei confronti del DFP e, in sede di verifica amministrativo-contabile, anche rispetto alle spese sostenute dai partner, dovrà fornire tutti i giustificativi di spesa idonei a dimostrare che l’attività è stata rendicontata a costi reali.

Le attività progettuali possono essere svolte anche dai partner, purché originariamente indicati come tali nel progetto e risultanti da apposita “dichiarazione e impegno dei membri del partenariato” [Allegato 2 all’integrazione dell’Avviso]. Resta inteso che il Comune è responsabile del puntuale compimento di tutti gli impegni previsti dall’Accordo e che, nel caso di modifiche di uno o più partner, è tenuto a richiederne preventivamente l’autorizzazione al DFP, secondo quanto esplicitamente disciplinato all’articolo 7 della Convenzione.

Il partner svolge le attività previste nella scheda progetto e nel Piano economico-finanziario ed esplicitate nell’Accordo di partenariato. Il partner segue le stesse regole di rendicontazione del Comune capofila. I giustificativi delle spese rendicontate dal partner devono essere assunti nella documentazione del Comune e messi a disposizione del DFP per le conseguenti verifiche amministrativo-contabili.

Per quanto afferisce la gestione di tutte le attività connesse alla realizzazione del progetto, si richiama quanto previsto dall’articolo 11 della Convenzione con riferimento a “Manleve”, che si riporta di seguito:

Art. 11 della Convenzione “Manleve

Il/la Comune/Città Metropolitana solleva il DFP da ogni eventuale responsabilità penale e civile verso terzi comunque connessa alla realizzazione delle attività previste dalla presente Convenzione. Nessun ulteriore onere potrà dunque derivare a carico del DFP, oltre all’erogazione delle risorse di cui all’art. 4. Il DFP rimane estraneo ad ogni rapporto giuridico inerente all’opera dei terzi di cui il/la Comune/Città Metropolitana si avvale per l’adempimento degli obblighi nascenti dalla presente Convenzione.

Per tutto quanto non espressamente previsto dalle presenti linee guida si sottolinea che è necessario fare riferimento alla Convenzione sottoscritta e all’integrazione all’Avviso pubblico per la selezione di progetti sperimentali di innovazione sociale (Intervento II), nonché agli atti e documenti in esse richiamati, in quanto lex specialis regolatrice delle modalità di selezione, esecuzione e rendicontazione dei progetti finanziati.

SEZIONE I – RENDICONTAZIONE DELLA SPESA

La rendicontazione è il processo di consuntivazione delle spese effettivamente e definitivamente sostenute da tutti i soggetti del partenariato per la realizzazione del progetto.

Tale processo è finalizzato a dimostrare:

  • lo stato di avanzamento amministrativo e finanziario del progetto (spesa effettivamente sostenuta);
  • lo stato di avanzamento fisico del progetto;
  • il rispetto dei requisiti e degli adempimenti per ottenere l’erogazione del finanziamento.

L’attività di rendicontazione, quindi, alimenta un processo trasversale a tutta la gestione che interagisce con l’attività di monitoraggio e di controllo. La rendicontazione di spesa deve riferirsi ad un unico progetto inteso come l’insieme delle azioni che fanno capo alla Convenzione tra DFP e soggetto beneficiario. Inoltre, essa si riferisce al complesso delle spese sostenute per l’esecuzione delle attività previste e cofinanziate dal FIS. Le spese rendicontabili devono essere debitamente rappresentate e giustificate da idonea e inequivocabile documentazione, pena la non ammissibilità.

La documentazione giustificativa dovrà essere immediatamente e puntualmente collegabile all’importo rendicontato, in modo da rendere facilmente dimostrabile l’esistenza, la pertinenza e la ragionevolezza della voce di spesa.

In particolare, ai fini della rendicontazione, tutta la documentazione amministrativo-contabile giustificativa delle spese sostenute deve essere conservata in originale presso il soggetto che rendiconta, conformemente alle norme nazionali contabili e fiscali e deve avere le seguenti caratteristiche:

  • essere riferita a voci di spesa ammesse;
  • essere riferita a spese sostenute solo successivamente alla data di efficacia della Convenzione;
  • essere priva di correzioni e leggibile in ogni parte, con particolare attenzione ai caratteri numerici (importi, date, ecc.);
  • essere conforme alle norme contabili, fiscali e contributive;
  • avere data di liquidazione non successiva ai 60 giorni decorrenti dal termine di conclusione del progetto.

In fase di rendicontazione intermedia e finale il Comune è tenuto a raccogliere e sistematizzare tutta la documentazione amministrativa e contabile delle spese sostenute e quietanzate da tutto il partenariato per la gestione delle attività progettuali, utilizzando esclusivamente il modello Allegato 3.a.

SEZIONE II – CRITERI DI AMMISSIBILITÀ DELLA SPESA

Le spese relative al progetto sono ammissibili quando sono:

  1. Effettive, ossia realmente sostenute e chiaramente riferibili al progetto

In particolare, la spesa deve essere riferita ad una spesa ammessa a finanziamento, connessa all’Intervento e coerente con le strategie indicate nel Progetto ammesso al finanziamento.

Sulle singole determinazioni di impegno di spesa e su tutti gli originali dei documenti giustificativi di spesa deve essere riportato il nome del progetto e l’importo imputato allo stesso.

Tutti i documenti giustificativi di spesa che formano oggetto di rendicontazione devono essere intestati al Comune o ai partner di progetto coinvolti nella realizzazione dell’iniziativa.

Si evidenzia, inoltre, che, ai fini della rendicontazione, tutti i giustificativi di spesa e di pagamento devono recare, sin dall'emissione, le indicazioni relative a:

  • titolo del progetto
  • CUP
  • ammontare della spesa finanziata.

È possibile apporre sui giustificativi medesimi un timbro indelebile recante la medesima dicitura, di cui si riporta di seguito un’esemplificazione

Spesa sostenuta ai sensi del “Programma triennale per l’Innovazione Sociale” – Intervento II - DPCM 21/12/2018

Progetto: “**titolo del progetto***”

CUP: ******

Importo imputato: € __________ data__/__/____

 

Si ricorda, inoltre, che per quanto riguarda le fatture elettroniche, non è possibile l’apposizione dei timbri di annullamento e che l’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione 52/E del 17 giugno 2010, ha previsto la facoltà anche di una gestione totalmente elettronica di tali documenti fiscali che fruiscono di incentivi fiscali e/o di finanziamenti pubblici con l'apposizione in originale di un timbro (virtuale) di annullamento con un testo riportante le indicazioni suindicate.

  1. Coerenti con il budget approvato

Le spese sostenute devono essere coerenti con quanto previsto nel budget approvato o in una sua rimodulazione, in particolare con le finalità e i contenuti del progetto di sperimentazione presentato e approvato.

  1. Riferibili temporalmente al periodo di attuazione del progetto

Su ogni rendiconto presentato deve essere riportato il periodo temporale di riferimento.

Sono considerate ammissibili le spese sostenute dal giorno successivo alla comunicazione di cui all’articolo 3 della Convenzione tra il DFP e il Comune, fermo restando che le stesse possono essere fatturate e quietanzate entro i 60 gg. successivi concessi per la presentazione del rendiconto finale.

Per “conclusione del progetto” si intende la data di ultimazione delle attività progettuali, determinata sulla base della durata prevista dal soggetto Beneficiario per l’Intervento II – Sperimentazione (come risultante dal report finale dell’Intervento I – Allegato 3.a) e la data di avvio, corrispondente al giorno successivo alla comunicazione, a mezzo PEC da parte del DFP al Comune, di avvenuta registrazione della convenzione presso i competenti Organi di controllo.

I titoli di spesa riferiti a periodi precedenti o successivi rispetto ai termini, rispettivamente, iniziale e finale, sopra indicati, non possono essere riconosciuti anche se riconducibili al progetto stesso.

  1. Comprovabili

I titoli di spesa devono essere giustificati da fatture quietanzate o da documenti contabili di valore probatorio equivalente.

I giustificativi di spesa devono contenere il riferimento all’Intervento finanziato; qualora ciò non sia possibile, sarà cura del soggetto che ha sostenuto la spesa apporre il riferimento suddetto.

  1. Tracciabili

Sono considerati ammissibili i pagamenti relativi all’Intervento di sperimentazione ammesso a finanziamento, effettuati attraverso l’utilizzo di adeguati strumenti finanziari (mandati di pagamento, bonifici SEPA Credit Transfer, assegni non trasferibili, etc.). Sono esclusi i pagamenti in contanti.

In ogni caso i soggetti beneficiari del finanziamento devono tempestivamente recepire tutte le regole e procedure previste dalla normativa vigente.

  1. Contenute nei limiti autorizzati

Le spese non devono superare i limiti stabiliti, per natura e/o importo, dall’Avviso e dal Progetto approvato, fatte salve le eventuali compensazioni tra le macro-categorie di spesa, nell’ambito del costo complessivo di progetto, secondo quanto successivamente dettagliato.

In ogni caso, ai fini dell’ammissibilità delle spese si richiama quanto previsto dall’articolo 7, comma 3 della Convenzione, che recita testualmente:

Art. 7 comma 3 della Convenzione

Il/la Comune/Città Metropolitana assume l’obbligo di adempiere in buona fede a quanto previsto e disciplinato dall’Avviso, assicurando il rispetto dei principi di correttezza dell’azione amministrativa, quali economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità, trasparenza, parità di trattamento, pari opportunità e non discriminazione. Si impegna altresì, in ogni fase dell’attuazione dell’intervento, a rispettare i principi e la normativa europea, nazionale e regionale in materia di evidenza pubblica, contabilità pubblica e partenariato pubblico-privato, anche nel settore sociale e del non-profit, prevedendo e applicando requisiti di partecipazione e criteri di selezione proporzionati, non discriminatori e finalizzati a garantire la massima partecipazione e concorrenza.

Nell’ambito di questo quadro, fermi restando gli obblighi previsti per i beneficiari dalla disciplina vigente in materia di affidamento di contratti pubblici, anche i partner, nella scelta del fornitore del bene e/o servizio da acquisire o del soggetto terzo a cui affidare parte dell’attività, devono dare atto delle concrete modalità, procedure e ragioni dell’affidamento in favore dei soggetti terzi nel rispetto dei principi sopra richiamati.

Resta inteso che l’affidamento a terzi di lavori, beni e servizi non può avvenire al fine di eludere il rispetto delle norme previste dal Codice dei contratti pubblici di cui al Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. da parte dei soggetti all’uopo tenuti e deve risultare dalla ripartizione delle attività contenuta nella proposta progettuale ammessa a finanziamento, o comunque deve essere a questa riferibile.

Ai fini di quanto precede, il Legale Rappresentante del beneficiario dovrà produrre la relativa dichiarazione (cfr. Allegato 4).

SEZIONE III - VARIAZIONI E COMPENSAZIONI CONTABILI

Con riferimento al Piano economico-finanziario del progetto, eventuali variazioni compensative tra le singole macro-categorie di spesa e/o dei singoli Work Package e/o della ripartizione tra i partner, di entità pari o inferiore al 20%, devono essere comunicate al DFP ed evidenziate all’atto della presentazione della rendicontazione e della relazione finale precisandone le motivazioni.

Diversamente, le variazioni compensative che comportano uno scostamento (sia in aumento che in diminuzione) eccedente il 20% della singola macro-categoria di spesa, dei singoli Work Package e/o della ripartizione tra i partner devono essere preliminarmente autorizzate dal DFP su richiesta motivata del soggetto beneficiario (articolo 5 della Convenzione).

A tal fine si precisa che il 20% dello scostamento in valore assoluto va riferito all’importo della singola macro-voce oggetto di variazione.

SEZIONE IV - LE SPESE AMMISSIBILI: TIPOLOGIA E MODALITÀ DI RENDICONTAZIONE

Le spese ammissibili a rendicontazione devono corrispondere ai soli costi reali sostenuti dal Comune e dai partner ed essere state effettivamente sostenute, ovvero corrispondere a pagamenti interamente eseguiti e comprovati da fatture quietanzate. Fanno eccezione le sole spese generali, ammissibili nella misura forfettaria del 10% dei costi diretti, solo se preventivamente inserite nel Piano economico-finanziario.

Le spese ammissibili sono divise in costi diretti e costi indiretti, a loro volta suddivisi in macro-categorie di costi, per partner e attività. In fase di rendicontazione, esse devono essere opportunamente dettagliate, mantenendo la suddivisione in macro-categorie di costi, in un prospetto nel quale siano esposti in modo chiaro i procedimenti di calcolo e i documenti contabili ai quali fanno riferimento e ripartite tra i vari partner.

Le spese di costituzione ed eventuale registrazione dell’Associazione temporanea di scopo sostenute prima dell’avvio del progetto non sono rendicontabili.

Si sottolinea, inoltre che tutte le spese inerenti all’esecuzione della Convenzione restano a carico del Comune.

Sono rendicontabili a costi reali le seguenti macro-categorie:

COSTI DIRETTI

a) Risorse Umane

Ai fini della rendicontazione delle spese sono ammissibili i costi relativi alle risorse umane coinvolte, attraverso contratti di lavoro dipendente, collaborazioni esterne o incarichi professionali.

Per il personale dipendente il costo ammissibile comprende le retribuzioni lorde, incluse le retribuzioni in natura (come le prestazioni di welfare aziendale, i buoni pasto), previste dai contratti collettivi/integrativi aziendali, versate al personale a compenso del lavoro prestato in relazione al progetto; nella retribuzione lorda sono compresi i costi relativi alle tasse e ai contributi previdenziali a carico dei lavoratori. Rientrano nel costo del personale gli oneri contributivi e sociali, volontari e obbligatori, nonché gli oneri differiti a carico del datore di lavoro.

In linea generale, pertanto, la retribuzione lorda si compone, secondo quanto previsto dai contratti di riferimento, delle seguenti voci:

a)      voci retributive (somma delle dodici retribuzioni mensili lorde; tredicesima ed eventuali ulteriori mensilità; importi relativi a competenze di anni precedenti - arretrati - derivanti da accordi integrativi aziendali o da rinnovi del contratto collettivo, purché direttamente collegati al periodo temporale di svolgimento dell’attività progettuale; quota di TFR annuo maturato);

b)      oneri sociali e previdenziali (contributi previdenziali a carico dell’azienda, fondi dipendenti obbligatori previsti dal C.C.N.L.; eventuali fondi di previdenza complementare e di assistenza sanitaria integrativa; assicurazione contro gli infortuni).

L’IRAP è da ritenersi ammissibile come componente di costo del personale esclusivamente nei casi di Enti Non Commerciali (ENC) di cui all’articolo 3, comma 1, lettera e), del D. Lgs. n. 446/1997, e Amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 3, comma 1, lettera e-bis), del suddetto decreto legislativo e quando la base imponibile IRAP sia calcolata, per le attività non commerciali, esclusivamente con il metodo retributivo.

Ai fini della determinazione del costo ammissibile, il costo del personale deve essere rapportato all’effettivo numero di ore d’impiego del lavoratore nell’ambito del progetto. La tariffa oraria del personale dipendente coinvolto nelle attività progettuali viene di norma espressa in termini di costo medio orario del lavoro, derivante dal costo annuo lordo diviso per il numero di ore previste dal CCNL di riferimento.

Con riferimento alla determinazione delle ore annue lavorate, si ritiene congruo ed ammissibile l’utilizzo del parametro standard di 1.720, in quanto esplicitamente previsto dall’articolo 68, paragrafo 2, del Regolamento UE n. 1303/2013. Lo stesso dispone infatti quanto segue: “ai fini della determinazione dei costi per il personale connessi all'attuazione di un'operazione, la tariffa oraria applicabile può essere calcolata dividendo per 1.720 ore i più recenti costi annui lordi per l'impiego documentati”. Valori diversi dovranno essere determinati in maniera oggettiva sulla base delle ore effettive di lavoro annue, al netto delle ferie, permessi e festività, in accordo con il Contratto/CCNL di riferimento.

Oltre ai costi relativi al personale interno, sono ammissibili i costi relativi alle risorse umane dei partner non legate da un rapporto di lavoro dipendente, ma coinvolte, attraverso contratti di lavoro autonomi e collaborazioni o prestazioni occasionali, per fornire attività specialistiche direttamente riferibili all’intervento progettuale.

Per l’inquadramento delle figure professionali e i relativi massimali di costo, si fa rinvio a quanto previsto dalle Circolari del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali n. 2/2009 e n. 40/2010.

Con riferimento al gruppo di lavoro formalizzato in sede di candidatura, lo stesso potrà essere integrato in fase attuativa, nel rispetto del piano economico-finanziario e dei criteri di ammissibilità della spesa.

Eventuali sostituzioni dovranno essere invece sottoposte all’approvazione del DFP, fermo restando che Beneficiario e Partner dovranno assicurare parità di profilo professionale, livello di seniority e di ruolo svolto nel progetto. Opportuna comunicazione dovrà essere trasmessa via PEC ai seguenti indirizzi di posta elettronica protocollo_dfp@mailbox.governo.it  e progetti.uvp@pec.governo.it

BOX 1: Ammissibilità degli assegni di ricerca

Gli assegni di ricerca sono ammissibili esclusivamente se l’oggetto dell’assegno originariamente bandito risulti coerente con la specifica funzione e ruolo che si intendono attribuire nell’ambito del progetto FIS.

Si ritiene ammissibile anche il rinnovo di un assegno di ricerca nell’ambito del progetto FIS, senza ricorrere a una nuova procedura. A tal proposito è necessario che venga prodotta in fase di rendicontazione tutta la documentazione comprovante la procedura ad evidenza pubblica originariamente pubblicata, unitamente alla documentazione amministrativa di rinnovo e l’addendum al contratto originario, che estende al FIS le attività originariamente previste. Per analogia dovrà essere ulteriormente prodotta tutta la documentazione prevista nell’ambito delle linee guida sulla rendicontazione.

 

BOX 2: Ammissibilità risorse umane individuate intuitu personae senza evidenza pubblica

Tenuto conto di quanto previsto dalle Linee guida per la rendicontazione ed in assenza di atti o documenti, utili a dare conto delle ragioni della scelta in ordine all’affidamento a terzi di attività, funzionali all’esecuzione delle attività di progetto, il legale rappresentante p.t. del partner, che abbia necessità dell’affidamento a terzi, produce un’autodichiarazione ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss. mm., nella quale fornisce puntuali argomentazioni relative alle ragioni di scelta dei terzi, nel rispetto del budget di progetto, degli atti della procedura e del riparto di attività fra i membri del partenariato.

A tale dichiarazione, inoltre, dovranno essere allegati i curricula dei terzi sottoscritti, incaricati dell’esecuzione delle attività, oltre a tutta la documentazione giustificativa specificatamente richiesta per la macro-categoria di spesa “A. Risorse Umane

 

BOX 3: Ammissibilità risorse umane titolari di cariche sociali o membri di organi di governo (Comitato direttivo, Consiglio di amministrazione, Direzione e simili)

Sono ammissibili le spese sostenute per risorse umane titolari di cariche sociali o membri di organi di governo.

Si ritiene di dover assicurare la conformità del conferimento di incarico alla procedura indetta dal Dipartimento, nonché, più in generale, il principio di prevenzione delle situazioni di conflitto di interesse, in merito all’individuazione delle modalità per l’affidamento di incarichi al personale socio o con posizioni apicali degli enti partner (membri di Comitati direttivi, Consigli di amministrazione, ecc.).

Per rendere ammissibile la spesa occorrerà obbligatoriamente procedere mediante incarichi conferiti previa decisione del Consiglio di amministrazione o di analogo Organo, formalizzata in apposito verbale che dovrà essere prodotto in sede di rendicontazione.

Nell’ipotesi in cui il CdA/direttivo dell’organizzazione non possa risultare validamente costituito in assenza delle risorse umane coinvolte nel conferimento degli incarichi, si ritiene di dover ascendere la decisione in oggetto all’assemblea dei soci.

La volontà dell’Organo, inoltre, deve perfezionarsi in assenza del soggetto a cui è affidato l‘incarico.

Nel predetto verbale deve essere inserita:

  • la motivazione sulle ragioni della scelta e l’asseverazione della coerenza e adeguatezza professionale della risorsa che si intende incaricare;
  • l’assenza di conflitto di interesse con riferimento agli incarichi conferiti;
  • i carichi di lavoro (gg o ore di lavoro programmate);
  • la data di inizio e di conclusione del rapporto;
  • la valorizzazione del compenso orario/giornaliero;
  • l’oggetto specifico delle prestazioni che si intendono affidare e i prodotti/elaborati attesi dall’attribuzione dell’incarico.

 

BOX 4: Ammissibilità della fattispecie del distacco di personale coinvolto nella realizzazione delle attività progettuali

Con riferimento all’ammissibilità dei costi relativi all’istituto del distacco (disciplinato dall’articolo 30 del  D. Lgs. n. 276/2003 c.d. “Legge Biagi” e s.m.i.) si precisa che, oltre al rispetto di tutte le disposizioni normative e delle posizioni giurisprudenziali emerse, occorrerà altresì tener conto dei seguenti aspetti:

  1. la durata del distacco deve essere determinata in funzione della durata del progetto al quale è funzionalmente preordinato;
  2. nel contratto di distacco dovrà essere esplicitamente indicato, oltre all’interesse del distaccante, l’obiettivo comune che deve risultare “specifico, rilevante, concreto e persistente”, a motivazione del ricorso alla fattispecie del distacco con riferimento alle attività programmate dal progetto ammesso a finanziamento.

Con riferimento alla documentazione da produrre in sede di rendicontazione, si precisa inoltre che l’ammissibilità dei costi sostenuti dovrà essere documentata attraverso la presentazione della seguente documentazione integrativa, rispetto a quanto previsto per la specifica macrocategoria di spesa “A. Risorse Umane”:

  • contratto di distacco;
  • la comunicazione obbligatoria su modello UNILAV;
  • la registrazione del distaccato sul LUL (Libro Unico del Lavoro) del distaccatario (utilizzatore);
  • la/e nota/e di liquidazione emessa/e dal distaccante al distaccatario per il rimborso dei costi del lavoratore distaccato;
  • documentazione comprovante l’effettivo pagamento della/e nota/e del distaccante;
  • autodichiarazione resa dal consulente del lavoro/commercialista o altro tecnico abilitato del membro del partenariato che si avvale del distacco, resa ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss. mm., in ordine alla sussistenza dei presupposti, fattuali e normativi, del distacco nell’ambito dell’attività di progetto finanziata dal DFP.

Sulla base di quanto disposto dalla Direzione Generale per l’Attività Ispettiva del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 1 del 20 gennaio 2016, una fattispecie specifica si configura nell’ipotesi in cui il distacco venga disposto nell’ambito di imprese che abbiano sottoscritto un contratto di rete ai sensi del D.L. n. 5/2009 (conv. dalla L. n. 33/2009) o nel caso di società appartenenti al medesimo gruppo di imprese, ricorrendo, quanto meno, le condizioni di cui all’articolo 2359, comma 1, c.c.

A tal proposito, il Ministero del Lavoro specifica infatti che “l’interesse del distaccante insorge automaticamente in forza dell’operare della rete” e “l’interesse della società distaccante possa coincidere nel comune interesse perseguito dal gruppo”.

Al ricorrere di tali situazioni, assumendo il distacco una valenza più ampia e di mutuo interesse per tutte le parti coinvolte, si ritiene che lo stesso possa essere considerato ammissibile integrando, la documentazione prevista dalle linee guida per la specifica macrocategoria di spesa “A. Risorse Umane”, con i giustificativi di seguito indicati:

  • documentazione attestante la sussistenza di un contratto di rete, ovvero delle condizioni che configurano il gruppo di imprese, secondo quanto disposto dall’articolo 2359, comma 1, c.c.;
  • contratto di distacco;
  • ordine di servizio in cui il distaccatario, titolare del potere direttivo verso il distaccato, conferisce incarico specifico sul progetto al personale distaccato. Si precisa che il contenuto delle attività svolte nell’ambito del progetto dovranno risultare coerenti ed univocamente riconducibili all’oggetto del contratto di distacco (es. un distaccato per funzioni di controllo di gestione potrà essere incaricato della gestione amministrativa e rendicontale del progetto, non dello svolgimento di attività di indagine o di attivazione di reti);
  • la comunicazione obbligatoria su modello UNILAV;
  • la registrazione del distaccato sul LUL (Libro Unico del Lavoro) del distaccatario (utilizzatore);
  • la/e nota/e di liquidazione emessa/e dal distaccante al distaccatario per il rimborso dei costi del lavoratore distaccato;
  • documentazione comprovante l’effettivo pagamento della/e nota/e del distaccante;
  • autodichiarazione resa dal consulente del lavoro/commercialista o altro tecnico abilitato del membro del partenariato che si avvale del distacco, resa ai sensi del DPR n. 445/2000 e ss. mm., in ordine alla sussistenza dei presupposti, fattuali e normativi, del distacco nell’ambito dell’attività di progetto finanziata dal DFP.

Tutta la documentazione prodotta dovrà riportare il CUP del progetto ammesso a finanziamento, come da indicazioni fornite dalla Linee Guida per la rendicontazione.

Da ultimo, dal momento che il partenariato è stato attivato dal Comune beneficiario, ammesso a finanziamento, con il distaccatario e non già con il distaccante, il Dipartimento è e resta estraneo al rapporto corrente tra i richiamati soggetti ed è sin d’ora manlevato da qualsivoglia pretesa, azione o responsabilità riferibile al rapporto più volte richiamato

Riepilogo della documentazione richiesta per la giustificazione delle spese sostenute:

Personale

Impiego di personale interno

  • ordine di servizio/atto amministrativo di assegnazione del personale al progetto (con indicazione di ruolo, attività, durata dell’incarico coerente all’arco temporale previsto tra la data di inizio e di fine progetto, impegno pianificato espresso, ad esempio, in termini di percentuale);
  • buste paga e documentazione attestante il pagamento netto a favore del dipendente (nel caso di mandati cumulativi è necessario allegare un prospetto di dettaglio da cui si evincono i nominativi del personale);
  • documentazione probatoria dell’avvenuto versamento delle ritenute fiscali/oneri sociali/contributi previdenziali; nel caso di F24 cumulativi è necessario allegare un prospetto di raccordo, sottoscritto per attestazione dal legale rappresentante del Partner titolare della spesa, che evidenzi la quota di competenza relativa al personale imputato sul progetto o in alternativa è possibile presentare una autocertificazione sottoscritta dal Legale Rappresentante o figura equipollente attestante che tali spese sono state effettivamente sostenute e pagate al personale impegnato sul progetto;
  • prospetto dettagliato del costo orario medio del lavoro ordinario, che attesti anche l’ammontare dei versamenti previdenziali e assistenziali (Allegato 11);
  • timesheet timbrato e firmato per singolo addetto e per singolo mese, con l’indicazione:
  • del titolo e del codice progetto (CUP);
  • del nominativo del dipendente;
  • della funzione svolta sul progetto;
  • del mese e anno di riferimento;
  • della sede di svolgimento delle attività;
  • della data di svolgimento della singola attività, indicando l’ora di inizio e di conclusione della prestazione, una breve descrizione dell’attività svolta, nonché le ore erogate per singola giornata;
  • delle ore complessivamente erogate per ogni mensilità in coerenza con quanto previsto dagli ordini di servizio/atti amministrativi e specificatamente riportate nell’allegato 3a – Rendicontazione intermedia-finale del progetto;
  • della firma di attestazione da parte del Responsabile di progetto del singolo partner.

In allegato alle presenti Linee guida, si riporta un modello esemplificativo di timesheet (Allegato 12). Il format non è vincolante se non per i contenuti delle informazioni nello stesso riportate.

  • output utili a giustificare la spesa (ad es: relazioni, pubblicazioni, studi e in generale materiale relativo al progetto prodotto dal personale coinvolto).

Impiego di personale esterno

  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione del collaboratore;
  •  curriculum vitae sottoscritto, da cui risulti la competenza professionale relativa alle prestazioni richieste;
  • lettera d’incarico/contratto sottoscritto dalle parti, con chiara indicazione di oggetto, durata dell’incarico coerente all’arco temporale previsto tra la data di inizio e di fine progetto, compenso previsto per la prestazione professionale (nel rispetto degli obblighi di trasparenza, ove previsti);
  • idonea documentazione attestante le attività effettivamente svolte dal collaboratore (ad es. relazione attività svolte, timesheet, studi o altri prodotti realizzati dal collaboratore, utili a giustificare la spesa);
  • notule, buste paga/fatture, ricevute;
  • documentazione probatoria dell’avvenuto pagamento dei compensi netti;
  • documentazione probatoria dell’avvenuto versamento delle ritenute d’acconto e degli oneri previdenziali e assicurativi, qualora dovuti; nel caso di F24 cumulativi è necessario allegare un prospetto di raccordo degli F24 che evidenzi la quota di competenza relativa al personale dedicato al progetto o in alternativa è possibile presentare una autocertificazione sottoscritta dal Legale Rappresentante o figura equipollente attestante che tali spese sono state effettivamente sostenute e pagate al personale impegnato sul progetto;

b) Viaggio, vitto e alloggio

Rientrano in questa voce i costi per trasferte, vitto, alloggio e trasporti sostenuti dal personale interno ed esterno nell’espletamento dell’incarico nell’ambito del progetto o per la partecipazione ad attività di supporto in presenza promosse dal Dipartimento della Funzione Pubblica e dal Formez (ad esempio outcome teams, attività di animazione della comunità di pratica, ecc.). Tali spese sono definite e liquidate secondo criteri di rimborso a piè di lista e in misura, comunque, non superiore a quanto disciplinato dai contratti collettivi nazionali/aziendali, o, a seconda dei casi, dai regolamenti adottati dalle singole amministrazioni beneficiarie per la gestione delle missioni.

Nel caso in cui i soggetti privati partner di progetto non dispongano di una specifica disciplina per i rimborsi delle spese di viaggio, vitto e alloggio, si applica il trattamento previsto dal regolamento del Comune capofila.

In linea generale, sono riconoscibili le spese per l’utilizzo di mezzi pubblici. Le spese per i mezzi privati, per l’uso dei taxi o per il noleggio di autovetture devono essere motivate dal richiedente e preventivamente autorizzate dal legale rappresentante, o suo delegato, del beneficiario o del partner che sostiene la spesa e sono ammissibili nel caso in cui il ricorso a mezzi pubblici risulti effettivamente inconciliabile ed eccessivamente gravoso rispetto alle esigenze, alla tempistica, all’articolazione delle attività progettuali e alle caratteristiche soggettive del personale interessato. Nel caso di utilizzo del mezzo proprio è riconoscibile il rimborso chilometrico nella misura prevista dal contratto di lavoro e, laddove non desumibile, nell’importo massimo di 1/5 del costo della benzina per chilometro percorso (costi del carburante e distanze chilometriche desumibili in base alle tabelle ACI).

Non sono ritenuti ammissibili costi forfettari.

La documentazione analitica delle spese dovrà comprendere anche l’autorizzazione della missione dalla quale si evinca chiaramente il nominativo del soggetto, la durata e il motivo della missione, nonché la destinazione e l’imputazione al progetto.

Riepilogo della documentazione richiesta per la giustificazione delle spese sostenute:

  • nota spese riepilogativa intestata al fruitore del servizio e sottoscritta dallo stesso con allegati i relativi giustificativi di spesa e gli importi parziali e complessivo;
  • regolamento del Comune capofila per la gestione delle missioni (ove previsto) o contratto aziendale dei partner che le disciplina;
  • autorizzazione preventiva del legale rappresentante, o suo delegato, del beneficiario o del partner che sostiene la spesa (con nominativo del soggetto autorizzato, oggetto, data, durata, destinazione e motivo della missione);
  • fatture quietanzate/richieste di rimborso relative al servizio di vitto e alloggio;
  • ricevute e scontrini del vitto e alloggio (salvo casi di partita IVA) intestati al fruitore del servizio o al committente. Nel caso di scontrini/ricevute “non parlanti”, autocertificazione da parte del fruitore dalla quale sia desumibile che gli stessi sono stati emessi a fronte di un servizio specifico di vitto o alloggio;
  • titoli di viaggio intestati, se applicabile, alla persona autorizzata e riportanti data, luogo e costo del viaggio; in particolare per:
  • trasporti su strada o rotaie: biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio venga acquisito per via elettronica;
  • trasporti aerei: carte di imbarco e biglietti di viaggio, anche sotto forma di ricevute nel caso in cui il titolo di viaggio venga acquisito per via elettronica;
  • mezzo proprio, ove ammissibile: prospetto riepilogativo individuale dei viaggi effettuati dal quale risultino le percorrenze giornaliere di andata e ritorno, i chilometri totali ed il rimborso spettante, corredato dalla ricevuta di quietanza, dagli eventuali scontrini o ricevute fiscali di pedaggio, nonché dall’autorizzazione all’uso del mezzo;
  • mezzo noleggiato: fattura con indicazione del mezzo utilizzato e delle date di utilizzo; richiesta motivata del fruitore del servizio e autorizzazione all’uso del mezzo con indicazione del percorso e del chilometraggio;
  • taxi: fattura/ricevuta per il viaggio effettuato con servizio taxi, ove ammesso, con indicazione del percorso e della data di utilizzo; richiesta motivata del fruitore del servizio e autorizzazione all’uso del mezzo;
  • documentazione attestante l’avvenuto pagamento (mandati quietanzati, bonifici bancari, etc.);
  • documentazione attestante l’eventuale partecipazione a eventi (ad es. quote di iscrizione, foglio presenza, etc.);
  • in caso di affidamento del servizio di prenotazione viaggio e alloggio ad una società esterna: documento giustificativo, ovvero la fattura emessa a rimborso del servizio, con corredo della documentazione su richiamata (autorizzazione di missione, report di attività, biglietti di viaggio/check-in, etc.) a supporto dell’ammissibilità della rendicontazione della spesa;
  • documentazione attestante il metodo e il prospetto di calcolo, illustrativo dell’eventuale imputazione pro-quota del costo al progetto.

c) Materiali e attrezzature

Rientrano in questa voce le spese relative ai materiali e alle attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono indispensabili e utilizzati per il progetto.

Nello specifico, i costi dei materiali di consumo, delle forniture e di eventuali spese accessorie possono essere ammissibili come costi diretti quando si possa chiaramente stabilirne l’utilizzo esclusivo ai fini diretti ed operativi del progetto. Se non si è in grado di fornire una chiara giustificazione bisogna includere tali spese nei costi indiretti. A titolo meramente esemplificativo essi includono: cancelleria, toner, dispense, materiale didattico, etc. utilizzati in maniera diretta ed esclusiva per le azioni progettuali.

Relativamente alle attrezzature, sono considerati ammissibili in questa categoria di spesa i costi di ammortamento (leasing e noleggio sono costi riconducibili alla categoria di spesa “beni e servizi di terzi”).

La scelta tra leasing, noleggio o acquisto deve basarsi sempre sull’opzione economicamente più vantaggiosa identificata a seguito di una preliminare indagine di mercato.

Il costo imputabile per singola attrezzatura è rappresentato dal costo integrale d’acquisto, il quale include il valore totale del bene, eventuali costi di trasporto e l’IVA, laddove rendicontabile (e quindi integralmente o parzialmente non recuperabile). A tal fine, in sede di rendicontazione, il Comune Capofila ed ogni partner deve esibire specifica dichiarazione sostitutiva, attestante la propria posizione rispetto alla detraibilità dell’IVA (Allegato 5), giustificando l’eventuale ammissibilità della stessa a valere sul finanziamento pubblico.

L’attrezzatura acquistata deve essere catalogata e recare il numero d’inventario. Nel caso di partner privato del progetto, la stessa dovrà essere registrata nel libro cespiti, se trattasi di bene ammortizzabile.

È ammissibile la quota parte di ammortamento solo se prevista nel Piano economico-finanziario. Si precisa che è possibile imputare quota parte delle competenze di ammortamento relative esclusivamente ad attrezzature acquistate dal giorno successivo alla comunicazione di avvenuta registrazione della Convenzione tra il DFP e il Comune (efficacia della Convenzione) alla data di conclusione delle attività progettuali, fermo restando che le stesse potranno essere fatturate e quietanzate entro i 60 gg. successivi concessi per la presentazione del rendiconto finale.

Nel dettaglio:

  • per beni di valore imputabile inferiore o uguale a € 516,46 è ammissibile l’ammortamento dell’intero importo, parametrato sulla base del periodo di competenza (mesi di utilizzo / 12);
  • per beni di valore imputabile superiore a € 516,46 è ammissibile l’ammortamento dell’importo in base al periodo di competenza e ai coefficienti di cui all’articolo 229 del D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267, “Testo Unico delle Leggi sull’ordinamento degli enti locali”, ovvero di cui al D.M. 31 dicembre 1988 Gruppo XXIII - Coefficienti di ammortamento, per i soggetti privati.

Riepilogo della documentazione richiesta per la giustificazione delle spese sostenute:

  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione del fornitore attestanti il rispetto dei principi richiamati all’articolo 7, comma 3, della Convenzione;
  • documentazione che giustifichi la scelta dell’opzione economicamente più vantaggiosa tra acquisto, noleggio e leasing;
  • eventuale copia dell’ordinativo e del documento di consegna o titolo di proprietà;
  • copia della fattura con l’indicazione del CUP e del riferimento al progetto;
  • copia delle quietanze di pagamento allegate a ciascuna fattura (copia bonifico, copia estratto conto con l’evidenza del pagamento);
  • prospetto di calcolo dell’ammortamento imputabile al progetto finanziato con esplicitazione dei mesi di effettivo utilizzo, sottoscritto dal legale rappresentante del beneficiario o del partner di progetto che ha sostenuto la spesa.

d) Beni e servizi di terzi

Il Comune capofila, responsabile dell’avvio e dell’attuazione del progetto, ovvero i partner coinvolti nella sua realizzazione, possono affidare parte delle attività, purché risultino specialistiche o di tipo meramente accessorio o strumentale rispetto alle finalità proprie o caratterizzanti del progetto, a soggetti terzi, nel rispetto delle disposizioni normative vigenti.

In questa categoria rientrano i costi relativi a contratti di acquisto di beni e/o servizi stipulati con fornitori terzi. L’oggetto dei contratti stipulati con tali fornitori dovrà riguardare attività progettuali per le quali il soggetto beneficiario non dispone delle adeguate competenze o risorse interne.

Con riferimento alla categoria di spesa “beni e servizi di terzi”, si precisa che questa include l’acquisita disponibilità di beni e/o attrezzature attraverso il ricorso a leasing o noleggio. Come sopra precisato l’ammortamento di eventuali acquisti è da imputare alla voce di costo “materiali e attrezzature”.

Si ribadisce che il soggetto beneficiario che opta per il leasing o il noleggio deve fornire dimostrazione della convenienza economica del leasing rispetto all’acquisto diretto del bene.

Riepilogo della documentazione richiesta per la giustificazione delle spese sostenute:

SERVIZI DI TERZI

  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione del fornitore attestanti il rispetto dei principi richiamati all’articolo 7, comma 3, della Convenzione;
  • copia del contratto di affidamento a terzi con la descrizione dell’oggetto, durata, importo dettagliato e degli oneri connessi relativi al servizio fornito;
  • copia della fattura con l’indicazione del CUP e del riferimento al progetto e al servizio svolto;
  • documentazione attestante l’avvenuta esecuzione del servizio (relazioni, verbali, etc.);
  • documenti giustificativi di pagamento.

BENI DI TERZI (LEASING E NOLEGGIO)

  • documentazione che giustifichi la scelta dell’opzione economicamente più vantaggiosa tra acquisto, noleggio e leasing;
  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione del fornitore attestanti il rispetto dei principi richiamati all’ articolo 7, comma 3 della Convenzione;
  • copia del contratto di noleggio o leasing contenente la descrizione del bene, il valore, la durata del contratto, il canone con l’indicazione separata del costo netto e degli oneri finanziari; si precisa che questi ultimi, come previsti dall’avviso pubblico, non potranno essere riconosciuti in sede di rendicontazione;
  • copia delle fatture con l’indicazione del CUP e del riferimento al progetto e quietanze periodiche relative ai pagamenti;

e) Spese relative a interventi di manutenzione e ristrutturazione di immobili

Nei limiti del 30% del finanziamento complessivamente richiesto al DFP, rientrano in tali spese, i costi sostenuti dal Comune o dai partner per la manutenzione e la ristrutturazione di immobili destinati all’utilizzo esclusivo ai fini diretti ed operativi del progetto. Se non si è in grado di fornire una chiara giustificazione bisogna includere tali spese nei costi indiretti.

Oltre alle spese relative alle verifiche tecniche, perizie e progettazioni, nell’Intervento II – Sperimentazione risultano ammissibili anche costi relativi a lavori di manutenzione (ordinaria e straordinaria), ristrutturazione, adeguamento e messa a norma degli immobili.

Gli interventi di manutenzione e ristrutturazione possono essere realizzati esclusivamente su immobili di proprietà o nella disponibilità del Beneficiario e/o dei partner (attraverso locazione o diritti reali di godimento) solo nel caso in cui risultino vincolati nella destinazione d’uso per le finalità del progetto, per un periodo di almeno 10 anni dalla conclusione dell’Intervento II.

Riepilogo della documentazione richiesta per la giustificazione delle spese sostenute:

  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione del fornitore attestanti il rispetto dei principi richiamati all’articolo 7, comma 3, della Convenzione;
  • copia del contratto con la descrizione dell’oggetto della prestazione, durata dell’incarico e importo;
  • copia della fattura con l’indicazione del CUP e del riferimento al progetto;
  • documentazione attestante l’avvenuta esecuzione della prestazione (relazioni, progetti, perizie, etc.);
  • documenti giustificativi di pagamento;
  • Dichiarazione attestante l’impegno a garantire il mantenimento in proprietà, locazione o diritto reale di godimento e destinazione d’uso degli immobili per le finalità del progetto per un periodo non inferiore a 10 anni dalla conclusione dell’Intervento II.

f) Altri costi

Sono ammissibili tipologie di costi non riconducibili alle categorie di spesa sopra richiamate, purché coerenti con il progetto approvato e con le specifiche riportate nel Piano economico-finanziario.

Con riferimento alla documentazione da produrre, si rimanda alle specifiche riportate nelle precedenti categorie di spesa applicabili in via analogica.

In questa macro-categoria di spesa potranno essere incluse tutte quelle operazioni generatrici di impatto, programmate nell’ambito dello studio di fattibilità.

A tale proposito si fa esclusivo riferimento a misure contributive realizzate dal Beneficiario e/o dai Partner, a vantaggio dei destinatari diretti del progetto, in grado di generare impatti sociali misurabili che incidono sul Social Business Model oggetto di sperimentazione.

Tenendo conto delle caratteristiche specifiche dell’Intervento II, il FIS non sosterrà l’acquisto diretto di outcome, bensì finanzierà l’acquisizione dei fattori di input, ovvero specifici segmenti della filiera di sperimentazione ideata, che risultano direttamente ed univocamente riconducibili alla generazione di specifici impatti sociali.

A tale proposito, sarà onere del Beneficiario documentare con chiarezza la connessione logica e funzionale tra il dispositivo programmato (ed il relativo costo) e l’outcome che sarà generato.

Dal carattere innovativo e sperimentale dei progetti ammessi a finanziamento, discende una estrema eterogeneità ed ampiezza delle possibili tipologie di intervento e di spesa potenzialmente riconducibili a tale categoria di costi (voucher formativi, voucher/contributi all’abitare, contributi di varia natura legati all’acquisto di beni o servizi, contributi per l’avvio di nuove realtà imprenditoriali, …).

Le spese connesse a tali dispositivi dovranno seguire il principio della rendicontazione a costi reali.

Ad integrazione di quanto sopra riportato (“con riferimento alla documentazione da produrre, si rimanda alle specifiche riportate nelle precedenti categorie di spesa applicabili in via analogica”) la gestione e rendicontazione di tali spese dovrà prevedere la seguente filiera amministrativa:

  • documentazione comprovante le modalità di scelta e di selezione dei destinatari che beneficiano del contributo ad impatto sociale;
  • documentazione relativa alle ragioni, procedure e modalità di selezione dei fornitori attestanti il rispetto dei principi richiamati nella Sezione II con riferimento all’articolo 7, comma 3, della Convenzione;

o, in alternativa

  • documentazione che motivi e legittimi la scelta del fornitore da parte del destinatario finale, nel caso in cui gli venga concessa autonomia nell’identificazione dello stesso;
  • copia dei giustificativi di spesa e relativa documentazione di quietanza, che comprovino i costi sostenuti dai singoli destinatari per l’acquisto di beni e/o servizi (fattori di input degli outcome sociali programmati);
  • evidenza dell’effettiva erogazione del contributo concesso dal Beneficiario o da uno dei Partner al destinatario finale.

Nell’ipotesi in cui la concessione del contributo ad impatto sociale si sostanzi nell’avvio di nuove realtà imprenditoriali da parte del destinatario finale, occorrerà inoltre acquisire:

  • project e business plan da cui emergano il progetto imprenditoriale e gli elementi economico-finanziari che ne assicurano la sostenibilità, debitamente firmati dal destinatario e dal Beneficio o Partner di progetto;
  • statuto e atto costitutivo della Newco (se costituita in forma societaria);
  • apertura Partita IVA, indicazione Codice ATECO e regime fiscale;
  • denuncia di inizio attività all’Agenzia delle Entrate;
  • iscrizione al Registro delle Imprese REA (se necessaria e, ove richiesto, all’Albo degli Artigiani);
  • iscrizione all’INPS;
  • apertura posizione INAIL (se necessaria);
  • visura camerale aggiornata;
  • dichiarazione rilasciata dal destinatario finale, di impegno al mantenimento dell’attività di impresa per un periodo non inferiore a 10 anni.

Il Comune Beneficiario del finanziamento FIS dovrà inoltre assicurare il rispetto della disciplina europea in materia di aiuti di stato e di aiuti in de minimis, nonché ottemperare a tutti gli adempimenti informativi, amministrativi e procedurali connessi all’erogazione degli stessi, esonerando il Dipartimento da qualsiasi responsabilità ed inadempienza.

COSTI INDIRETTI

Sono ammissibili le spese generali sostenute dal Comune capofila e dai partner (affitto, pulizia di locali, riscaldamento, illuminazione, telefono, collegamenti telematici, ecc.) nella misura forfettaria del 10% dei costi diretti rendicontati e giudicati ammissibili in sede di controllo, solo se preventivamente inserite nel Piano economico-finanziario.

Nel caso in cui, in sede di verifica amministrativa e finanziaria del rendiconto presentato, si riscontrino decurtazioni dei costi diretti sostenuti dai beneficiari, i costi indiretti saranno riparametrati sulla base della percentuale risultante nel Piano economico-finanziario approvato.

FINANZIAMENTO COMPLEMENTARE

Qualora in sede di presentazione della candidatura per l’Intervento II – Sperimentazione, il Beneficiario abbia previsto la messa a disposizione di risorse aggiuntive alle risorse pubbliche del FIS, delle stesse occorrerà dare evidenza in fase di rendicontazione finale.

Trattandosi di finanziamenti complementari, queste risorse non seguono le disposizioni precedentemente illustrate per le diverse macro-categorie di spesa, ma si richiede che venga documentata:

  • l’effettiva erogazione delle risorse da parte del soggetto finanziatore/investitore (Allegato 7, unitamente a copia del mandato di pagamento effettuato);
  • la modalità di utilizzo, attraverso una relazione tecnica, resa in forma di dichiarazione sostitutiva del Beneficiario o Partner percettore del finanziamento aggiuntivo, che dia evidenza delle attività complementari realizzate e attesti che le risorse non siano state utilizzate come duplicazione o doppio finanziamento delle spese sostenute a valere sul FIS (Allegato 8).

SEZIONE V – ADEMPIMENTI DEL BENEFICIARIO E SISTEMA DI REPORTING

La tabella che segue descrive la filiera degli adempimenti che ogni soggetto beneficiario è tenuto a rispettare a seguito della firma della Convenzione:

Quando

Oggetto

Riferimenti

Entro 30 gg. dalla comunicazione, a mezzo PEC da parte del DFP, di avvenuta registrazione della convenzione da parte dei competenti Organi di controllo

Presentazione del Report attestante l’avvio delle attività con il cronoprogramma aggiornato, unitamente al CUP e alla richiesta di erogazione del 20% dell’importo ammesso a finanziamento

Modello Allegato 1

Entro 30 gg. dal termine del periodo intermedio

Report intermedio di avanzamento fisico e procedurale

Modello Allegato 2

Entro 60 gg. dal termine del periodo intermedio

Presentazione della richiesta di erogazione fino a concorrenza del 60% dell’importo ammesso a finanziamento

Modello Allegato 3

Rendicontazione delle spese sostenute e quietanzate nel periodo di riferimento

Modello Allegato 3a

Auto-dichiarazione delle spese effettivamente sostenute nel periodo intermedio

Modello Allegato 4

Auto-dichiarazione detraibilità dell’IVA (da prodursi a cura dei singoli partner).

Modello Allegato 5

Auto-dichiarazione del soggetto investitore/finanziatore, comprovante l’effettiva erogazione delle risorse complementari, se e in quanto previste in fase di candidatura per la Fase II – Sperimentazione

Modello Allegato 7

Autodichiarazione del Beneficiario o del Partner percettore del finanziamento complementare

Modello Allegato 8

Entro 30 gg. dalla data di conclusione del progetto

Report finale del progetto di Sperimentazione

Il documento non è stato allegato alla presente versione delle linee guida e verrà messo a disposizione dei beneficiari capofila nel corso del 2022.

Modello Allegato 9

Entro 60 gg. dalla data di conclusione del progetto

Rendicontazione delle spese sostenute e quietanzate a saldo

Modello Allegato 3.a

Auto-dichiarazione delle spese effettivamente sostenute nell’intero periodo

Modello Allegato 4

Auto-dichiarazione detraibilità dell’IVA (da prodursi a cura dei singoli partner).

Modello Allegato 5

Presentazione della richiesta di liquidazione del finanziamento a saldo

Modello Allegato 6

Auto-dichiarazione del soggetto investitore/finanziatore, comprovante l’effettiva erogazione delle risorse complementari, se e in quanto previste in fase di candidatura per la Fase II – Sperimentazione

Modello Allegato 7

Autodichiarazione del Beneficiario o del Partner percettore del finanziamento complementare

Modello Allegato 8

Preliminarmente all’impegno delle risorse eccedenti lo scostamento del 20% rispetto a quanto previsto nel Piano economico-finanziario

(Eventuale)

Richiesta di modifica del Piano economico-finanziario con scostamenti eccedenti il 20% della singola macro-categoria di spesa, dei singoli Work Package e/o della ripartizione tra i partner

Modelli Allegati 10.a e 10.b

ELENCO ALLEGATI

L’indirizzo PEC per la trasmissione delle comunicazioni afferenti i singoli progetti è il seguente: protocollo_dfp@mailbox.governo.it.

Gli allegati sono disponibili sul sito del DFP, sezione Innovazione Sociale.

Allegato

Oggetto

Allegato 1

Modello per la presentazione del Report attestante l’avvio delle attività con il cronoprogramma aggiornato, unitamente al CUP e alla richiesta di erogazione del 20% dell’importo ammesso a finanziamento

Allegato 2

Modello Report intermedio di avanzamento fisico e procedurale

Allegato 3

Modello di presentazione della richiesta erogazione fino a concorrenza del 60%

Allegato 3.a

Modello di rendicontazione delle spese sostenute e quietanzate (foglio di calcolo)

Allegato 4

Modello auto-dichiarazione delle spese effettivamente sostenute

Allegato 5

Modello auto-dichiarazione detraibilità dell’IVA (da prodursi a cura dei singoli partner)

Allegato 6

Modello di presentazione della richiesta di liquidazione del finanziamento a saldo

Allegato 7

Auto-dichiarazione del soggetto investitore/finanziatore, comprovante l’effettiva erogazione delle risorse complementari, se e in quanto previste in fase di candidatura per l’Intervento II – Sperimentazione

Allegato 8

Autodichiarazione del Beneficiario o del Partner percettore del finanziamento complementare

Allegato 9

Modello Report finale del progetto di sperimentazione

Il documento non è stato allegato alla presente versione delle linee guida e verrà messo a disposizione dei beneficiari capofila nel corso dei primi mesi di attività

Allegati 10.a - 10.b

Modelli Richiesta di autorizzazione per la rimodulazione del Piano economico-finanziario in misura superiore al 20%

Allegato 11

Modello di calcolo del costo orario del personale dipendente

Allegato 12

Modello di timesheet delle risorse umane impiegate nella realizzazione delle attività progettuali