Foia e Trasparenza

8 giugno 2016

Si introduce il Freedom of Information Act (Foia): un cittadino potrà  accedere a dati e documenti della pubblica amministrazione anche se non sono stati resi pubblici. L’accesso a dati e documenti permette così di ridurre gli obblighi di pubblicazione delle amministrazioni.

E’ quanto previsto dal decreto su FOIA e Trasparenza attuativo dell’art. 7 della legge delega di riforma della pubblica amministrazione, approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 20 gennaio 2016 e in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 16 maggio 2016, dopo aver raccolto i pareri favorevoli delle Commissioni parlamentari, del Consiglio di Stato, della Conferenza Unificata e del Garante per la privacy. La richiesta di accesso a dati e documenti può essere trasmessa anche per via telematica e non va motivata. Entro 30 giorni le amministrazioni devono rilasciare gratuitamente dati e documenti. Il rifiuto da parte dell'amministrazione deve essere motivato ma il cittadino potrà ricorrere al responsabile trasparenza o al difensore civico e/o alla giustizia amministrativa. L’accesso a dati e documenti è rifiutato quando è necessario evitare un pregiudizio concreto alla tutela degli interessi pubblici e quelli privati. Le amministrazioni hanno sei mesi di tempo dall'entrata in vigore del provvedimento per adeguarsi. L'elaborazione delle linee guida è affidata all'Anac. Sono ridotti al minimo gli obblighi da parte delle pubbliche amministrazioni di elaborazione di piani in tema di trasparenza. Anche il piano anticorruzione adottato dall’Anac sarà più semplice. E’ stato stabilito l’accesso ai dati statistici ai fini di ricerca.