Digitalizzazione in campo internazionale

Nell’ambito della Strategia Europa 2020 l’Unione Europea,  ha lanciato nel 2010, l’iniziativa “Un’agenda digitale per l’Europa”  che  ha come obiettivo una crescita sostenibile dell’economia basata sullo sviluppo del digitale. La Commissione europea stima che la piena attuazione dell’Agenda potrebbe portare ad un aumento del PIL europeo del 5 per cento entro il 2020 e, nel lungo termine, alla creazione di circa 5 milioni di posti di lavoro in tutti i settori dell’economia, oltre a massicci incrementi della produttività nell’industria tradizionale dovuti all’adozione di processi basati su Internet.

In quest’ambito l’innovazione del settore pubblico e dell’intera società attraverso lo sviluppo dei servizi pubblici digitali è considerata un azioni trasformatrice fondamentale.  Nel quadro dell’Agenda Digitale Europea, l’Italia ha elaborato una propria strategia nazionale, individuando priorità e modalità di intervento, nochè le azioni da compiere e da misurare sulla base di specifici indicatori, in linea con gli scoreboard dell’Agenda Digitale Europea. 

La strategia del Governo prevede azioni infrastrutturali trasversali (Sistema pubblico di connettività – SPC, predisposizione wifi di tutti gli edifici pubblici, digital security per la PA, razionalizzazione del patrimonio ICT, consolidamento data center e cloud computing, Servizio pubblico d’identità digitale - SPID), piattaforme abilitanti (Anagrafe popolazione residente - ANPR, pagamenti elettronici, fatturazione elettronica nella PA, open data, sanità digitale: Fascicolo sanitario elettronico – FSE, Anagrafe nazionale degli assistiti - ANA, prescrizione elettronica, prenotazione on line, dematerializzazione dei referti medici e delle cartelle cliniche) e programmi di accelerazione (Italia login: la casa del cittadino, competenze digitali, smart cities & communities, scuola digitale e giustizia digitale).

Le azioni previste dalla strategia incidono sia sulla domanda di servizi digitali, sia sull’offerta. In alcuni ambiti sono previste forme di partenariato pubblico-privato. L’uso dei dati aperti, attraverso il previsto programma annuale per la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico, rafforzerà la trasparenza e la fiducia verso la pubblica amministrazione, stimolando forme di partecipazione attiva dei cittadini e lo sviluppo di servizi digitali.

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 Gennaio 2014  è stato approvato lo statuto dell’Agenzia per l'Italia Digitale (AgID) con il quale in particolare sono demandate all’Agenzia la funzione di perseguire la massima diffusione delle tecnologie all’interno della pubblica amministrazione, al servizio di imprese e cittadini, di coordinamento dell’evoluzione strategica del Sistema Informativo della PA, nell’ambito degli obiettivi individuati dall’Agenda digitale italiana e di collaborazione allo sviluppo di progetti comunitari connessi alla realizzazione dell’agenda digitale europea.

L’Agenzia è sottoposta al Presidente del Consiglio dei Ministri o al Ministro delegato ovvero, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito dell’AgID.