Direttiva generale per l’azione amministrativa e la gestione del DFP per l’anno 2014

(Registrata dalla Corte dei Conti il 24 novembre 2014, prev. n. 3024)

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DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E DELL'UNITÀ PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA QUALITÀ DELLA REGOLAZIONE PER L'ANNO 2014

INDICE
Premessa
Destinatari della direttiva
Finalità della direttiva
1.  Obiettivi strategici per l'azione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione
2.  Monitoraggio della direttiva

Schede di programmazione
Dipartimento della funzione pubblica (All. 1)
Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione (All. 2)

VISTO l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri" e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri a norma  dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59", e successive modificazioni;
VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante "Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, l'art. 8, concernente la direttiva generale annuale dei Ministri sull'attività amministrativa e sulla gestione;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 novembre  2010, recante "Disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri";
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 1° ottobre 2012, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri";
VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni", e successive modificazioni;
VISTA la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante "Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'integrazione tra pubblico e privato";
VISTA la legge 4 marzo 2009, n. 15, recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei Conti";
VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni";
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 131 del 25 maggio 2011 "Regolamento recante attuazione della previsione dell'articolo 74, comma 3, del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in relazione ai Titoli II e III del medesimo decreto legislativo";
VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante "Legge di contabilità e finanza pubblica" ed in particolare l'art. 11;
VISTA la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato" (legge di stabilità 2014);
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 20 dicembre 2013, concernente l'approvazione del bilancio di previsione della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno finanziario 2014;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 18 dicembre 2013, con cui si adottano le Linee Guida per l'individuazione degli indirizzi e obiettivi strategici ed operativi ai fini dell'emanazione delle direttive per l'azione amministrativa e la gestione delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri per l'anno 2014;
VISTA la circolare del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri dell'11 agosto 2014, con la quale si forniscono alcune indicazioni metodologiche per la programmazione strategica per il 2014;
VISTA la circolare del Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 14 agosto 2014, con la quale, nel rispetto dell'autonomia di indirizzo delle autorità politiche delegate, si forniscono ulteriori indicazioni metodologiche di dettaglio per la formulazione degli obiettivi strategici da inserire nelle direttive annuali generali per l'attività amministrativa e sulla gestione dei Ministri e Sottosegretari che si avvalgono di strutture organizzative della Presidenza del Consiglio dei Ministri;
VISTO il decreto del Presidente della Repubblica del 21 febbraio 2014, con il quale l'On.le dott.ssa Maria Anna Madia è stata nominata Ministro senza portafoglio;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 22 febbraio 2014, con il quale all'On.le dott.ssa Maria Anna Madia è stato conferito l'incarico per la semplificazione e la pubblica amministrazione; VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2014, con il quale è stata conferita la delega di funzioni al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, On.le dott.ssa Maria Anna Madia;
VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 12 giugno 2013, concernente l'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione;
VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto dirigenza- area VIII per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2008-2009, sottoscritto in data 4 agosto 2010;

EMANA la seguente
DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA E DELL'UNITÀ PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA QUALITÀ DELLA REGOLAZIONE PER L'ANNO 2014

Premessa
Secondo le indicazioni fornite dalle circolari in materia di programmazione strategica per l'anno 2014,  le direttive per l'azione amministrativa e la gestione della Presidenza del Consiglio dei Ministri devono contribuire ad assicurare l'unità di indirizzo politico e amministrativo del Governo, attraverso la funzione di impulso e coordinamento della Presidenza del Consiglio nei confronti delle altre amministrazioni.
Gli obiettivi strategici di tutte le strutture devono concorrere a determinare il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri all'accelerazione delle riforme strutturali necessarie al rilancio del Paese nonché al miglioramento delle performance dell'organizzazione nel suo complesso. Pertanto le direttive dei Ministri devono individuare, da un lato, obiettivi strategici che valorizzino la missione istituzionale delle strutture poste sotto la loro responsabilità; dall'altro, dovranno prevedere un ulteriore obiettivo strategico finalizzato alla revisione ed alla semplificazione dell'organizzazione e dei processi delle strutture. In questo contesto, si colloca la direttiva del Ministro per l'attività amministrativa e la gestione del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2014, che individua gli obiettivi strategici da perseguire per attuare gli indirizzi del Governo e i relativi programmi operativi descritti nelle schede allegate.

Destinatari della direttiva
La presente direttiva è indirizzata al Capo del Dipartimento della funzione pubblica e al Coordinatore dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, per il loro tramite, ai dirigenti preposti ai rispettivi uffici.

Finalità della direttiva
La presente direttiva definisce, nel quadro degli indirizzi del Ministro:

  1. gli obiettivi strategici di riferimento su cui si fondano i programmi operativi del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2014;
  2. le modalità di misurazione per il monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti.

1. Obiettivi strategici per l'azione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione
Gli obiettivi strategici da perseguire nel 2014 fanno principalmente riferimento, da un lato, alla definizione ed attuazione della riforma della pubblica amministrazione; dall'altro, all'individuazione delle scelte di investimento dei fondi strutturali europei nel periodo di programmazione 2014-2020.
La riforma della pubblica amministrazione è tra le riforme strutturali di importanza prioritaria del Governo.  Essa assume rilievo anche nel quadro degli impegni assunti nell'ambito del Semestre  Europeo, con il Programma Nazionale di Riforma 2014, predisposto dal Governo in risposta alle "Country Specific Recommendations"  rivolte dal Consiglio all'Italia. La  riforma della pubblica amministrazione è stata avviata con il decreto legge n. 90/2014, convertito nella legge n. 114/2014 e completata con il disegno di legge  in materia di riorganizzazione della amministrazioni pubbliche (S. n. 1577), attualmente all'esame del Parlamento. Essa incide in ambiti di competenza prevalente del Dipartimento della funzione pubblica e dell'Unità per la semplificazione, quali la gestione del personale e della dirigenza, l'organizzazione delle pubbliche amministrazioni, la semplificazione e la digitalizzazione.
La programmazione dei fondi strutturali per il periodo 2014-2020 costituisce un'occasione da cogliere efficacemente per rafforzare la capacità amministrativa e istituzionale a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica e per sostenere l'implementazione della riforma dell'amministrazione compresa la sua digitalizzazione.

Dipartimento della funzione pubblica
Tenendo conto del quadro sopra delineato ed in coerenza con gli indirizzi della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento della funzione pubblica nel 2014 orienterà la propria attività nelle aree strategiche Modernizzazione delle pubbliche amministrazioni e Rafforzamento della capacità amministrativa.
A queste aree strategiche, che sono centrali per la missione istituzionale (core business) del Dipartimento della funzione pubblica, si aggiungono quelle del Semestre italiano di presidenza della Unione Europea e della Funzionalità degli assetti organizzativi delle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Modernizzazione delle pubbliche amministrazioni
Le strutture del Dipartimento, oltre ad assicurare l'ordinaria amministrazione, sono impegnate a contribuire al disegno delle politiche di riforma - anche sulla base degli orientamenti emersi dalla consultazione pubblica realizzata - ed alla loro implementazione. In quest'ambito è necessario perseguire gli obiettivi strategici sotto indicati.

"Rendere più efficaci gli interventi di semplificazione per cittadini e imprese nel contesto delle politiche europee di smart regulation"
La semplificazione e la digitalizzazione devono procedere di pari passo per rendere l'amministrazione più vicina ai bisogni dei cittadini e delle imprese. Strumento fondamentale delle attività in quest'ambito sarà la definizione dell'Agenda per la Semplificazione per il 2015-2017, i cui contenuti dovranno riguardare aree di semplificazione ritenute prioritarie dai cittadini e dalle imprese, e che dovrà seguire un preciso cronoprogramma. L'Agenda per la Semplificazione deve essere lo strumento per assicurare, attraverso la collaborazione tra Stato, Regioni ed Enti locali, il conseguimento di risultati misurabili e monitorati. Le politiche europee di smart regulation costituiscono un imprescindibile quadro di riferimento, che nel Semestre di Presidenza Italiana della UE deve puntare a rafforzare la cooperazione tra la Commissione Europea e gli Stati membri.

"Migliorare le politiche di gestione del personale delle pubbliche amministrazioni"
Migliorare le politiche di gestione del personale è uno degli obiettivi cardine della riforma della pubblica amministrazione. A questo obiettivo sono orientate, da un lato, le misure volte ad innovare le modalità di pianificazione degli organici e di reclutamento del personale, nonché l'intero sistema della dirigenza, che sono oggetto del disegno di legge delega; dall'altro, rilevano le misure volte a favorire il ricambio generazionale e la mobilità del personale ai diversi livelli previste dalla legge n. 114/2014 di conversione del decreto legge n. 90/2014, cui sarà necessario assicurare la piena attuazione.

"Razionalizzare gli enti pubblici e le modalità di gestione dei servizi strumentali"
In attuazione del decreto legge n. 90/2014 (art. 17, c.1), deve essere attivato il sistema informatico volto all'acquisizione dalle amministrazioni dello Stato di informazioni dettagliate inerenti gli enti pubblici vigilati e quelli privati che ricevono contributi dal bilancio dello Stato. La rilevazione mira ad acquisire una base informativa solida per definire gli interventi di razionalizzazione degli enti. In attuazione del decreto legge n. 90/2014 (art. 17, c.2), deve essere attivato il sistema informatico per la raccolta dei dati inerenti le modalità di gestione dei servizi strumentali da parte delle amministrazioni dello Stato al fine di disporre di una base informativa per definire gli interventi di razionalizzazione di tali attività.

"Monitorare gli effetti delle misure per la riduzione dei permessi sindacali"
Tra le misure previste dalla riforma di cui al decreto legge n. 90/2014, rientra la riduzione del 50 per cento dei permessi e delle aspettative sindacali usufruiti dalle organizzazioni sindacali. E' necessario assicurare il monitoraggio delle prerogative sindacali per accertare la loro effettiva riduzione, nonché i risparmi di spesa conseguenti.

"Assicurare tempi certi di riscontro delle segnalazioni di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni riguardo la violazione di prescrizioni di legge"
Il rispetto delle prescrizioni di legge poste a tutela dei diritti degli utenti nonché di quelle riguardanti il rapporto di pubblico impiego (incompatibilità, cumulo degli impieghi, ecc.) contribuiscono ad elevare il clima di fiducia verso le istituzioni. In relazione a ciò, è importante assicurare tempestività e certezza dei tempi nel riscontro dato alle segnalazioni provenienti da cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche.

Rafforzamento della capacità amministrativa
Il rafforzamento della capacità amministrativa è essenziale per assicurare l'efficacia delle politiche  e la qualità dei servizi pubblici. Tale ambito di intervento, cui è stata riconosciuta rilevanza crescente nel periodo di programmazione dei fondi strutturali europei 2007-2013, è destinato ad assumere un ruolo centrale nella missione del Dipartimento della funzione pubblica, con la Programmazione per il 2014-2020.
In quest'ambito, il Dipartimento della funzione pubblica dovrà perseguire gli obiettivi strategici sotto indicati.

"Assicurare per l'annualità 2014 la gestione efficiente delle risorse finanziarie provenienti dai Fondi strutturali europei (FSE e FESR), affidate per il periodo di programmazione 2007-2013"
La valutazione di efficienza nella gestione di tali risorse viene misurata sulla base di un indicatore di natura quantitativa rappresentato dal rispetto del target di spesa assegnato dalle Autorità di gestione del FESR (PON-GAT 2007-2013) e del FSE (PON-GAS 2007-2013) al Dipartimento della funzione pubblica in qualità di Organismo intermedio. Anche per l'anno 2014, il Dipartimento dovrà assicurare il rispetto del target annuale e di quelli intermedi.

"Sostenere il miglioramento della performance organizzativa delle amministrazioni in settori strategici per l'impatto sui cittadini e sulle imprese"
Gli interventi di rafforzamento della capacità amministrativa devono contribuire a migliorare la performance organizzativa in settori importanti per i cittadini e le imprese. Tali interventi, a rilevante impatto quali/quantitativo sui destinatari dei servizi, devono mirare a sviluppare sia le pratiche di innovazione organizzativa degli uffici giudiziari sia le iniziative di misurazione della performance dei principali servizi offerti dalle grandi città in ottica di benchmarking. Le esperienze realizzate dovranno essere disseminate e valorizzate nel quadro della progettazione di nuovi interventi nella programmazione 2014-2020.

"Qualificare la strategia relativa all'Obiettivo Tematico 11 dell'Accordo di partenariato 2014-2020, in funzione delle politiche di modernizzazione delle PA"
Sulla base degli indirizzi della Commissione Europea per il periodo di programmazione 2014-2020 degli investimenti da finanziare con i fondi strutturali europei ed in coerenza con le indicazioni del Consiglio, gli interventi per il rafforzamento della capacità amministrativa ed istituzionale e l'efficienza della pubblica amministrazione italiana devono avere natura prioritaria. In questo contesto, è fondamentale che la strategia italiana, esplicitata nell'Accordo di Partenariato per il periodo 2014-2020, venga attuata in coerenza con la riforma della pubblica amministrazione e la sua digitalizzazione, i cui indirizzi devono orientare gli interventi di rafforzamento della capacità amministrativa delle pubbliche amministrazioni.

Semestre di Presidenza  italiana della Unione Europea
Nel Semestre di Presidenza italiana della Unione Europea, il Dipartimento della funzione pubblica dovrà conseguire l'obiettivo di seguito indicato.

"Utilizzare la leadership italiana del Semestre per rilanciare e riqualificare la cooperazione tra le pubbliche amministrazioni dell'Unione Europea"
Il semestre di Presidenza italiana della UE deve contribuire significativamente al rafforzamento, anche a livello politico, ed alla riqualificazione strategica della cooperazione informale tra le amministrazioni pubbliche degli Stati Membri e tra questi e la Commissione Europea. Il Network delle amministrazioni pubbliche Europee (European Union Public Administration Network-EUPAN) deve rafforzarsi e qualificarsi in modo da diventare la piattaforma di riferimento di questa cooperazione, nel nuovo quadro  costituito dai processi delle istituzioni europee (governance economica e politica di coesione) che hanno un crescente  impatto sulle politiche di modernizzazione delle pubbliche amministrazioni degli Stati membri.

Funzionalità degli assetti organizzativi delle strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Nell'ambito degli indirizzi forniti dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri (circolari del Sottosegretario e del Segretario Generale del 14 agosto 2014), il  Dipartimento della funzione pubblica dovrà perseguire l'obiettivo strategico sotto indicato.

"Revisione e semplificazione dei processi, ripensamento e riorganizzazione"
Come richiesto, il piano di riorganizzazione e revisione dei processi del Dipartimento della funzione pubblica, da definirsi entro il 31 dicembre 2014,  dovrà  contribuire a rendere l'organizzazione più funzionale, flessibile e capace di rispondere agli indirizzi di policy del Governo.  In questo quadro, la riorganizzazione dovrà  coniugare la  razionalizzazione e l'efficienza complessiva con lo svolgimento di nuove funzioni  in materia di digitalizzazione e di misurazione e valutazione delle performance; una più efficace governance degli enti vigilati; una migliore capacità di indirizzare le scelte di investimento da finanziare attraverso i fondi strutturali europei nel periodo di programmazione 2014-2020.

Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione

Modernizzazione delle pubbliche amministrazioni e semplificazione normativa e amministrativa
Per la realizzazione delle linee programmatiche, l'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, sulla base delle risorse ad essa attribuite, dovrà perseguire, nell'ambito dell'area strategica Modernizzazione delle pubbliche amministrazioni e semplificazione normativa e amministrativa, gli obiettivi strategici di seguito  indicati.

"Assicurare il coordinamento, la verifica e il monitoraggio per la semplificazione dell'ordinamento giuridico, la codificazione e il riassetto della normativa vigente."
Nell'ambito della complessiva attività per la riforma della pubblica amministrazione, dovrà essere assicurato il massimo supporto all'Ufficio legislativo del Ministro, nonché il coordinamento con il Dipartimento per gli affari giuridici e legislativi.

"Assicurare il coordinamento delle iniziative di semplificazione in materia di digitalizzazione della pubblica amministrazione"
All'interno della strategia di riforma, dovrà essere assicurato il contributo alla definizione delle attività di  semplificazione  in materia di  digitalizzazione dei servizi e delle procedure, a beneficio di cittadini e imprese.

II. Monitoraggio della direttiva
Il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività connesse all'attuazione della presente direttiva sarà effettuato, in linea con il quadro metodologico delineato dal Segretario Generale, a livello centrale dall'UCI attraverso il sistema informatico SICI, messo a disposizione di tutte le strutture della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

La presente direttiva verrà trasmessa ai competenti organi di controllo per la successiva registrazione.

Roma,

IL MINISTRO