Pil, Istat: nel secondo trimestre +2,7%, +17,3% annuo

31 agosto 2021

Nel secondo trimestre del 2021 il prodotto interno lordo, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è aumentato del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% nei confronti del secondo trimestre del 2020. Lo comunica l'Istat. Il dato conferma le stime preliminari. La stima preliminare del Pil diffusa il 30 luglio 2021 - spiega l’istituto di statistica - aveva registrato variazioni analoghe sia in termini congiunturali, sia tendenziali. Il secondo trimestre del 2021 ha avuto una giornata lavorativa in più sia rispetto al trimestre precedente, sia rispetto al secondo trimestre del 2020. La variazione acquisita per il 2021 è pari a +4,7%

Brunetta: “Dal governo Draghi effetti di fiducia sul nostro sistema economico”

“L’Istat conferma le sue stime preliminari sulla crescita del Pil dell’economia italiana nel secondo trimestre del 2021 convalidando un aumento del 2,7% rispetto al trimestre precedente e del 17,3% nei confronti del secondo trimestre del 2020”, scrive in una nota il ministro Brunetta. “Con una variazione acquisita del prodotto interno lordo per il 2021 pari a +4,7%, stimare un livello di crescita del Pil 2021 vicino al +6% sembrava, ai più, un azzardo. Invece, l’avvento del Governo Draghi, con la sua credibilità, è stato il game changer che ha prodotto sul nostro sistema economico effetti di fiducia tali da dare una spinta inattesa (sempre per i più) alla nostra economia, con buona pace dei pessimisti di maniera”.

“La crescita potrà essere superiore se si ripristinerà la modalità ordinaria di lavoro in presenza”

“Ora bisogna accompagnare questi ottimi segnali che vengono dai principali aggregati della domanda interna in ulteriore espansione con coerenti scelte di politica economica, per dare ancora più vigore al contributo che può provenire dalle aree metropolitane e, in particolare, dal settore terziario. Questa crescita, infatti, potrebbe essere addirittura superiore, se si ripristinerà la modalità ordinaria di lavoro in presenza, tanto nel pubblico quanto nel privato. Partendo dalla scuola, con il rientro in classe di insegnanti e alunni. Un ritorno in presenza necessario anche per rendere pienamente effettive le riforme già attuate, come la semplificazione dell’accesso al superbonus 110%, nell’interesse di cittadini, famiglie e imprese”.

“Occorre che l’intero Paese si appropri del processo di cambiamento innescato dal Pnrr”

“Così facendo, con un rigoroso rispetto delle regole sanitarie unito al green pass, il nostro sistema economico, che oggi si trova ancora al di sotto del suo livello di crescita potenziale, farebbe un altro scatto in avanti, che gioverebbe ancor più ai settori del terziario urbano, come quelli della Horeca (hotel, ristoranti, bar), dell'abbigliamento e dei trasporti.  Una forte crescita dell’economia, dunque, è indubbia. Per trasformarla in una ripresa duratura e strutturale il Governo sta facendo la sua parte implementando le riforme.  Accanto a questo, occorre che l’intero Paese si appropri del processo di cambiamento innescato dal Pnrr. Dipende da tutti noi".