Il Sole 24 Ore - Grandelli, Zamberlan

Selezioni in 100 giorni, incarichi e dirigenti: così accelera il Pnrr

24 agosto 2021

LA QUARTA PUNTATA
Dopo i primi tre numeri del 3, del 10 e del 17 agosto, oggi lo speciale sui cambiamenti della Pa, realizzato in collaborazione con il dipartimento della Funzione pubblica, è dedicato alle nuove regole in materia di reclutamento. Con un quadro delle regole generali e di come si declina questa disciplina per gli enti locali.
 

Il processo di avvicinamento all'obiettivo "concorsi in 100 giorni" posto dal Ministro per la pubblica amministrazione aggiunge un altro tassello con l'approvazione del decreto reclutamento. E il risultato sembra ora a portata di mano. L'intervento è sicuramente necessario inquanto ad oggi la norma cardine per lo svolgimento dei concorsi è rappresentata ancora da un Dpr del 1994, quasi trent'anni fa, quando il pc e gli strumenti informatici non erano oggetto di lavoro diffuso come al giorno d'oggi. Un contributo alla spinta innovativa è stato certamente favorito dal periodo di pandemia, che ha obbligato anche i più ritrosi a relazionarsi con le nuove tecnologie.

Il decreto Covid di aprile, tempi ridotti per le selezioni
La norma che attualmente disciplina la materia è rappresentata dal decreto di aprile che, tra le disposizioni introdotte per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, si è occupato anche di prove selettive, con lo scopo esplicito di ridurre i tempi di reclutamento del personale. I punti cardine sono:
1. la riduzione del numero delle prove da effettuare, portandole a una prova scritta e una prova orale. Questo aspetto non sembra far sorgere particolari questioni operative;
2. l'introduzione degli strumenti informatici per effettuare le prove, prevedendo, tra l'altro, la possibilità del ricorso alla videoconferenza per le prove orali. Pur essendo evidenti gli effetti benefici sulla durata dei concorsi, l'applicazione di questa disposizione può implicare problemi organizzativi e costi aggiuntivi, soprattutto per gli enti di piccole e medie dimensioni, in quanto è necessario garantire la pubblicità delle operazioni concorsuali, l'identificazione dei partecipanti, la sicurezza e la tracciabilità delle comunicazioni. Il tutto nel rispetto della normativa sulla privacy;
3. la valutazione dei titoli quale strumento di selezione che consente l'ammissione alle successive prove. Questa possibilità è limitata, però, ai profili di alta specializzazione;
4. la stessa valutazione dei titoli, unitamente all'esperienza professionale, quale elemento che determina il punteggio finale. In questo caso i titoli non possono superare un terzo rispetto alla valutazione complessiva.

Sul portale del reclutamento il fascicolo del candidato
In questo contesto non si può sottacere il ruoìo che dovrà rivestire il portale del reclutamento, istituito già nel 2019, ma fino a oggi non operativo. Con il portale, il soggetto che vuole partecipare al concorso si può iscrivere direttamente su questo portale, con il quale si gestiranno tali istanze e si provvederà alla creazione del fascicolo del candidato, dove sarà possibile gestire tutte le operazioni concorsuali. Risulta evidente il risparmio di tempo che tale strumento consente.

Le assunzioni Pnrr di personale altamente qualificato
Un ulteriore impulso all'accelerazione dei tempi per la selezione di personale è richiesto dall'attuazione del piano nazionale di ripresa e resilienza.
E il decreto reclutamento ha disposto in questo senso. Sono, infatti, previste assunzioni di personale altamente specializzato a tempo determinato, per la cui selezione, cosi come per il conferimento di incarichi professionali, saranno istituiti appositi elenchi gestiti dal Dipartimento della Funzione Pubblica.
A questi elenchi si possono iscrivere i soggetti in possesso di laurea magistrale o specialistica e, in alternativa, il dottorato di ricerca, il master di secondo livello ovvero l'esperienza qualificata di almeno tre anni in enti pubblici nazionali oppure in organismi internazionali ovvero presso l'Unione europea.
Nell'elenco degli incarichi possono iscriversi i professionisti in possesso dell'iscrizione al relativo albo e non ancora pensionati. Il Dipartimento della funzione pubblica ha chiarito che, per accedere ai predetti elenchi, si ricorrerà alle procedure del decreto di aprile, valutando i titoli, riducendo ulteriormente le prove a un solo scritto ed effettuando lo stesso in forma decentrata. Le assunzioni sono effettuate attingendo dagli elenchi e senza ulteriori prove selettive. Tali modalità di reclutamento possono essere adottate anche dalle amministrazioni non interessate alla realizzazione dei progetti previsti dal Pnrr. Per il conferimento di incarichi, l'amministrazione interessata dovrà convocare a colloquio almeno 4 professionisti, garantendo la parità di genere.

Dirigenti a tempo per gestire i progetti del piano fino al 2026
Le operazioni di direzione e di coordinamento nella realizzazione dei progetti previsti nel Pnrr sono affidati a dirigenti, con preferenza per quelli esterni. A tale proposito sono previste apposite deroghe al limite nel numero di dirigenti a tempo determinato ovvero l'istituzione di posti di qualifica dirigenziale da destinarsi all'attività di gestione, monitoraggio, rendicontazione e controllo degli interventi previsti dal Pnrr. Le assunzioni a tempo determinato sono legate al progetto di competenza e, comunque, non possono eccedere il 31 dicembre 2026. Considerata la necessità, per le amministrazioni, di dotarsi di alte professionalità, è prevista la possibilità di riservare una quota di queste assunzioni ai laureati in materia scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche.

 

Il reclutamento e la sfida del Pnrr

Alta specializzazione
Ai contratti a tempo determinato da parte delle Pa titolari di interventi previsti dal Pnrr si applica la riforma dei concorsi pubblici contenuta all'articolo 10 del DI 44/2021 (decreto Covid) con la valutazione dei titoli per le figure a elevata specializzazione tecnica e la previsione di una sola prova scritta digitale in modo da chiudere il percorso selettivo entro 100 giorni
100
Giorni

I tempi per le selezioni veloci nell'ambito del Pnrr

Posti riservati dopo il 2026
Per gli incarichi di lavoro a tempo determinato assegnati Bruxelles chiede che le competenze acquisite dalle Pa non vadano disperse dopo il 2026 e continuino a contribuire al rafforzamento della capacità amministrativa. Per questo viene fissata una riserva pari al 40% di posti nei concorsi pubblici a favore di chi abbia svolto incarichi per almeno 36 mesi per lavorare al Pnrr
40%
La quota
Di posti nei concorsi Pa per chi ha lavorato al Recovery

Esperti per gli enti locali
Il decreto legge reclutamento (80/2021) autorizza il conferimento di incarichi di collaborazione a 1000 esperti per il supporto alle amministrazioni locali nella gestione delle procedure complesse nell'ambito del Pnrr (come le vantazioni ambientali), come previsto dall'accordo interistituzionale legato all'Agenda per la semplificazione
1.000
Incarichi di collaborazione
Potranno esser conferiti dalle amministrazioni locali

ll portale del reclutamento
Sarà il luogo dove si realizzerà l'incontro tra domanda e offerta di lavoro pubblico. Metterà insieme oltre ai curricula spontanei, le banche dati Linkedin Italia (15 mln di profili), dei professionisti ordinistici di Professionltaliane (1,5 milioni), dei 120mila dottori commercialisti, dei 5Omila professionisti non ordinistici di AssoProfessioni
1,5 milioni
Professionisti ordinistici

Iscritti alla rete dell'associazione ProfessionItaliane

Attribuzione incarichi
l professionisti, ordinistici e non ordinistici, sono inseriti in elenchi sul Portale del reclutamento. Per l'attribuzione degli incarichi di collaborazione le amministrazioni devono chiamare almeno quattro professionisti o esperti tra quelli iscritti nel relativo elenco in ordine di graduatoria e scegliere a chi attribuire l'incarico sulla base di un colloquio
4
La soglia

Il numero minimo di professionisti da sentire per attribuire l'incarico

Banca dati dei fabbisogni
II portale sarà una banca dati dei fabbisogni, delle competenze e dei profili dei personale pubblico. Le 33mila amministrazioni italiane potranno impostare il reclutamento in base ai proprì fabbisogni di competenze, anche attraverso la creazione di skillmatrix (schede per la definizione delle competenze).
33mila
Le Pa

Quelle che possono accedere al portale del reclutamento