Brunetta: “Sì Draghi al Quirinale”

15 maggio 2021

“Io la chiamerei la logica dello strappo ed è la logica con cui stiamo provando a governare”.
 
Gli strappi, ministro, possono permettere di fare uno scatto in avanti, ma non c’è strappo che non sia traumatico. Il governo è pronto a entrare nella fase dei traumi?
 
“Togliere un cerotto può creare un dolore, ma togliere tutti i cerotti insieme, in modo sincronico, può produrre conseguenze positive e molteplici ed è quello che con il governo stiamo provando a fare: rimarginare le ferite provando a ri-ossigenare l’Italia”.
 
Renato Brunetta – ministro della Funzione pubblica, parlamentare di Forza Italia, il più anziano tra i ministri del governo Draghi, compirà 71 anni il prossimo 26 maggio – ieri pomeriggio ha accettato di dialogare per un’oretta buona con il Foglio e assieme a noi ha provato ad approfondire alcuni temi interessanti che riguardano il futuro delle riforme, il futuro delle semplificazioni, il futuro della pa, il futuro del governo e il futuro della legislatura. “Dobbiamo tenere a mente, oggi, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, che quello offerto all’Europa, sul Recovery, non è un piano, ma è un contratto, un patto che non se non viene rispettato, nei tempi, nelle modalità, nelle indicazioni, porterà a chiudere i rubinetti del denaro europeo“.