Convegno Cisl: “Prima che sia domani. Una nuova Pa per l’Italia del futuro”

11 giugno 2021

Il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta è intervenuto in video-collegamento al convegno “Prima che sia domani. Una nuova Pa per l’Italia del futuro”, promosso da Cisl Fp.

“Come primo atto della mia azione di governo ho voluto il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e per la coesione sociale firmato a Palazzo Chigi il 10 marzo con il presidente Draghi e i segretari generali Cgil Cisl Uil”, ha detto Brunetta. “In quell’accordo abbiamo costruito insieme la fisionomia della nuova Pa, mettendo al centro della ripresa la riqualificazione del capitale umano pubblico, le competenze, la produttività, il merito, la formazione. Quel Patto è stato la testimonianza di uno Stato che si rinnova per superare la retorica della contrapposizione pubblico-privato, garantiti-non garantiti, di uno Stato che chiede impegno e responsabilità condivise per obiettivi comuni”.

“Grazie al Pnrr abbiamo la possibilità di ricostruire il Paese dopo la tragedia della pandemia”

“Il Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale ha inaugurato una nuova stagione di relazioni sindacali e rappresentato la cornice per avviare la stagione dei rinnovi contrattuali. Il contratto è la linfa del cambiamento della Pa. Tante norme della mia riforma del 2009 sono rimaste inattuate proprio a causa del blocco della contrattazione, dovuto alla crisi finanziaria. Ora la congiuntura è diversa. Grazie al Pnrr, un piano straordinarie di riforme e investimenti per 235 miliardi, grazie al presidente Draghi, asset intangibile del nostro Paese, grazie al governo di unità nazionale, abbiamo la possibilità di ricostruire il Paese dopo la tragedia della pandemia. Il tavolo del comparto funzioni centrali si è aperto. Ho sollecitato l’emanazione degli atti di indirizzo per la Sanità e per Regioni ed enti locali. I Comitati di settore mi hanno assicurato l’emanazione in brevissimo tempo. Sulla scuola il ministro Bianchi sta lavorando all’atto di indirizzo. Il governo ha dunque rispettato la promessa di avviare in tempi brevi la contrattazione. Ora mi aspetto, come ho chiesto all’Aran, che da parte di voi sindacati ci sia la stessa volontà di chiudere i contratti nel più breve tempo possibile”.

"Bisogna saper selezionare le persone giuste al posto giusto"

“Abbiamo approvato nei tempi il decreto con la governance del Piano e le semplificazioni e il decreto “reclutamento” pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale. Tre pilastri essenziali per il decollo e il funzionamento del Pnrr: da un lato eliminiamo i colli di bottiglia, dall’altro scommettiamo sulle competenze dei lavoratori pubblici, quelli che assumeremo e i 3 milioni già in servizio. Tra le assunzioni a tempo indeterminato per il ripristino del turnover al 100% e quelle a tempo determinato per il Pnrr stimiamo 100-150mila nuovi ingressi l’anno nella Pa nei prossimi cinque anni. È una scossa a tutte le amministrazioni. Bisogna saper selezionare le persone giuste al posto giusto, perché la macchina dello Stato deve correre in sintonia con il resto del Paese”.