Radio 24 - Maria Latella

“Concorsi in 100 giorni con il merito al centro”

9 maggio 2021

“Occorrerà sempre di più mettere al centro il merito, la formazione e la disponibilità ad apprendere: non sempre è stato così. I concorsi sono stati sempre troppo lunghi in Italia, con una durata media di 4-5 anni. Faremo concorsi semplificati, mai più carta e penna, tutto digitale e in 100 giorni, per consentire di fare 2-3 concorsi l'anno in ragione delle loro esigenze e con posizioni certe”.

Lo ha detto il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al “Caffè della domenica” su Radio24, ospite di Maria Latella, sottolineando che i concorsi non saranno più “piatto ricco mi ci ficco”, con “molti giovani che hanno fatto i concorsisti di mestiere”.

In merito al corso-concorso Ripam Campania, interpellato a proposito del ‘no al concorso’ da parte di giovani che, secondo la ricostruzione fatta in trasmissione, hanno partecipato ad un corso con stage, il ministro ha affermato: “Io dico che questi giovani sono vittime di una cultura deteriore, di una cultura assistenzialistica che non mette al centro il merito, che questi giovani hanno paura di confrontarsi, li considero delle nostre vittime, di chi aveva la responsabilità e non l'ha usata nel modo migliore. Si minacciano addirittura manifestazioni di giovani con dei cartelli ‘non vogliamo fare il concorso’, io credo che questi giovani siano vittime di clientele, di segnali sbagliati. Questo mi auguro che sia il passato e non ce l'ho con questi giovani che non vogliono fare il concorso, ce l'ho con la cattiva classe politica, sindacale, di quelli che rappresentano questi giovani perchè dà dei cattivi messaggi e crea delle vittime perchè un giovane che abbia paura di un concorso è già perdente in sé”.

“Da qualche parte bisogna pur cominciare, io ho detto no a queste derive del todos caballeros, credo che faremo un favore a questi giovani, perchè la stragrande maggioranza sono bravi, vogliono trasparenza e merito e non vogliono essere ricattati da nessuno, io voglio questo e questo si realizzerà”.

In merito all’ipotesi che il premier Mario Draghi sia il prossimo presidente della Repubblica, il ministro ha detto: “In questo momento, ed è un bel paradosso, abbiamo bisogno di Draghi per finire il lavoro del Recovery in due anni almeno, abbiamo bisogno della sua autorevolezza, perchè grazie a Draghi gli spread rimangono bassi e il mondo ci crede, crede al nostro fare debito, senza Draghi si andrebbe molto male in pochissime settimane”. Quindi per Brunetta, dicendo di guardare “molto al modello francese”, “avremo bisogno di Draghi che finisca il suo lavoro, e del suo governo mi auguro ovviamente, ma avremo bisogno anche di un presidente della Repubblica che si chiamasse Draghi, vediamo se succede il miracolo”.

Quanto all'ipotesi di un prolungamento della presidenza di Sergio Mattarella fino alla fine di questa legislatura, “non voglio tirare per la giacca nessuno, abbiamo un presidente straordinario, equilibrato come Mattarella, pensiamo a qualche miracolo”.

 

  • Ascolta l'intervista del ministro Brunetta