Rapporto auto blu 2017

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Censimento delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni inserite nel Conto Economico consolidato delle pubbliche amministrazioni

RAPPORTO 2017

1.Introduzione

In questo Rapporto vengono presentati i dati relativi al Censimento 2017 delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni inserite nel Conto Economico consolidato.

Il rapporto è realizzato dal Dipartimento della funzione Pubblica, in collaborazione con Formez PA in attuazione delle disposizioni del D.P.C.M. 25 settembre 2014.I dati presentati nel rapporto sono quelli inseriti dalle amministrazioni fino al 19 febbraio 2018 .

L’articolo 4 del D.P.C.M. 25 settembre 2014 prevede che “Al fine di realizzare un censimento permanente delle autovetture di servizio, le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'ISTAT ai sensi dell’art. 1, comma 3,  della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, le regioni e gli enti locali, comunicano, ogni anno, in via telematica al Dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, sulla base dell'apposito questionario, e pubblicano sui propri siti istituzionali, con le modalità di cui al decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, il numero e l'elenco delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, distinte tra quelle di proprietà e quelle oggetto di contratto di locazione o di noleggio, con l'indicazione della cilindrata e dell’anno di immatricolazione”.

Dal censimento, quindi, sono escluse le autovetture adibite ad usi particolari, definiti dallo stesso D.P.C.M. che all’articolo 1 individua i servizi rispetto ai quali le disposizioni non trovano applicazione (autovetture utilizzate dall’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco o per i servizi istituzionali di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica, per i servizi sociali e sanitari svolti per garantire i livelli essenziali di assistenza, ovvero per i servizi istituzionali svolti nell'area tecnico-operativa della difesa e per i servizi di vigilanza e intervento sulla rete stradale gestita da Anas S.p.a. e sulla rete delle strade provinciali e comunali, nonché per i servizi istituzionali delle rappresentanze diplomatiche e degli uffici consolari svolti all'estero).

Rimangono escluse dalla rilevazione, inoltre, le autovetture di servizio, anche blindate utilizzate per ragioni di sicurezza e di protezione personale.

2.Note sulla rilevazione

Il DPCM 25 settembre 2014 prevede che il Censimento sia “permanente” e, quindi, tutte le amministrazioni sono tenute ad aggiornare costantemente le informazioni sul proprio parco autovetture.

Alla fine di ogni anno viene effettuata, da parte del DFP e con la collaborazione di Formez PA, una verifica sul numero di amministrazioni che hanno inserito e/o aggiornato i dati e viene fatta una segnalazione a tutte le amministrazioni inadempimenti dando un termine per l’aggiornamento.

Entro i primi mesi dell’anno successivo viene redatto il rapporto di sintesi che viene pubblicato sul sito del DFP.

Nel 2017 il numero di amministrazioni che ha provveduto autonomamente ad inserire gli aggiornamenti sul parco autovetture è aumentato significativamente rispetto agli anni precedenti e, di conseguenza, l’attività di verifica e recall (chiusa il 19 febbraio 2018) è stata svolta in modo rapido e con risultati molto positivi.

Le amministrazioni che hanno inserito o aggiornato i dati sono state 6.890 con un incremento di oltre l’8 %sul totale delle amministrazioni coinvolte (dal 59% si è passati a circa il  68 % ).

Sui dati comunicati dalle amministrazioni è stata effettuata una prima verifica, al fine di escludere i i dati relativi agli automezzi non immatricolati come autovetture, le autovetture in uso per servizi rispetto ai quali le disposizioni del DPCM 25 settembre 2014 non trovano applicazione in base a quanto previsto all’ art. 1, c.2 e le autovetture di servizio e quelle in uso per ragioni di sicurezza e di protezione personale.

Sono state poi effettuate delle ulteriori verifiche a campione – anche attraverso contatti diretti con le amministrazioni -  sulle modalità d’uso, con particolare attenzione alle autovetture dichiarate con autista ad uso esclusivo.

3. I risultati del censimento 2017

I dati presentati nel Rapporto sono relativi al numero delle autovetture nella disponibilità delle singole amministrazioni e sono distinti per titolo di possesso (comodato, leasing, noleggio con e senza conducente, proprietà) e modalità di utilizzo, distinguendo tra autovetture con autista, sia ad uso esclusivo  che non esclusivo, ed autovetture senza autista, a disposizione di uffici e servizi.

In particolare, sono stati acquisiti i dati relativi al 100% delle Amministrazioni Centrali dello Stato e delle Agenzie fiscali e ad oltre il 90% per Regioni e Province autonome (complessivamente oltre il 94%)  Amministrazioni provinciali (93%) e  Comuni capoluogo ( circa il 97%).

Le percentuali di risposta delle amministrazioni locali non sono elevatissime, anche se in crescita rispetto agli anni scorsi: le amministrazioni comunali (esclusi i comuni capoluogo e le città metropolitane) hanno un tasso di risposta del   68%; le Unioni di Comuni e le Comunità montane del 59%.  Si può ipotizzare, comunque, che una parte delle amministrazioni che non hanno risposto non siano in possesso di autovetture di servizio.

Le auto complessivamente rilevate sono 29.195, in diminuzione rispetto a quelle del 2016 di 774 unità (cfr. graf. 1), pur in presenza di un incremento del numero degli enti rispondenti. L’ulteriore possibile diminuzione del numero di autovetture – già registrata negli anni scorsi -  era stata già segnalata nel Rapporto 2016. Il completamento del passaggio di competenze dalle Amministrazioni provinciali alle Regioni è all’origine dell’incremento nel numero di auto dichiarate da queste ultime che hanno preso in carico anche la relativa dotazione di auto.

Nel grafico 1, sono riportati alcuni elementi di confronto con il 2016 per quanto riguarda, in particolare, gli enti rispondenti e il totale delle auto censite.

Particolarmente significativo appare il dato relativo alla destinazione d’uso: la grande maggioranza delle autovetture censite (26.127) risulta in uso a più servizi ed uffici senza autista, solo il 10,4% (3.068) sono con autista, di cui il 3,6% (1.065) in uso esclusivo e il 6,8% (2.003) in uso non esclusivo.

Relativamente al titolo di possesso rimane prevalente il numero delle auto di proprietà (23.703 pari a circa l’81% contro il 17% delle auto a noleggio senza conducente o in leasing): oltre la metà (circa il 57% pari a 13.530) delle auto di proprietà si riferiscono alle Amministrazioni Comunali.

In conclusione, si evidenzia che la quasi totalità delle amministrazioni centrali ha un parco auto, in uso esclusivo e non esclusivo, con autista pari a o inferiore a 5 autovetture. Nel caso dei Ministeri che hanno anche un’articolazione territoriale (es. Tribunali per il Ministero della Giustizia o Sovrintendenze per il MiBACT) il dato delle auto di servizio è stato incluso, in coerenza con il Rapporto 2016, nella voce “Altri enti”.

Si ricorda infine che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, in attuazione del decreto legislativo luogotenenziale del 7 novembre 1944, n. 436, tuttora in vigore, gestisce il Servizio Automobilistico delle Amministrazioni Centrali (fatta eccezione per i Ministeri dell’Interno, della Difesa e per la Presidenza del Consiglio dei Ministri) assegnando in uso esclusivo alle Alte Cariche dello Stato, individuate espressamente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, le autovetture necessarie allo svolgimento dei compiti istituzionali.