L'intervento del Ministro Renato Brunetta

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Firma del Patto per l’innovazione del lavoro pubblico e la coesione sociale
10 marzo 2021, Sala Verde, Palazzo Chigi

SPEECH DEL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, RENATO BRUNETTA

“Per la nostra gente – ha detto il presidente Sergio Mattarella - il volto della Repubblica è quello che si presenta nella vita di tutti i giorni: l’ospedale, il municipio, la scuola, il tribunale, il museo”.

Siamo tutti consapevoli delle difficoltà del nostro Paese.
Siamo altresì, qui, oggi, perché ci accomuna la scelta, unica probabilmente in Europa, di fare un primo passo di rilancio del Paese puntando sulle lavoratrici e i lavoratori pubblici, quelli che il presidente Mattarella ha definito come il volto della Repubblica.
Ci sono precedenti importanti a cui vogliamo richiamarci, dalla nascita della Repubblica in poi. Ma è nel ’92 che le drammatiche crisi finanziaria e politica portarono a compiere una scelta inedita: costruire una stagione di confronto che ha consentito al Paese di uscirne più forte.
Con la firma di oggi vogliamo mettere le basi per la costruzione di una nuova Italia, partendo dalle intuizioni di Carlo Azeglio Ciampi per avviare un percorso che investa sulle parti sociali, sull’innovazione. È lo spirito di allora che bisogna recuperare e che ricordo personalmente per l’onore che ho avuto di poter dare il mio contributo come consigliere della Presidenza del Consiglio di allora.
La firma di oggi assegna alla coesione sociale non una semplice ripetizione retorica, ma un valore fondante di uno Stato che si rinnova, si modernizza sul valore della persona e della partecipazione.
La scelta del Presidente Mario Draghi di valorizzare con la sua firma l’accordo di oggi pone questo nuovo inizio sotto i migliori auspici, per il Paese e per la sua capacità di puntare sulla responsabilità di tutte le parti per costruire un Piano nazionale di Recovery e Resilienza che investa sullo Stato e sui suoi servitori.
Uno Stato che si rinnova rappresenta la carta migliore per superare la retorica pubblico-privato, le distanze garantiti-non garantiti, chiede impegno e responsabilità condivise per obiettivi comuni.
Questo patto inaugura una nuova stagione di relazioni sindacali e il negoziato che si apre per il rinnovo contrattuale avverrà in questo contesto. Venerdì convocherò tutte le confederazioni sindacali rappresentative del pubblico impiego con l’obiettivo di avviare il negoziato in tempi brevi. È per noi il migliore segno di ripartenza. Un buon contratto è un investimento nella fiducia reciproca, nella stabilità e nel carattere innovativo delle relazioni di lavoro.
Ogni processo di innovazione è, nella cultura di chi vi parla, un percorso di partecipazione diffusa. Puntare sulle persone al servizio dello Stato deve significare guardare avanti, insieme, più forti.
Sono grato ai Segretari Generali di Cgil Cisl Uil per l’immediata disponibilità a mettere in campo questo nuovo cammino. Il riconoscimento reciproco delle diverse istanze da rappresentare è il modo migliore con cui vogliamo ripartire e il metodo che vogliamo offrire al Paese per dipanare criticità e cogliere le innumerevoli sfide a cui siamo tutti chiamati.