La Direttiva Annuale per l'azione amministrativa e la gestione per l'anno 2012

In attuazione delle disposizioni normative in vigore, il Ministro ha emanato la direttiva generale per l'azione amministrativa e la gestione del Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali e della Struttura di Missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, per l'anno 2012.
Registrata alla Corte dei conti l'8 agosto 2012 - Registro n. 7 - Foglio n. 328

Versione testuale del documento

DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, DEL DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI E DELLA STRUTTURA DI MISSIONE SEGRETERIA TECNICA DELL'UNITÀ PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA QUALITÀ DELLA REGOLAZIONE PER L'ANNO 2012

INDICE

DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, DEL DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI E DELLA STRUTTURA DI MISSIONE SEGRETERIA TECNICA DELL'UNITÀ PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA QUALITÀ DELLA REGOLAZIONE PER L'ANNO 2012

Premessa
Destinatari della direttiva
Finalità della direttiva

I.             Priorità politiche e obiettivi strategici per l'azione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali, della Struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione

II.            Obiettivi Operativi

III.          Monitoraggio della direttiva

Obiettivi di miglioramento/innovazione - schede analitiche

Dipartimento della funzione pubblica (All. 1)

Dipartimento per le Riforme Istituzionali  (All. 2)

Struttura di missione Segreteria tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione (All. 3)

 

VISTO l'art. 5 della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante "Disciplina  dell'attività di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri" e successive modificazioni;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante "Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri a norma  dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59", e successive modificazioni;

VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, recante "Riordino e potenziamento dei meccanismi  e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59" e, in particolare, l'art. 8 concernente la direttiva generale annuale dei ministri sull'attività amministrativa  e sulla gestione;

VISTO il dpcm 22 novembre  2010,  recante "Disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei Ministri";

VISTO il dpcm 1° marzo 2011, recante "Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei Ministri";

VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante "Norme generali sull'ordinamento  del lavoro alle dipendenze delle pubbliche amministrazioni", e successive modificazioni;

VISTA la legge 15 luglio 2002, n. 145, recante "Disposizioni per il riordino della dirigenza statale e per favorire lo scambio di esperienze e l'integrazione tra pubblico e privato";

VISTA la legge 4 marzo 2009, n. 15, recante "Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonché disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei Conti";

VISTO il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, recante "Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni";

VISTA la legge 31 dicembre 2009, n. 196, recante "Legge di contabilità e finanza pubblica"  ed in particolare l'art. 11;

VISTO il Documento di Economia e Finanza (DEF) 2012;

VISTA la legge 12 novembre 2011, n. 183, recante "Disposizioni per la formazione del bilancio annuale  e pluriennale dello Stato ( legge di stabilità 2012)";

VISTA la legge 12 novembre 2011, n. 184, recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2012 e per il triennio 2012-2014";

VISTA la legge 22 dicembre 2011, n. 214, di conversione, con modificazioni, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici";

VISTA la legge 4 aprile 2012, n. 35, di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, recante "Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo";

VISTO il decreto legge 6 luglio 2012, n.95 recante "Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini";

VISTE le direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri del 15 novembre 2001, 8 novembre 2002, 27 dicembre 2004, 12 marzo 2007, 25 febbraio 2009, 16 aprile 2010, recanti "Indirizzi per la predisposizione delle direttive generali sull'attività amministrativa e la gestione";

VISTA la direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2012, recante "Coordinamento dell'azione del Governo e le politiche volte all'analisi e al riordino della spesa pubblica (spending review)";

VISTO il decreto del Presidente della Repubblica 29 novembre 2011, con il quale il Pres. Filippo Patroni Griffi è stato nominato Ministro senza portafoglio;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 4 dicembre 2011, con il quale al predetto Ministro è stato conferito l'incarico per la pubblica amministrazione e la semplificazione;

VISTO il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 13 dicembre 2011, recante delega di funzioni del Presidente del Consiglio dei Ministri al Ministro senza portafoglio per la pubblica amministrazione la semplificazione, Pres. Filippo Patroni Griffi;

VISTO il dpcm 15 dicembre 2011 concernente la conferma della Struttura di missione denominata Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione;

VISTO il dpcm 30 dicembre 2011 concernente la costituzione dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione;

VISTO il contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto dirigenza- area VIII per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2008-2009, sottoscritto in data 4 agosto 2010;

EMANA

la seguente

DIRETTIVA GENERALE PER L'AZIONE AMMINISTRATIVA E LA GESTIONE DEL DIPARTIMENTO DELLA FUNZIONE PUBBLICA, DEL DIPARTIMENTO PER LE RIFORME ISTITUZIONALI E DELLA STRUTTURA DI MISSIONE SEGRETERIA TECNICA DELL'UNITÀ PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA QUALITÀ DELLA REGOLAZIONE PER L'ANNO 2012

Premessa

Il processo di programmazione strategica nei Ministeri trova il suo momento centrale nel procedimento di predisposizione della Direttiva generale annuale del Ministro sull'attività amministrativa e sulla gestione.

Tale procedimento, secondo quanto disposto dalle Direttive "madri" del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha inizio con la formulazione delle priorità politiche da parte del Ministro  da perseguire in attuazione degli indirizzi definiti dal Governo per i singoli settori.

Pertanto, alla luce dei documenti programmatici di Governo e tenendo conto degli indirizzi e dei criteri  dettati dalle direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di programmazione strategica e finanziaria, sono state formulate le priorità politiche per l'attività amministrativa e la gestione  del Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2012.

Nel quadro delle definite priorità politiche i Capi dei Dipartimenti e il Direttore della struttura di missione - Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, d'intesa con i Direttori degli Uffici dei rispettivi Dipartimenti, hanno formulato proposte di obiettivi  strategici  e di conseguenti obiettivi operativi  che, da me condivisi,  costituiscono parte integrante della presente direttiva.

Destinatari della direttiva
La presente direttiva è indirizzata  al Capo del Dipartimento della funzione pubblica, al Capo del Dipartimento per le riforme istituzionali e al Direttore della struttura di missione - Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, per il loro tramite, ai dirigenti di prima fascia od equiparati preposti alle rispettive strutture.

Finalità della direttiva
La direttiva per l'azione amministrativa  e la gestione del Dipartimento della funzione pubblica,  del Dipartimento per le riforme istituzionali e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2012, in conformità al principio di coerenza esterna, in virtù del quale occorre garantire una connessione logica tra la programmazione strategica a livello amministrativo e le priorità politiche del Governo, trova il proprio fondamento nell'ambito del quadro delineato dagli obiettivi di Governo, dalle politiche intersettoriali che da questi obiettivi discendono, dalla cornice normativa  che influisce sulle modalità di estrinsecazione dell'azione amministrativa, nonché dalle indicazioni di politica economica contenute nel documento di programmazione economico finanziaria  e negli altri documenti programmatici di rilievo comunitario.

La presente direttiva, dunque, definisce nel quadro delle priorità politiche del Ministro :

1.            gli obiettivi strategici di riferimento su cui si fondano i programmi operativi del Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione per l'anno 2012;

2.            gli obiettivi operativi definiti in attuazione degli obiettivi strategici che rappresentano gli obiettivi di innovazione e miglioramento oggetto della programmazione dei due Dipartimenti e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione.

3.            le modalità di misurazione del monitoraggio dei risultati conseguiti.

I. Priorità politiche ed obiettivi strategici per l'azione amministrativa.

La direttiva per l'azione amministrativa e la gestione individua le linee guida per la programmazione strategica a livello amministrativo e traduce tali indicazioni di livello strategico in obiettivi e programmi operativi di riferimento per la concreta gestione amministrativa, indicandone i risultati attesi e le responsabilità per l'attuazione.

In attuazione del programma di Governo, con il contributo significativo del  Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, dovranno essere perseguiti gli obiettivi di promozione dell'efficienza dell'azione amministrativa, di innovazione e miglioramento degli apparati delle pubbliche amministrazioni, di attuazione di politiche di concertazione con i rappresentanti sindacali per la riforma del pubblico impiego, di razionalizzazione dell'ente provinciale, di verifica e monitoraggio della semplificazione, della codificazione e del riassetto normativo, nonché di valutazione dell'impatto economico, finanziario e normativo degli interventi di semplificazione normativa.

In attuazione di queste linee strategiche, nell'anno 2012, l'impegno del Dipartimento della funzione pubblica verterà, in particolare, su quattro aree d'intervento: innanzitutto interventi sul settore del lavoro pubblico al fine di ottimizzare le performance organizzative e valorizzare le diverse professionalità interne della pubblica amministrazione; misure volte a migliorare la selezione, la formazione e lo status del funzionario pubblico, ponendo come principi chiave, non solo la professionalità, ma anche l'imparzialità e l'etica pubblica, nonché attuare politiche di flessibilità lavorativa che consentano di conciliare la vita familiare con quella professionale; misure di riorganizzazione delle strutture e degli apparati per garantire una maggiore capacità di svolgere meglio le funzioni attribuite, diminuendo i costi dell'efficienza e incrementando la trasparenza e l'accountability; riduzione degli oneri burocratici a carico dei cittadini e delle imprese con politiche di semplificazione fondate sulla concreta stima dei costi per ogni attività richiesta al cittadino o all'impresa per adempiere alla disciplina vigente.

In sintesi, l'attività amministrativa e la gestione del Dipartimento della funzione pubblica, del Dipartimento per le riforme istituzionali e della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione dovranno essere improntate alle priorità politiche e agli obiettivi strategici successivamente descritti.

Tutte le attività, inoltre, dovranno essere svolte tenendo in considerazione i criteri di efficienza organizzativa e di contenimento e riduzione dei costi.

Priorità politiche e obiettivi strategici per l'azione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica

1. Valorizzazione del lavoro pubblico, rafforzamento della professionalità, del merito e dell'etica del dipendente pubblico

Proseguire e stabilizzare la riforma del lavoro pubblico, già avviata in questi ultimi anni, richiederà la messa in campo, da parte delle amministrazioni pubbliche, di azioni e strumenti in grado  di contemperare l'ottimizzazione delle performance  con un'adeguata valorizzazione delle professionalità.

Il Dipartimento della funzione pubblica dovrà continuare, pertanto, a promuovere il miglioramento dei servizi e dei prodotti offerti dalle pubbliche amministrazioni, accompagnandole e supportandole nell'adozione di misure che rendano più efficace ed efficiente l'azione amministrativa.

A tal fine dovranno essere attuate specifiche iniziative in grado di consentire alle amministrazioni pubbliche forme di razionalizzazione nell'organizzazione del lavoro con conseguente realizzazione di economie di gestione. Si tratterà di un'azione di sostegno che si potrà concretizzare mediante il consueto  ricorso a strumenti normativi e di indirizzo.

Il processo di modernizzazione della pubblica amministrazione richiederà inoltre l'adozione di misure finalizzate allo sviluppo della professionalità, alla valorizzazione del merito ed all'accrescimento della motivazione del dipendente pubblico. Le pubbliche amministrazioni dovranno focalizzare la propria attenzione sull'importanza di valorizzare il senso di appartenenza e l'etica del dipendente pubblico. Ciò al fine di favorirne un ottimale inserimento all'interno del contesto lavorativo.

In tale ambito, l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Attuazione di politiche di flessibilità lavorativa che consentano di conciliare la vita familiare con quella professionale attraverso l'adozione di specifiche direttive concernenti le pari opportunità, l'inserimento di soggetti disabili nelle attività lavorative ed il monitoraggio degli andamenti del lavoro flessibile. Dovranno essere inoltre realizzati studi e approfondimenti delle problematiche amministrative e gestionali relative al "lavoro a distanza".

•             Rivitalizzazione dei canali concorsuali e meritocratici nella selezione dei personale attraverso l'adozione di atti normativi e di indirizzo in materia di accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e di modalità di svolgimento delle correlate procedure concorsuali e delle altre modalità di assunzione.

•             Sostegno all'applicazione della riforma di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, in materia di valutazione dei personale, mediante l'adozione di direttive volte a fornire chiarimenti alle amministrazioni, condivisi preventivamente con la CiVIT.

•             Promozione della mobilità internazionale e comunitaria del personale della pubblica amministrazione mediante la razionalizzazione della programmazione degli interventi delle amministrazioni nelle fasi di selezione, operatività all'estero e successivo reimpiego in patria di dipendenti pubblici.

•             Sviluppo della conoscenza della storia della pubblica amministrazione italiana e a salvaguardia del suo immenso patrimonio documentale in questo settore.

•             Realizzazione di percorsi di formazione continua che puntino ad una qualificazione professionale dei dipendenti pubblici calibrata sui compiti e le mansioni da svolgere, unita a processi di riqualificazione continua, basata sulle esigenze dell'amministrazione come pure ad assicurare quelle ricollocazioni produttive imposte dai processi di riorganizzazione e accorpamento delle strutture amministrative.

•             Ideazione e sperimentazione di procedure, modelli e strumenti che neutralizzino i rischi di una possibile compromissione del principio di imparzialità del funzionario pubblico e, al tempo stesso consentano di identificare e presidiare le aree a rischio procedurale o etico.

•             Revisione del codice di comportamento dei dipendenti pubblici.

Inoltre, il Dipartimento della funzione pubblica, per il tramite dell'Ispettorato, dovrà svolgere un'attività continuativa di monitoraggio, a garanzia della legalità e del corretto esercizio dell'azione amministrativa, attraverso il perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Vigilanza, nell'ambito dei rapporti tra cittadini, imprese e le amministrazioni pubbliche, sul rispetto da parte del responsabile del procedimento dei termini e delle modalità prescritte;

•             Controllo, d'intesa con la Guardia di Finanza, sulla conformità del rapporto di pubblico impiego alla disciplina dell'incompatibilità, cumulo di impieghi ed incarichi, nonché sull'osservanza delle relative norme in materia di "comunicazione" e di "pubblicazione" al fine di assicurare il rispetto del principio di trasparenza nella P.A.;

•             Monitoraggio, nei casi di rilevanza disciplinare, del corretto sviluppo del relativo procedimento.

2. Riforma della contrattazione
Il Dipartimento della funzione pubblica in questa fase di riforme e miglioramento del sistema paese dovrà continuare ad impegnarsi nella verifica ed attuazione delle politiche del lavoro alla pubblica amministrazione. In tale ottica si ritiene necessario trovare momenti di confronto, anche con le rappresentanze sindacali, volti ad analizzare ed approfondire la vigente normativa al fine di darle maggiore coerenza ed attualità anche tenendo conto delle eventuali modifiche operate nel settore privato. Tale finalità vanno perseguite, in particolare con riferimento alle tematiche contrattuali, attraverso il completamento delle fasi previste dalla riforma contenuta nel decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, finalizzate ad una migliore organizzazione del lavoro e ad assicurare il rispetto della ripartizione tra le materie sottoposte alla legge e le materie sottoposte alla contrattazione collettiva.
In particolare, l'azione del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Proseguimento dell'iter di implementazione della riforma con riferimento alle nuove norme in materia di contrattazione integrativa ed alla ripartizione fra materie contrattabili e riservate alle determinazioni datoriali pubbliche, avendo particolare riguardo all'innovativo sistema che regola la corresponsione dei premi alla valutazione del merito dimostrato nello svolgimento della prestazione lavorativa.

•             Controllo sui contratti integrativi, secondo le disposizioni vigenti e, in particolare, dell'art. 40-bis del dlgs. n. 165/2001, anche al fine di adeguare il modello alle norme del dlgs. n. 150/2009.

•             Svolgimento dell'attività di supporto alle pubbliche amministrazioni anche con la predisposizione di pareri e circolari, per 1'esegesi e il coordinamento delle norme relative alla contrattazione collettiva integrativa.

•             Monitoraggio dell'andamento della contrattazione integrativa delle amministrazioni centrali dello Stato (ministeri, scuola, agenzie fiscali), enti pubblici non economici ed enti di ricerca.

•             Predisposizione di banche dati con 1'immissione degli elementi caratterizzanti i contratti integrativi e degli elementi salienti emersi dai controlli congiunti effettuati congiuntamente con il Ministero dell'Economia e delle finanze.

3. Modernizzazione della pubblica amministrazione attraverso un'azione sistemica di revisione amministrativa (administrative review) che accompagni la spending review
In linea con le migliori pratiche internazionali per la modernizzazione della pubblica amministrazione in tempi di crisi, il Dipartimento della funzione pubblica dovrà promuovere l'adozione di strumenti innovativi di revisione amministrativa, basati su un'azione di revisione dell'amministrazione ("Administrative Review") sinergica con la "Spending-Review" condotta dal MEF.
In tal senso, il Dipartimento, al fine di razionalizzare gli apparati amministrativi statali, dovrà perseguire i seguenti obiettivi strategici:

•             Miglioramento della qualità dei servizi pubblici, attraverso la semplificazione delle strutture e delle procedure, la messa on line dei servizi, la riduzione dei tempi di erogazione e la misurazione e miglioramento della qualità.

•             Razionalizzazione della la spesa delle amministrazioni pubbliche, attraverso la rifocalizzazione sulle attività "core", la riorganizzazione e la razionalizzazione dell'amministrazione centrale dello stato e delle strutture periferiche presenti sul territorio nazionale e all'estero; la riorganizzazione su base interministeriale delle funzioni di supporto.

•             Modernizzazione del pubblico impiego, attraverso l'eliminazione delle rigidità, la mobilità e la responsabilizzazione e valorizzazione dell'impiego pubblico.

4. Rafforzamento della capacità delle amministrazioni di razionalizzare la spesa, migliorando la loro performance per offrire servizi e politiche pubbliche di qualità
L'attuazione del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, attraverso la gestione del ciclo delle performance (pianificazione, valutazione e rendicontazione) offre alle amministrazioni pubbliche la possibilità di migliorare la loro performance in termini di efficienza, qualità dei servizi e soddisfazione degli utenti, impatti delle politiche pubbliche e modernizzazione delle strutture.
È necessario proseguire l'azione di rafforzamento della capacità di gestione del ciclo delle performance delle amministrazioni pubbliche con particolare riferimento alle amministrazioni dei territori in ritardo di sviluppo (tale obiettivo è sostanzialmente coincidente con l'obiettivo dei fondi strutturali europei volti a rafforzare la capacità amministrativa, Administrative Capacity Building, nelle ROC). Nell'attuale congiuntura economico finanziaria è anche necessario favorire nelle amministrazioni lo sviluppo di capacità volte ad effettuare un esame approfondito della spesa secondo la logica della "spending review".
Inoltre, un'attenzione particolare dovrà essere riservata alla prosecuzione degli interventi per il miglioramento della performance della Giustizia.
In tale ambito, l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Accrescimento della capacità di misurare, valutare e migliorare la performance nelle amministrazioni pubbliche, anche con riguardo a settori strategici come la giustizia e l'istruzione.

•             Miglioramento della capacità di gestire la soddisfazione dei cittadini e di migliorare la qualità dei servizi pubblici.

•             Diffusione della cultura della qualità e della trasparenza delle performance attraverso la comunicazione istituzionale e la valorizzazione delle buone pratiche.

5. Razionalizzazione delle strutture e degli apparati amministrativi
Il Dipartimento, nell'ottica di assicurare continuità e perseveranza al processo di riforma della pubblica amministrazione correlato all'esigenza del contenimento della spesa, dovrà, quale ulteriore obiettivo prioritario, attuare misure specifiche di razionalizzazione delle strutture e degli apparati per garantire una maggiore efficacia delle funzioni e dei servizi delle pubbliche amministrazioni.
In questo ambito, l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Modernizzazione dell'amministrazione pubblica e riqualificazione dei correlati servizi attraverso una razionalizzazione organizzativa delle strutture e degli apparati che producano guadagni di efficienza misurabili anche mediante l'attuazione di politiche del personale che tengano conto dei principi di semplificazione, rafforzamento ed obbligatorietà delle procedure di mobilità introdotti dall'articolo 16, comma 1, lettera d) del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, anche al fine di agevolare i processi di cd. "mobilità guidata" dei dipendenti pubblici.

•             Sostegno allo sviluppo della capacità delle amministrazioni di effettuare una puntuale analisi settoriale delle funzioni e dei servizi di cui sono titolari le singole strutture per realizzarne una intelligente riorganizzazione che miri a un'ottimizzazione delle risorse attraverso il riordino delle competenze degli uffici.

•             Incremento della capacità delle amministrazioni di perseguire le proprie finalità istituzionali con efficienza, efficacia ed economicità con l'ausilio degli strumenti previsti dalla normativa di misurazione e valutazione della performance e di gestione del ciclo della performance.

6. Semplificazione amministrativa e riduzione degli oneri burocratici
La riduzione degli oneri amministrativi per le imprese e i cittadini costituisce un impegno prioritario dell'azione del Governo per contribuire a recuperare lo svantaggio competitivo dell'Italia. E' una riforma che non costa, libera risorse per la crescita e agevola l'esercizio dei fondamentali diritti di cittadinanza.
In coerenza con i principi e gli obiettivi adottati in sede comunitaria, le attività del Dipartimento della funzione pubblica dovranno mirare alla semplificazione sistematica delle procedure, all'individuazione e all'eliminazione degli adempimenti eccessivi o sproporzionati in relazione alla tutela degli interessi pubblici, alla riduzione dei tempi e ad evitare la proliferazione delle nuove complicazioni attraverso la previsione di sistemi di valutazione ex ante degli oneri.
Per assicurare risultati tangibili entro il 2012, l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Realizzazione entro il 2012 di "azioni rapide" di semplificazione e di riduzione degli oneri amministrativi e dell'implementazione e comunicazione degli interventi adottati.

•             Rafforzamento e prosecuzione delle attività di misurazione e riduzione degli oneri.

•             Promozione delle politiche di semplificazione attraverso l'ascolto dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni, anche mediante la consultazione telematica.

Per realizzare le "azioni rapide", il Dipartimento della funzione pubblica sarà impegnato nella predisposizione delle misure di semplificazione del decreto legge "Semplifica Italia", dei relativi provvedimenti attuativi e nella elaborazione delle ulteriori proposte per ridurre di almeno il 30% gli oneri amministrativi misurati nelle aree di regolazione di competenza statale.

Particolare attenzione darà essere dedicata all'implementazione degli interventi di semplificazione, attraverso la messa in opera di strumenti di monitoraggio e di sostegno e alla comunicazione:

1)            delle numerose misure del decreto legge c.d. Semplifica Italia;

2)            della nuova disciplina in materia di poteri sostitutivi tesa ad assicurare certezza ai tempi di conclusione dei procedimenti;

3)            della eliminazione dei certificati nei rapporti con la pubblica amministrazione.

Inoltre, dovranno essere proseguite e rafforzate le attività di misurazione e riduzione degli oneri, che saranno estese anche agli oneri che gravano sulle amministrazioni. Sulla base dei nuovi traguardi che verranno fissati a livello comunitario, verrà predisposto il nuovo programma per 2012- 2015 per la riduzione dei tempi e degli oneri derivanti dalla regolazione ispirato in particolare al principio di proporzionalità per le PMI alla tutela degli interessi pubblici.

Dovranno, inoltre, essere predisposti i regolamenti previsti dalla legge n. 180 del 2011 per la trasparenza degli adempimenti e la stima degli oneri introdotti eliminati. Il complesso delle attività di semplificazione e riduzione degli oneri burocratici verrà realizzato con il più ampio coinvolgimento delle associazioni imprenditoriali e la leale collaborazione con Regioni ed Enti Locali. L'ascolto dei cittadini, delle imprese e delle loro associazioni, anche attraverso il rafforzamento della consultazione telematica "burocrazia: diamoci un taglio!" rappresenterà un fattore chiave dell'attuazione delle politiche di semplificazione.

7. Incremento della "trasparenza", dell'accountability e della performance organizzativa
La trasparenza costituisce una componente essenziale dell'agire delle pubbliche amministrazioni ormai orientate, anche in osservanza delle disposizioni normative e degli indirizzi provenienti dall'ordinamento europeo e dalle organizzazioni internazionali, a far comprendere ai cittadini "cosa fanno" e "come lo fanno".

Favorire la comprensibilità dell'azione amministrativa da parte del cittadino comporta pertanto che le amministrazioni dovranno consentire l'accessibilità totale alle informazioni pubbliche. In tal senso, il Dipartimento dovrà farsi promotore di azioni di indirizzo e di supporto alle amministrazioni, volte a favorire la diffusione della conoscenza, a favore del cittadino, dei dati riguardanti non soltanto l'organizzazione e il personale, ma anche i servizi, le misurazioni e le valutazioni delle performance individuali e organizzative.
In questo ambito, l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Miglioramento continuo della qualità della trasparenza delle pubbliche amministrazioni in riferimento ai dati ed alle informazioni raccolti e pubblicati dal Dipartimento della funzione pubblica.

•             Supporto alle amministrazioni attraverso la diffusione e l'utilizzo di metodologie, orientate alla trasparenza, che standardizzino e semplifichino l'intero ciclo di vita dei servizi erogati, dei dati e delle informazioni messi a disposizione del cittadino.

•             Sostegno alle amministrazioni nell'adozione di procedure, modelli e strumenti che favoriscano lo sviluppo della trasparenza e l'accountability della loro azione, sulla base della normativa nazionale e regionale e degli indirizzi internazionali in materia.

Il Dipartimento dovrà attuare inoltre azioni di governance e coordinamento redazionale nonché il monitoraggio dei siti web pubblici attraverso l'individuazione di modalità comuni di informazione e comunicazione anche al fine di consentire l'immediata e facile riconoscibilità delle pubbliche amministrazioni e dei loro servizi. Attraverso il programma PERLA PA, dovrà essere proseguito il percorso verso la pubblicazione dei dati in modalità "Open data", così da consentire un maggior controllo collettivo, favorendo l'accesso a tali informazioni alle imprese, agli studiosi e ai professionisti. L'intervento sarà volto a fornire, al vertice politico - amministrativo, strumenti di supporto per l'attuazione delle attuali politiche di "spending review".

8. Cooperazione europea e attività internazionale
Nel contesto del risanamento dell'amministrazione pubblica che sta interessando l'intera area dell'Unione Europea, il confronto e lo scambio con gli altri Paesi assume una rilevanza ancora maggiore. Per tale motivo, il Dipartimento della funzione pubblica dovrà proseguire e consolidare ulteriormente le relazioni di cooperazione a livello europeo ed internazionale nel settore del lavoro pubblico e della modernizzazione, al fine di intensificare lo scambio di esperienze e buone pratiche con i responsabili delle pubbliche amministrazioni di Stati esteri e organismi internazionali. Le aree di interesse specifiche saranno, in particolare: l'organizzazione del pubblico impiego, la semplificazione delle procedure, l'innovazione e la qualità dei servizi, lo sviluppo dell'Open Government e dell'Open Government Partenrship, le politiche di lotta alla corruzione e la formazione a distanza dei dipendenti pubblici.

In questo quadro per il 2012 l'attività del Dipartimento dovrà essere rivolta al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             Rafforzamento dei processi di cooperazione e coordinamento nell'ambito dell'Unione europea e dell'OCSE.

•             Consolidamento dei rapporti bilaterali già avviati con partner europei ed extra-europei.

•             Promozione e rilancio dell'immagine della Pubblica Amministrazione nel contesto europeo ed internazionale.

9. Incremento dei livelli di efficienza e revisione della spesa (spending review) del Dipartimento
La direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2012 ha fornito alle amministrazioni indicazioni puntuali sull'oggetto e sull'organizzazione del processo di revisione della spesa pubblica (spending review) che dovrà contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione della spesa pubblica assunto come prioriatrio dal Governo.

In questo quadro, tenuto anche conto che ai sensi della suddetta direttiva la Presidenza del Consiglio dei Ministri è chiamata a formulare una propria proposta di revisione della spesa, il Dipartimento della funzione pubblica dovrà adottare specifiche misure di contenimento dei costi, volte al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             eliminazione delle spese non indispensabili e non strettamente correlate alla propria missione istituzionale;

•             riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi;

•             razionalizzazione delle attività, finalizzata alla riduzione dei costi e alla migliore distribuzione del personale.

Priorità politiche e obiettivi strategici per l'azione amministrativa del Dipartimento per le riforme istituzionali

Per la realizzazione delle linee programmatiche il Dipartimento per le riforme istituzionali dovrà perseguire i seguenti obiettivi strategici:

1. Ricerca dell'efficienza nell'azione e nell'apparato dell'amministrazione: la riforma dell'ente territoriale "provincia".

Ricerca e analisi della normativa vigente e delle proposte di riforma (costituzionale e non costituzionale) relative alle province, con particolare riguardo alle disposizioni finalizzate alla riduzione della spesa pubblica e, più in generale, alla razionalizzazione o soppressione dell'ente "Provincia".

2. Ricerca dell'efficienza nell'azione e nell'apparato dell'amministrazione: la riforma dell'ordinamento degli enti locali.

Partecipazione all'attività istruttoria relativa all'AS 2259 "Individuazione delle funzioni fondamentali di province e comuni, semplificazione dell'ordinamento regionale e degli enti locali, nonché delega al Governo in materia di trasferimento di funzioni amministrative, Carta delle autonomie locali. Riordino di enti ed organismi decentrati".

Inoltre, in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2012 sull'organizzazione del processo di revisione della spesa pubblica (spending review) per la riduzione della spesa pubblica, il Dipartimento dovrà contenere la spesa nonché utilizzare razionalmente le risorse umane:

-              previa ricognizione delle risorse del Dipartimento, anche in comparazione con quelle disponibili negli esercizi precedenti;

-              nel rispetto dell'efficacia dell'azione del Dipartimento.

Priorità politiche e obiettivi strategici per l'azione amministrativa della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione

Per la realizzazione delle linee programmatiche la struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, sulla base delle risorse ad essa attribuite, dovrà perseguire i seguenti obiettivi strategici:

1. Azioni di coordinamento, verifica e monitoraggio per la semplificazione, codificazione e riassetto della normativa vigente.

2. Valutazione dell'impatto economico, finanziario e normativo degli interventi di semplificazione normativa che vengono realizzati, con l'ausilio di sistemi informatici.

3. Rapporti con i partner e gli organismi europei ed internazionali nei campi della semplificazione e della qualità della regolazione.

Inoltre, in attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 aprile 2012 sull'organizzazione del processo di revisione della spesa pubblica (spending review) per la riduzione della spesa pubblica, la struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione dovrà adottare specifiche misure di contenimento dei costi, volte al perseguimento dei seguenti obiettivi strategici:

•             eliminazione delle spese non indispensabili e non strettamente correlate alla propria missione istituzionale;

•             riduzione della spesa per l'acquisto di beni e servizi;

•             razionalizzazione delle attività, finalizzata alla riduzione dei costi e alla migliore distribuzione del personale.

Peraltro, qualora la legge di conversione del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, confermasse la soppressione, prevista dall'articolo 7, comma 3, lettera a), della struttura di missione Segreteria Tecnica dell'Unità per la semplificazione e l'integrazione del 70% del personale della struttura di missione soppressa presso l'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione, il raggiungimento degli obiettivi strategici e operativi della struttura verranno assicurati dall'Unità stessa.

.II. Obiettivi operativi

La direttiva per l'azione amministrativa e la gestione individua le linee guida per la programmazione strategica a livello amministrativo e traduce tali indicazioni di livello strategico in obiettivi e programmi operativi di riferimento per la concreta gestione amministrativa, indicandone i risultati attesi e le responsabilità per l'attuazione.

In particolare, al Dipartimento della funzione pubblica, al Dipartimento per le riforme istituzionali e alla struttura di missione Segreteria tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione sono specificamente assegnati per il 2012 i seguenti obiettivi operativi di innovazione/miglioramento, specificati nei relativi allegati.

Dipartimento della funzione pubblica (all. 1)

Ufficio del Capo Dipartimento

•             Rafforzamento della partecipazione italiana alla Open Government Partnership (OGP)

•             Proposta di modifica del d.m. 28/11/2000, recante il codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni al fine di adeguarne i contenuti coordinandolo con le previsioni del d.d.l. "anticorruzione" e dei recenti provvedimenti normativi in materia di riforma del lavoro pubblico e di azione amministrativa;

•             Misure di contenimento della spesa per telefonia;

•             Realizzazione di un sito Internet dedicato alla storia della Pubblica Amministrazione italiana - Progetto "Storia PA";

•             Inserimento nel sistema "PERLA" della Banca Dati prevista dalla legge 1114/62; intensificazione dei rapporti con le PA interessate all'obiettivo.

Ufficio per la formazione del personale delle pubbliche amministrazioni

•             Rafforzamento delle strutture e delle competenze del personale delle Amministrazioni regionali e locali dell'Obiettivo Convergenza impegnati nella attuazione dei PO Fesr, anche in funzione degli obiettivi del PAC (Piano Azione Coesione);

•             Semplificare e velocizzare i più rilevanti processi di attuazione delle politiche regionali di sviluppo e dei programmi operativi; Sviluppare una maggiore conoscenza dei programmi di investimento e una più attiva e consapevole partecipazione alle decisioni pubbliche; Internalizzare competenze specialistiche capaci di garantire la semplificazione e la trasparenza dell'azione pubblica e di avviare processi di innovazione;

•             Sviluppo delle capacità delle Amministrazioni pubbliche di utilizzare strumenti e metodologie di public management;

•             Attivazione di strumenti per la socializzazione della conoscenza  e la valorizzazione delle buone pratiche inerenti la riforma della P.A, per la diffusione della cultura operativa della spending review;

•             Coordinamento della realizzazione del 15° rapporto annuale sulla formazione nel settore pubblico e, in coordinamento con SSPA, organizzazione della conferenza;

•             Promozione di interventi mirati al miglioramento della qualità e dell'efficacia del sistema formativo pubblico.

Ufficio per l'organizzazione, il reclutamento, le condizioni di lavoro ed il contenzioso nelle pubbliche amministrazioni

•             Monitoraggio della consistenza delle dotazioni organiche, del personale in servizio e delle disponibilità di posto delle amministrazioni centrali dello Stato in relazione alla attuazione ed alla individuazione di interventi di razionalizzazione e riorganizzazione delle strutture amministrative ed alla valutazione dei relativi impatti effettivi e potenziali, anche ai sensi degli articoli 6 e 33 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, all'esito dell'applicazione in attuazione dell'art.1, comma 3, del DL 138/2011;

•             Predisposizione di linee guida in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali in cui è parte una pubblica amministrazione, ai sensi del decreto legislativo 4 marzo 2010, n. 28 emanato in attuazione dell'articolo 60 della legge 18 giugno 2009, n. 60;

•             Adozione di direttive e provvedimenti in tema di valutazione del personale, in applicazione della riforma di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150;

•             Adozione di direttive del Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione ai fini dell'attuazione degli obblighi normativi in materia di inserimento dei soggetti disabili nelle attività lavorative attraverso gli appositi servizi di sostegno e di collocamento mirato e nell'ambito di una organica  ricognizione della disciplina del diritto del lavoro delle categorie protette;

•             Monitoraggio degli andamenti del lavoro flessibile nelle amministrazioni centrali dello Stato anche ad ordinamento autonomo - anche ai sensi dell'articolo 36, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 - , in relazione ai fabbisogni del personale, alla consistenza delle dotazioni organiche e del personale in servizio ed alle problematiche di contenimento dei costi previste dalla normativa vigente;

•             Monitorare ed analizzare il contenzioso che perviene al Dipartimento ed individuare i contenziosi che possono generare oneri significativi per la finanza pubblica, con specifico riguardo ai contratti a tempo determinato, con richiesta al MEF di intesa per l'intervento del Dipartimento della funzione pubblica in giudizio (art. 61, comma 1-bis, d.lgs. n. 165/2001) ovvero direttive alle amministrazioni pubbliche.

Ufficio per le relazioni sindacali delle pubbliche amministrazioni

•             Implementazione della specifica banca dati, contenente indicatori significativi ed elementi salienti dei contratti integrativi analizzati ed emersi all'esito dei controlli previsti dalla legge;

•             Integrazione della raccolta normativa e giurisprudenziale on-line sulle prerogative sindacali;

•             Esame dei decreti presidenziali di recepimento degli accordi sindacali e di concertazione per il personale del comparto sicurezza - difesa e della normativa connessa;

•             Redazione di una raccolta ragionata delle norme in materia di relazioni sindacali, applicabili alle pubbliche amministrazioni. Raccolta, nella stessa materia, delle massime giurisprudenziali divise per aree tematiche.

Ufficio per l'informazione statistica e le banche dati istituzionali

•             Diffusione dei dati relativi agli adempimenti normativi: Anagrafe delle prestazioni e Consoc;

•             Definizione e messa a punto della metodologia di valutazione "a basso costo" dell'usabilità dei siti web pubblici, in linea con il punto 4.4.2 delle linee guida sui siti web delle PA;

•             Realizzazione di uno strumento operativo on-line (Bussola della trasparenza dei siti web) per la verifica ed il monitoraggio della "compliance" riguardo agli  standard definiti nei contenuti minimi per le linee guida siti web PA, in linea con i principi di OPEN GOVERNMENT: trasparenza, partecipazione, accountability;

•             Semplificare le attività di data entry per le PA e migliorare la qualità dei dati in formato OPEN DATA e delle rilevazioni relative agli adempimenti presenti su  PERLA PA, definendo un modello di analisi ed elaborazione dei dati che tenga conto di eventuali correlazioni.

Ufficio per la modernizzazione delle pubbliche amministrazioni

•             Promuovere e supportare pratiche di autovalutazione e miglioramento continuo delle performance basate sull'utilizzo del modello europeo CAF;

•             Monitoraggio e valutazione degli interventi realizzati attraverso il progetto interregionale/transnazionale "Diffusione Best Practice Uffici Giudiziari"e disseminazione delle pratiche più promettenti;

•             Diffondere e sostenere le pratiche di gestione della soddisfazione degli utenti e degli stakeholder nelle Regioni Obiettivo Convergenza;

•             Promuovere e diffondere strumenti, creare reti di partnership e di comunicazione istituzionale;

•             Realizzazione di percorsi di accompagnamento finalizzati all'attivazione del ciclo di gestione delle performance (CgP) nei Comuni.

Ufficio per la semplificazione amministrativa

•             Comunicare gli interventi di semplificazione;

•             Realizzare le attività di misurazione e predisporre le proposte di riduzione nelle aree di regolazione prescelte;

•             Predisporre i regolamenti attuativi dello Statuto delle Imprese e i programmi di misurazione e riduzione degli oneri;

•             Formulazione di proposte normative per le" azioni rapide";

•             Attuazione azioni rapide entro il 2012;

•             Sostenere l'attuazione delle disposizioni in materia di decertificazione.

Ispettorato per la funzione pubblica

•             Monitoraggio ed elaborazione dei dati sull'attivazione e conclusione dei procedimenti disciplinari ai sensi della direttiva del Ministro per le riforme e le innovazioni nella pubblica amministrazione 6 dicembre 2007, n. 8.;

•             Assicurare, in condivisione con il Direttore, tempi certi di riscontro alle segnalazioni di Amministrazioni, della Guardia di finanza, anche sulla base di indagini tributarie, ovvero di privati, per la verifica di eventuali ulteriori attività non autorizzate svolte dai dipendenti;

•             Assicurare tempi certi di riscontro a richieste di elementi istruttori da parte di organo giurisdizionale, per risposte ad atti di sindacato ispettivo, nonché alle segnalazioni di dipendenti o cittadini/imprese su eventuali irregolarità contrattuali o procedimentali;

•             Assicurare, in condivisione con il Direttore, tempi certi all'avvio di verifiche su direttive del Ministro o dell'organo gerarchico superiore.

Dipartimento per le Riforme Istituzionali (all. 2)

•             Redazione di un dossier su riforme (o proposte di riforme) costituzionali e non costituzionali in materia di province, con particolare riguardo alle disposizioni finalizzate alla riduzione della spesa pubblica

•             Redazione di una relazione su tematiche interessate dall'AS 2259 e redazione di possibili modifiche al testo dell'iniziativa legislativa.

•             Razionalizzazione dell'utilizzo delle risorse umane e contenimento della spesa.

Struttura di missione Segreteria tecnica dell'Unità per la semplificazione e la qualità della regolazione (all. 3)

•             Incontri periodici con le amministrazioni per realizzare semplificazioni, riassetto normativo e codificazione

•             Sviluppo dell'utilizzo delle tecnologie informatiche per il miglioramento delle procedure anche tramite l'ottimizzazione dei flussi informativi

•             Realizzazione di scambio di best practices e confronto internazionale nei campi della semplificazione e della qualità della regolazione

•             Razionalizzazione degli acquisti di beni e servizi strettamente necessari alla missione istituzionale della struttura

III. Monitoraggio

Il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività connesse all'attuazione della presente direttiva  sarà effettuato mediante la procedura  per la rilevazione automatizzata accessibile  consultabile,  da parte degli Uffici, sulla rete Intranet  della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Inoltre, specifici report  riferiranno periodicamente sull'effettiva attuazione degli obiettivi previsti.

La presente direttiva verrà trasmessa ai competenti organi di controllo per la successiva registrazione

Roma,

IL MINISTRO